Sic e Polimi: il tirocinio di Reda

 

SIC accoglie numerosi studenti che vogliono imparare e contribuire alla crescita dell’azienda, è stato il caso di Reda, tirocinante in ambito di architettura e progettazione dell’università PoliMI di Milano.

Insieme a noi ha preso parte ai progetti di rigenerazione urbana con cui SIC si propone l’obiettivo di bonificare spazi out e indoor abbandonati e degradati e ridargli una vita attraverso corsi ed eventi sportivi, soprattutto riguardanti le discipline urban.

Con il team, Reda ha sviluppato la presentazione del progetto Street Academy Termoli, un progetto di grande importanza che aveva bisogno di adeguata presentazione per venire approvato dagli ordini competenti. Il tirocinante ha quindi attivamente contribuito ad un elaborato fondamentale per l’attivazione del progetto.

Si è poi passati alla comunicazione e promozione dello stesso, sottolineando come fosse un evento che potesse riunire la comunità e proporre nuovi modi di fare sport. 

Il lavoro svolto da Reda durante il suo tirocinio è stato essenziale allo sviluppo di diversi progetti, che anche adesso restano di grande importanza per l’azienda. 

 

 

SIC Urban Experience Termoli

L’Urban Experience è un evento sportivo, culturale ed artistico aperto a tutti i cittadini e rivolto principalmente ai giovani e giovanissimi durante il quale si darà dimostrazione delle discipline urbane artistiche e sportive con lo scopo di insegnare divertendosi, e riportare in vita luoghi periferici e al margine delle città.

 

L’Urban Experience promuove i valori della pratica sportiva, dell’aggregazione giovanile e delle arti urbane, praticate in sicurezza, offrendo a tutti i ragazzi la possibilità di praticare per la prima volta discipline emozionanti e di calarsi nella cultura street per un giorno intero.  

 

 

SIC propone una serie di corsi per bambini e ragazzi, nelle discipline street di cui si fa da anni portavoce per aumentare la consapevolezza e i valori che la pratica delle stesse può portare ad un ragazzo in via di sviluppo. I ragazzi potranno quindi passare un’intera giornata a praticare sport urban, e imparare qualcosa di più su questa cultura.

In associazione con il comune di Termoli e la pubblica amministrazione, SIC riesce quindi ad utilizzare lo sport come mezzo per insegnare valori importanti ai giovani e, simultaneamente, riportare in vita spazi inutilizzati della città.

 

 

 

Le “Olimpiadi della Pace” di Napoli

olimpiadi della pace

 

Il 12 di febbraio, al Real Albergo Dei Poveri di Napoli, si sono svolte le Olimpiadi della Pace, edizione 2023. 

 

Street Is Culture ha preso parte a questa giornata all’insegna dello sport e del benessere fisico e mentale grazie anche alla collaborazione con la Diocesi di Napoli, il Centro Sportivo Italiano di Napoli e Kodokan sport Napoli.

 

Come ogni anno, la manifestazione è stata pensata per diffondere un messaggio di pace e solidarietà attraverso attività di gruppo e individuali, come laboratori manuali e sport di squadra.
Ogni sport, ospitato all’interno del Centro, aveva una propria area adibita. Gli insegnanti hanno potuto dare dimostrazione delle varie  discipline,  impartendo qualche insegnamento; tra questi era presente anche il nostro istruttore di BMX Ciro Cesarino.

Ciro ha avuto la possibilità di trasmettere ai suoi compaesani la sua passione, quella della BMX, sport ancora poco diffuso in Italia, grazie a una sua breve esibizione e attraverso qualche chicca tecnica.
Affiancare gli sport di strada al calcio, al basket, alla ginnastica artistica, ecc… permette di dimostrare quanto i primi siano una valida alternativa alle discipline classiche. 

  Olimpiadi della pace 2023

È proprio con questo spirito che SIC ha partecipato all’evento, autoproclamandosi portatore di nuove visioni e nuove modalità di fare sport, di condividere, di mettersi in gioco, ma soprattutto farlo secondo principi sani e rispettosi verso il prossimo. 

 

 

 

Successivamente,  le Olimpiadi Della Pace sono terminate con un momento di  riflessione, in cui i numerosissimi partecipanti hanno condiviso i loro feedback e si sono confrontati direttamente con gli organizzatori. 

 

 

Se anche tu sei curioso di partecipare agli eventi di SIC o agli open day, visita le nostre pagine Facebook e Instagram per scoprire dove potrai trovarci prossimamente.

Quando si parla di BMX si sa, ai più viene in mente una semplice bicicletta un po’ più piccola del normale per persone più spericolate del normale, ma si tratta in realtà di molto di più, di una cultura, una disciplina, uno stile di vita, di libertà e di senso del proibito, perché sì, grazie a questa bicicletta si provano emozioni e scosse adrenaliniche solitamente precluse all’uomo più comune.
Cerchiamo di dare però anche una definizione tecnica a questa disciplina, con più cenni storici e meno sentimenti.
La BMX è una disciplina appartenente ai cosiddetti “action sports” che si suddivide in due gruppi principali, BMX race e freestyle.

Il primo dei due nasce dall’idea di portare il format delle gare di motocross su sterrato nel mondo della bicicletta all’inizio degli anni settanta in California e predilige biciclette che puntano più alla leggerezza che alla resistenza. La BMX freestyle invece trova spazio per emergere in America alla fine degli settanta come sport molto più spontaneo e libero, praticato in appositi “park” o utilizzando l’arredo urbanistico. Le biciclette utilizzate devono resistere a urti molto violenti e scomposti, cosa che richiede l’utilizzo di materiali molto robusti.  Con l’avanzare degli anni poi si ha assistito alla nascita spontanea di altri due stili, il dirt jumping che sfrutta una serie di salti in terra battuta, e la bmx flatland, che consiste nell’eseguire manovre in piano senza toccare terra con i piedi.
La BMX poi è una disciplina che si sposa bene come poche con il mondo digitale della fotografia e del videomaking, lasciando libero sfogo alla creatività di rider e case produttrici che tramite la loro collaborazione riescono a creare contenuti davvero mozzafiato. 
Seppur ritenuto ancora da molti come disciplina per “delinquenti”, si tratta di uno sport con regolamentazione e organizzazione ufficiali (UCI) ed entrerà ufficialmente a far parte degli sport olimpici a Tokyo 2020.
Per chiudere ci tengo a dire che il mondo della BMX è una sola e grande comunità avente l’enorme pregio di avere larghe vedute e di sapere e volere relazionarsi e accettare il diverso e questo è ciò che più mi ha affascinato e catturato di questa grande realtà di strada.

Enrico Conti