DJing, hip-hop e l’espressione di sé nella street culture
Rapping, DJing, turntablism: le discipline del nostro Music Box non sono mode effimere. La musica della strada è invece un caposaldo della cultura del ventesimo secolo.
Nella storia umana, la musica ha assunto innumerevoli funzioni. La musica cura, evoca, commemora, la musica è espressione immediata e potente di sé. Nella street culture, come in ogni controcultura, la questione assume sempre un accento identitario e comunitario: la musica diventa allora il posto dove rivendicare la propria libertà ed unicità, dove fondare la cultura condivisa su dei valori, degli stili comuni.
Quale miglior esempio dell’hip hop e del DJing per dimostrare tutto ciò? L’hip hop muove i suoi primi passi infatti nel cuore della cultura afroamericana della New York degli anni ’70, come rielaborazione in chiave moderna e urbana dei precedenti generi musicali afroamericani, quali il blues, il jazz, il dub e soprattutto il funk.
Assai più che un semplice genere musicale, l’hip hop è una cultura di strada a tutto tondo: comprende ad esempio il rapping, uno stile vocale ispirato alla tradizione dei “griot” dell’Africa occidentale, in rima o parlato, cadenzato in un serrato discorso ritmico; comprende il DJing (o turntablism), ovvero l’arte di creare musica selezionando e “remixando”, come in un collage sonoro, più campionamenti provenienti dalle più svariate fonti musicali, con tutto un campionario di tecniche e trucchi del mestiere come lo scratch; comprende i suoi specifici tipi di danza associati, come la breakdance; e le sue pratiche urbane correlate, come la street art.
Nel corso dei decenni la musica rap è diventata un fenomeno mainstream importantissimo, dove i rapper più famosi mettono assieme cifre da capogiro in termini di vendite e ascolti, dove la cultura in sé ha ampiamente superato le barriere di New York e dell’America stessa, essendo ormai conosciuta ed incessantemente emulata da tutto il resto del mondo. Ad oggi, la sua presenza centrale ed inamovibile in ogni anfratto della cultura pop (moda e cinema sono solo due esempi) è assolutamente innegabile.
Il DJing, poi, ha subito tutta una sua evoluzione parallela, sfociando nella musica disco e house fino a colonizzare e mescolarsi praticamente ogni ambito della musica elettronica moderna. Le tecniche della messa a tempo dei brani, che è in grado di imprimere continuità ed impeto alla selezione musicale di partenza, ha un campo di applicazione virtualmente infinito – così come le infinite possibilità di manipolazione del suono offerte dai moderni software di musica.
SIC è profondamente consapevole dell’importanza di tutto ciò per la cultura di strada, e per questo motivo ha incluso il Music Box tra le sue discipline.
Nel progetto Music Box, infatti, troverete diversi percorsi di gruppo attraverso i linguaggi della creatività musicale sviluppata in laboratori pratici.
Ci sono corsi specifici sul DJing, sul rapping (come potete vedere voi stessi sui video qua sotto!), sulla music production e non mancano nemmeno corsi di musicoterapia meditativa.
Per ulteriori informazioni sui corsi, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.
-Francesco, UNIPA
Sic e Polimi: il tirocinio di Reda
SIC accoglie numerosi studenti che vogliono imparare e contribuire alla crescita dell’azienda, è stato il caso di Reda, tirocinante in ambito di architettura e progettazione dell’università PoliMI di Milano.
Insieme a noi ha preso parte ai progetti di rigenerazione urbana con cui SIC si propone l’obiettivo di bonificare spazi out e indoor abbandonati e degradati e ridargli una vita attraverso corsi ed eventi sportivi, soprattutto riguardanti le discipline urban.
Con il team, Reda ha sviluppato la presentazione del progetto Street Academy Termoli, un progetto di grande importanza che aveva bisogno di adeguata presentazione per venire approvato dagli ordini competenti. Il tirocinante ha quindi attivamente contribuito ad un elaborato fondamentale per l’attivazione del progetto.
Si è poi passati alla comunicazione e promozione dello stesso, sottolineando come fosse un evento che potesse riunire la comunità e proporre nuovi modi di fare sport.
Il lavoro svolto da Reda durante il suo tirocinio è stato essenziale allo sviluppo di diversi progetti, che anche adesso restano di grande importanza per l’azienda.
SIC Urban Experience Termoli
L’Urban Experience è un evento sportivo, culturale ed artistico aperto a tutti i cittadini e rivolto principalmente ai giovani e giovanissimi durante il quale si darà dimostrazione delle discipline urbane artistiche e sportive con lo scopo di insegnare divertendosi, e riportare in vita luoghi periferici e al margine delle città.
L’Urban Experience promuove i valori della pratica sportiva, dell’aggregazione giovanile e delle arti urbane, praticate in sicurezza, offrendo a tutti i ragazzi la possibilità di praticare per la prima volta discipline emozionanti e di calarsi nella cultura street per un giorno intero.
SIC propone una serie di corsi per bambini e ragazzi, nelle discipline street di cui si fa da anni portavoce per aumentare la consapevolezza e i valori che la pratica delle stesse può portare ad un ragazzo in via di sviluppo. I ragazzi potranno quindi passare un’intera giornata a praticare sport urban, e imparare qualcosa di più su questa cultura.
In associazione con il comune di Termoli e la pubblica amministrazione, SIC riesce quindi ad utilizzare lo sport come mezzo per insegnare valori importanti ai giovani e, simultaneamente, riportare in vita spazi inutilizzati della città.
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Dalle grandi città alla regione che non esiste: Street is Culture torna in Molise
Abbiamo visto Street is Culture protagonista di diversi appuntamenti in giro per le grandi città d’Italia. Con le discipline di Skateboard, Streetball, Break Dance, Hip Hop, Rap e Djing, l’associazione farà tappa anche a Termoli, partendo dalla riqualifica delle zone centrali lasciate al degrado, quali Pozzo Dolce e galleria Sant’Antonio.
L’obiettivo principale è quello di rimettere a nuovo i posti presi in carico da S.I.C, toglierli dallo stato di degrado e abbandono e farne la sede della Street Art. Successivamente, sarà scelta del comune consegnare la gestione dei luoghi interessati all’associazione.
Domenica 7 maggio ci sarà il primo appuntamento a Termoli in collaborazione con l’A.S.D FlyZone, Airino Basket e Beat Street, tutte attività del posto. Saranno presenti partecipanti all’attività di Break Dance, Hip Hop, Streetball e Skateaboard.
Alla console, invece, dominerà Johnny Jay e lo special guest Angelo Martinez (in arte, Mqrty), producer per passione con la musica che scorre nelle sue vene ormai da anni. Produrrà musica dal vivo, così da aumentare l’intrattenimento dei ragazzi presenti.
Insomma, i giovani continuano ad essere al primo posto. Street is Culture avvicinerà i giovani all’evento, offrendo la partecipazione gratuita, così da permettere l’ingresso a tutti.
“La Street Art è di proprietà dei ragazzi. E’ nata in strada, da giovani a cui non veniva offerto niente dalla città. Un modo per mettere in gioco le proprie capacità, le proprie doti artistiche e, in modo particolare, invogliare i giovani a stare insieme, condividendo esperienze emozioni”
dice Magid Motamedian, Founder e Director di Street is Culture.
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La strada è unità
Street is Culture persegue il suo obiettivo, questa volta a Taranto. Avvicinando i giovani all’arte di strada, urbana, in quanto parla direttamente a loro e di loro, delle cose che li riguardano. L’esperienza è stata possibile grazie al finanziamento approvato dal Ministero della Giustizia, Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità voluto dalla direttrice Patrizia Quatraro dell’USSM di Taranto (Ufficio Servizi Sociali Minorenni).
Tre le discipline coinvolte: Parkour, Urban art e Rap e tutte hanno avuto un riscontro positivo sia da parte dei ragazzi che da parte degli istruttori.
Urban Art con Alessio e Ago
“Un ringraziamento speciale va ai ragazzi che senza di loro sinceramente non avremmo trovato il piacere, di fare una cosa per questa città.” – Alessio, Street Master di Urban Art
Con l’aiuto di Alessio e Ago i ragazzi iniziano ad imparare prima la fase teorica, lo studio delle tecniche seguito da come utilizzare i materiali. Imparando il graffito con la tecnica di sketching, Riuscendo poi a realizzare alla fine il pezzo artistico finale.
Rendendo la città di Taranto una mostra all’aperto.
Per l’intervista completa, Alessio e Ago, Street Master – Urban Art, Alessio ci racconta il suo laboratorio presso l’USSM di Taranto:
Breakdance con Giovanni Andrioli
“Lo scopo è condividere la mia passione con i ragazzi e non essere un insegnante ma riuscire a condividere con loro quest’arte.” -Giovanni Andrioli, Street Master di Breakdance.
Giovanni ci racconta che la danza è stata sempre un rifugio, uno sfogo mentale ed è un modo per crescere. Condividere questo metodo efficace con i ragazzi aiuta a fare parte della cultura Hip hop divertendosi, a conoscere diversi genere di danza.
Per l’intervista completa, Giovanni Andrioli, Street Master – Breakdance, Giovanni ci racconta il suo laboratorio presso l’USSM di Taranto:
Rap con Fido Guido
“Trovo molto positivo il fatto che questo corso non si sia sviluppato solamente in questa città ma in varie città.” – Fido Guido, Rap
Fido crede che l’arte in tutte le sue forme debba essere accessibile. Menzionando l’importanza di fare le attività in città, specificando anche la difficoltà di trovare eventi ed attività a Taranto. é stata la prima esperienza di Fido come istruttore di Rap ma è un’esperienza positiva e soddisfacente sia per lui che per i ragazzi.
Per l’intervista completa, Fido Guido, Rap, Fido ci racconta il suo laboratorio presso l’USSM di Taranto:
Se fai parte di un’associazione o un ente e vorresti saperne di più sull’offerta formativa e i laboratori organizzati da SIC, che sostengono i principi di inclusione e rigenerazione urbana e sociale, contattaci al +393518531072 o alla mail segreteria@streetisculture.com.