L’estate sta finendo, ma Street Is Culture non si rassegna e va alla ricerca del profumo di mare a Napoli, in occasione della prima edizione dell’evento “Roller Skating Festival” del 16 Settembre.

Se anche voi avete un’improvvisa voglia di mettervi le rotelle ai piedi, venite a trovarci in uno dei posti più suggestivi d’Italia, il lungo mare Caracciolo. L’evento inizia alle 9 e continua tutto il giorno, mentre noi saremo presenti dalle ore 10 alle ore 13.

Se il mondo degli sport urbani  vi attira, venite a scoprire l’evento!

Oltre al blading (nel caso in cui lame e rotelle non facessero per voi!), potrete provare diverse e intriganti discipline tra cui parkour,  skating e BMX, con la partecipazione del nostro referente dei corsi nazionali e istruttore di BMX Ciro Cesarino.

Street Is Culture crede, infatti, fortemente nel valore degli sport urbani come esperienza di inclusione, benessere psicologico ed espressione della creatività del singolo.

Cosa aspetti? Vieni a trovarci!

La partecipazione è gratuita ma i posti limitati, invia la tua richiesta a questo link  https://forms.gle/EnQhcPc9qMhCtjDX6

Per ulteriori informazioni, contattaci al numero 3518531072 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com

BMX come stile di vita

La BMX, il cui acronimo sta per Bicycle Motocross e dove la X sta appunto per cross, è una disciplina che nasce alla fine degli anni sessanta negli Stati Uniti, a sud della California, e che si diffonderà poi nel resto del mondo nel decennio successivo. Nasce come “figlia” del motocross e viene poi riconosciuta dal FCI (Federazione ciclistica Italiana) e dall’ UCI (Union Cycliste Internationale), dal 2008 è stata ufficialmente inserita nelle discipline olimpiche.

BMX è uno sport che consiste in uno sprint iniziale su una pista lunga 300-400 metri circa, dove la rampa di partenza è rialzata e la pista è piena di curve paraboliche con un’alternanza media di 4 rettilinei, sui quali sono presenti solitamente 10-15 ostacoli posizionati lungo il percorso. Il tempo medio di percorrenza va tra i 35 e i 50 secondi. Ovviamente l’obiettivo è percorrere questa pista nel minor tempo possibile.

Nelle gare di BMX si sfidano otto piloti per volta. Nella rampa inclinata all’inizio della pista è installato un cancello automatico, il quale attraverso un dispositivo automatizzato (voice box) si apre quando gli viene dato l’ordine di partenza.

I materiali di cui sono composte sono acciaio al cromo-molibdeno e leghe ad alta resistenza. Le bici hanno una sola marcia, ma il vero particolare che le caratterizza sono i larghi manubri, pensati così proprio per garantire più stabilità ed equilibrio e permettere anche di sopportare meglio l’impatto dei salti.

Per praticare questo sport è necessario munirsi di protezioni come ginocchiere, casco, guanti, gomitiere, per limitare il rischio abrasioni o ferite date da eventuali cadute.

Non è solo uno sport divertente, in realtà muoversi bene su una BMX richiede molta tecnica, precisione ed equilibrio, che non tutti hanno. La velocità non è sempre la qualità più importante, da qui sono nate anche le versioni freestyle della disciplina.

La diramazione chiamata Park, ad esempio, è una variazione nata perché vengono usate infrastrutture di qualsiasi altezza. La variante street invece, consiste nel compiere acrobazie sfruttando l’arredo urbano come panchine, scale, etc. La Dirt, viene giudicata in base alla fantasia che l’atleta ha nel creare continue acrobazie particolari.

Come per le altre discipline di SIC, la BMX non è solo uno sport ma uno stile di vita, un modo di esprimersi artistico che mette in connessione gli atleti, che anche se si esibiscono individualmente infatti, sono legati tra loro dallo stesso modo di pensare e di vivere la vita.

Per ulteriori informazioni sui corsi, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.

Esistono realtà in cui i valori tendono a rovesciarsi, a confondersi. La normalità è costituita da una forte incertezza del futuro e tutto sembra essere ricoperto da una patina di colore grigio. Non è un mistero, ma è in tali realtà che si sviluppano e si diffondono stili di vita disfunzionali, condizioni di disagio e povertà educativa. 

La consapevolezza dell’esistenza di realtà problematiche è largamente diffusa e il successo di prodotti culturali incentrati su temi di questo tipo ne sono la prova. Seppure spesso erroneamente romanticizzati, questi ambienti costituiscono la quotidianità difficile di tanti ragazzi e ragazze. 

Le istituzioni preposte a marginare e disinnescare tali difficoltà, però, non sempre hanno presa diretta su problematicità tanto diffuse e integrate nella comunità di riferimento.

È a tale proposito che nasce Base Comune. Si tratta di un progetto educativo su base intergenerazionale che ha coinvolto gli studenti e le famiglie della IV municipalità del Comune di Napoli (nello specifico quartieri S. Lorenzo Vicaria, Poggioreale e Zona Industriale).

Il progetto di Base Comune nasce su iniziativa della cooperativa sociale Proodos, dell’associazione Italiacamp e l’associazione Street is Culture ed è finanziata da Fondazione San Zeno. 

Base comune è un progetto nato proponendosi l’obiettivo primario di costruire una comunità educante che accresca il bagaglio culturale dei minori con competenze “non convenzionali” e rafforzi il ruolo educativo dell’apparato genitoriale. Il tutto è finalizzato a contrastare condizioni di povertà educativa, dispersione scolastica e marginalità dei minori, agendo come rete di supporto e aumentando la sinergia tra scuola, famiglie, associazioni e istituzioni. 

L’inziativa di Base Comune si è rivolta a ragazzi e ragazze d’età compresa tra gli 11 e i 19 anni, alle loro famiglie, ai docenti e ai diversi stakeholder che abitano il territorio. 

Base Comune si è presa carico della grande responsabilità di rendere i giovani partecipanti attivi del proprio futuro “individuando le loro virtù e facendole esplodere”, sperimentando linguaggi diversi, attraverso le discipline della Street Culture e integrandole con quelle STEAM (science, Technology, engineering, Arts and Maths). 

I laboratori proposti, infatti, toccavano vari ambiti. Nel progetto, volto ad aumentare le competenze dei giovani, si variava dallo Street Sport, che comprendeva lezioni di skateboarding, BMX e calcio acrobatico, e di danza (breaking e parkour), a laboratori di Urban art, (fotografia e video) e music box, con lezioni di rap e produzione musicale. Inoltre, per la formazione di conoscenze diversificate, sono stati creati laboratori appositi incentrati sul ruolo della realtà virtuale, della realtà aumentata e dell’intelligenza artificiale fino ad arrivare a laboratori incentrati sull’orientamento al lavoro e all’autoimprenditorialità.

 L’obiettivo del progetto Base Comune prevedeva il coinvolgimento non solo dei minori, ma anche delle vite che gravitano intorno a questi ultimi, le rispettive famiglie e docenti, mettendole in connessione reciproca. 

Per questo motivo, all’interno dell’intera iniziativa è stato previsto uno spazio dedicato a laboratori indirizzati anche alla comunità educante e alle famiglie, in cui si trattava di cittadinanza attiva, Parent training e supporto educativo. 

Dall’esperienza di Base Comune emerge, ed è innegabile, l’importanza di costruire un ponte tra attori istituzionali e sociali del territorio, per rendere innanzitutto i ragazzi consapevoli delle proprie potenzialità e capacità di progettare e realizzare il proprio futuro, ma anche per rendere i genitori consapevoli del loro ruolo di accompagnamento e stimolo nel percorso di crescita e riscatto dei propri figli. 

 

Partner del progetto: Parrocchia Sacra Famiglia, Mestieri Campania filiale Napoli agenzai per il lavoro, Istituto Comprensivo Ruggiero Bonghi-Napoli, Istituto Statale Istruzione Superiore Enrico Caruso- Napoli.

 

Se desideri ulteriori informazioni, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.

Conosciamo meglio SIC: Chi è Ciro?

Ciro ha 21 anni, risiede a Napoli e ha raggiunto un importante traguardo diventando il collaboratore più giovane dell’organizzazione Street is Culture

La città di Napoli, un museo a cielo aperto, è conosciuta per la connessione con l’arte e il forte attaccamento alle tradizioni ed è il contesto in cui questo ragazzo ha trovato la sua passione, che sembra distante dalla realtà partenopea. Nonostante l’assenza di strutture per praticare la sua disciplina, la BMX, Ciro ha sempre nutrito una grande passione per questa forma d’arte. Nel corso degli anni, ha dedicato innumerevoli ore ad allenarsi, sfidandosi costantemente e cercando sempre nuovi modi per migliorare, esplorando strade e piazze, dato che questo sport si pratica in ambienti urbani.

La scoperta dell’associazione è avvenuta attraverso i social media. Ciro è entrato in contatto con Magid, il presidente dell’associazione, e insieme hanno deciso di incontrarsi di persona per conoscersi meglio e pianificare una collaborazione. Ha iniziato la sua avventura in SIC come istruttore di BMX e ha dimostrato un talento straordinario nel trasmettere la sua passione agli altri. Grazie al suo impegno e alle sue competenze, è presto diventato anche il referente dei corsi che l’associazione offre a livello nazionale.

Ogni giorno si relaziona con genitori desiderosi di trovare un’attività sportiva che possa motivare i loro bambini, spingendoli a lasciare il confortevole divano e distogliendoli dalla schiavitù del cellulare. Il suo ruolo consiste nello scouting e nel reclutamento di istruttori per una vasta gamma di discipline al fine di avviare progetti in collaborazione con i comuni, enti partner, scuole e corsi pubblici e privati. Ciro lavora instancabilmente per creare programmi accessibili e inclusivi, che raggiungano un ampio spettro di partecipanti e promuovano la gioia dell’attività fisica e della sana competizione. L’obiettivo è quello di creare una generazione di individui attivi, creativi ed appassionati, pronti ad affrontare con fiducia e determinazione le sfide della vita.

Il progetto che gli sta più a cuore è Base Comune. Si tratta di un’iniziativa educativa e intergenerazionale nata a Napoli che offre laboratori di street art e street sport con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa, la dispersione scolastica e la marginalità. Il progetto contribuisce alla riqualificazione urbana ed è una magnifica opportunità per gli artisti locali, da loro uno spazio di visibilità e concorre a consolidare l’identità culturale della città.

Si sente a suo agio in SIC e considera l’associazione un ambiente stimolante e appassionante. Ha la rara opportunità di lavorare attraverso le sue passioni e condividerle con il resto del team. Il suo entusiasmo e la sua dedizione si riflettono nell’energia che trasmette agli altri, incoraggiando i ragazzi a seguire i propri sogni.

“Un messaggio che mi sento di mandare è quello di non ascoltare i giudizi degli altri. Le arti e gli sport di strada possono sembrare distanti dagli sport più comuni, come il calcio o la pallacanestro, ma sono altrettanto belli, esprimono la creatività, l’individualità e la diversità della comunità, portando vita e colore alle strade. Pertanto, inseguite i vostri sogni perché non c’è cosa più bella nella vita che svegliarsi per fare qualcosa che ti piace”, afferma Ciro con convinzione.

Questo ragazzo rappresenta un esempio positivo per i giovani di Napoli, dimostrando che è possibile seguire la propria passione anche in contesti non convenzionali. La sua storia ispira e incoraggia coloro che si trovano di fronte alle difficoltà ad abbracciare le proprie passioni e a cercare modi creativi per perseguirle. Con il suo impegno e la sua determinazione, Ciro continua a contribuire all’evoluzione della cultura di strada a Napoli e in tutte le città in cui SIC si muove, con l’obiettivo di aprire nuove opportunità per le generazioni future.

Se sei maggiorenne e hai praticato una disciplina street per almeno 5 anni, e ti piacerebbe diventare un istruttore per condividere la tua passione con i bambini, non esitare a contattarci al numero 3516734178 o all’indirizzo e-mail corsi@streetisculture.com.
Sarà un vero piacere per noi raccontarti tutte le opportunità disponibili e discutere delle possibilità di collaborazione. Non vediamo l’ora di sentirti!

-Carmen Diop

Sic e Polimi: il tirocinio di Reda

 

SIC accoglie numerosi studenti che vogliono imparare e contribuire alla crescita dell’azienda, è stato il caso di Reda, tirocinante in ambito di architettura e progettazione dell’università PoliMI di Milano.

Insieme a noi ha preso parte ai progetti di rigenerazione urbana con cui SIC si propone l’obiettivo di bonificare spazi out e indoor abbandonati e degradati e ridargli una vita attraverso corsi ed eventi sportivi, soprattutto riguardanti le discipline urban.

Con il team, Reda ha sviluppato la presentazione del progetto Street Academy Termoli, un progetto di grande importanza che aveva bisogno di adeguata presentazione per venire approvato dagli ordini competenti. Il tirocinante ha quindi attivamente contribuito ad un elaborato fondamentale per l’attivazione del progetto.

Si è poi passati alla comunicazione e promozione dello stesso, sottolineando come fosse un evento che potesse riunire la comunità e proporre nuovi modi di fare sport. 

Il lavoro svolto da Reda durante il suo tirocinio è stato essenziale allo sviluppo di diversi progetti, che anche adesso restano di grande importanza per l’azienda. 

 

 

SIC Urban Experience Termoli

L’Urban Experience è un evento sportivo, culturale ed artistico aperto a tutti i cittadini e rivolto principalmente ai giovani e giovanissimi durante il quale si darà dimostrazione delle discipline urbane artistiche e sportive con lo scopo di insegnare divertendosi, e riportare in vita luoghi periferici e al margine delle città.

 

L’Urban Experience promuove i valori della pratica sportiva, dell’aggregazione giovanile e delle arti urbane, praticate in sicurezza, offrendo a tutti i ragazzi la possibilità di praticare per la prima volta discipline emozionanti e di calarsi nella cultura street per un giorno intero.  

 

 

SIC propone una serie di corsi per bambini e ragazzi, nelle discipline street di cui si fa da anni portavoce per aumentare la consapevolezza e i valori che la pratica delle stesse può portare ad un ragazzo in via di sviluppo. I ragazzi potranno quindi passare un’intera giornata a praticare sport urban, e imparare qualcosa di più su questa cultura.

In associazione con il comune di Termoli e la pubblica amministrazione, SIC riesce quindi ad utilizzare lo sport come mezzo per insegnare valori importanti ai giovani e, simultaneamente, riportare in vita spazi inutilizzati della città.

 

 

 

Le “Olimpiadi della Pace” di Napoli

olimpiadi della pace

 

Il 12 di febbraio, al Real Albergo Dei Poveri di Napoli, si sono svolte le Olimpiadi della Pace, edizione 2023. 

 

Street Is Culture ha preso parte a questa giornata all’insegna dello sport e del benessere fisico e mentale grazie anche alla collaborazione con la Diocesi di Napoli, il Centro Sportivo Italiano di Napoli e Kodokan sport Napoli.

 

Come ogni anno, la manifestazione è stata pensata per diffondere un messaggio di pace e solidarietà attraverso attività di gruppo e individuali, come laboratori manuali e sport di squadra.
Ogni sport, ospitato all’interno del Centro, aveva una propria area adibita. Gli insegnanti hanno potuto dare dimostrazione delle varie  discipline,  impartendo qualche insegnamento; tra questi era presente anche il nostro istruttore di BMX Ciro Cesarino.

Ciro ha avuto la possibilità di trasmettere ai suoi compaesani la sua passione, quella della BMX, sport ancora poco diffuso in Italia, grazie a una sua breve esibizione e attraverso qualche chicca tecnica.
Affiancare gli sport di strada al calcio, al basket, alla ginnastica artistica, ecc… permette di dimostrare quanto i primi siano una valida alternativa alle discipline classiche. 

  Olimpiadi della pace 2023

È proprio con questo spirito che SIC ha partecipato all’evento, autoproclamandosi portatore di nuove visioni e nuove modalità di fare sport, di condividere, di mettersi in gioco, ma soprattutto farlo secondo principi sani e rispettosi verso il prossimo. 

 

 

 

Successivamente,  le Olimpiadi Della Pace sono terminate con un momento di  riflessione, in cui i numerosissimi partecipanti hanno condiviso i loro feedback e si sono confrontati direttamente con gli organizzatori. 

 

 

Se anche tu sei curioso di partecipare agli eventi di SIC o agli open day, visita le nostre pagine Facebook e Instagram per scoprire dove potrai trovarci prossimamente.

Quando si parla di BMX si sa, ai più viene in mente una semplice bicicletta un po’ più piccola del normale per persone più spericolate del normale, ma si tratta in realtà di molto di più, di una cultura, una disciplina, uno stile di vita, di libertà e di senso del proibito, perché sì, grazie a questa bicicletta si provano emozioni e scosse adrenaliniche solitamente precluse all’uomo più comune.
Cerchiamo di dare però anche una definizione tecnica a questa disciplina, con più cenni storici e meno sentimenti.
La BMX è una disciplina appartenente ai cosiddetti “action sports” che si suddivide in due gruppi principali, BMX race e freestyle.

Il primo dei due nasce dall’idea di portare il format delle gare di motocross su sterrato nel mondo della bicicletta all’inizio degli anni settanta in California e predilige biciclette che puntano più alla leggerezza che alla resistenza. La BMX freestyle invece trova spazio per emergere in America alla fine degli settanta come sport molto più spontaneo e libero, praticato in appositi “park” o utilizzando l’arredo urbanistico. Le biciclette utilizzate devono resistere a urti molto violenti e scomposti, cosa che richiede l’utilizzo di materiali molto robusti.  Con l’avanzare degli anni poi si ha assistito alla nascita spontanea di altri due stili, il dirt jumping che sfrutta una serie di salti in terra battuta, e la bmx flatland, che consiste nell’eseguire manovre in piano senza toccare terra con i piedi.
La BMX poi è una disciplina che si sposa bene come poche con il mondo digitale della fotografia e del videomaking, lasciando libero sfogo alla creatività di rider e case produttrici che tramite la loro collaborazione riescono a creare contenuti davvero mozzafiato. 
Seppur ritenuto ancora da molti come disciplina per “delinquenti”, si tratta di uno sport con regolamentazione e organizzazione ufficiali (UCI) ed entrerà ufficialmente a far parte degli sport olimpici a Tokyo 2020.
Per chiudere ci tengo a dire che il mondo della BMX è una sola e grande comunità avente l’enorme pregio di avere larghe vedute e di sapere e volere relazionarsi e accettare il diverso e questo è ciò che più mi ha affascinato e catturato di questa grande realtà di strada.

Enrico Conti