Street Is Culture arriva a Palermo: un Open Day da non perdere!
Se dopo l’evento di Napoli avete ancora voglia di mare, Street Is Culture sta per arrivare nella sesta circoscrizione della suggestiva città di Palermo, con un Open Day che si svolgerà sabato 30 settembre, dalle ore 15:00 alle ore 18:00, presso il Plesso Vitali, Scuola dell’Infanzia e Primaria.
Questo evento celebra l’energia delle discipline sportive urbane con un’opportunità unica per immergerti e scoprire il loro potente valore di aggregazione.
Cosa rende così speciali gli sport urbani?
Oltre all’adrenalina e, naturalmente, al divertimento, gli sport urbani rappresentano un’esperienza di aggregazione sociale che va oltre ogni aspettativa… Si tratta di molto più di semplici attività fisiche!
Queste discipline riuniscono persone con passioni comuni, creando comunità solide e connessioni significative. Sono il luogo in cui socializzare, condividere idee e sentire di appartenere a qualcosa di più grande. Street Is Culture promuove l’inclusione di individui di ogni età, provenienza e livello di abilità, trasformando l’energia delle strade in un’unica, irresistibile forza.
Street Is Culture vi invita a esprimere la vostra creatività e a superare le barriere attraverso le discipline proposte. La connessione tra le persone è il cuore pulsante di questa comunità e contribuisce a creare una società più forte, coesa e, perché no, più fit!
Se volete scoprire il valore dell’aggregazione attraverso le discipline sportive urbane, o semplicemente provare qualcosa di nuovo e divertente, non perdete il nostro Open Day, dove saranno presenti istruttori esperti che vi permetteranno di scoprire l’adrenalinico mondo del Parkour e dello skateboarding!
Unisciti a noi per un’esperienza in cui potrai condividere passione e connessione con gli altri. L’estate può essere finita, ma l’entusiasmo per gli sport urbani continua a Palermo con Street Is Culture!
Un grazie speciale è riservato all’assessore Domenico Salerno che ci ha permesso di organizzare questo Open Day!
La partecipazione è gratuita ma i posti limitati, invia la tua richiesta a questo link: https://forms.gle/EnQhcPc9qMhC
Per ulteriori informazioni, contattaci al numero 3518531072 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com
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Napoli – Roller Skating Festival, un evento con vista mare
L’estate sta finendo, ma Street Is Culture non si rassegna e va alla ricerca del profumo di mare a Napoli, in occasione della prima edizione dell’evento “Roller Skating Festival” del 16 Settembre.
Se anche voi avete un’improvvisa voglia di mettervi le rotelle ai piedi, venite a trovarci in uno dei posti più suggestivi d’Italia, il lungo mare Caracciolo. L’evento inizia alle 9 e continua tutto il giorno, mentre noi saremo presenti dalle ore 10 alle ore 13.
Se il mondo degli sport urbani vi attira, venite a scoprire l’evento!
Oltre al blading (nel caso in cui lame e rotelle non facessero per voi!), potrete provare diverse e intriganti discipline tra cui parkour, skating e BMX, con la partecipazione del nostro referente dei corsi nazionali e istruttore di BMX Ciro Cesarino.
Street Is Culture crede, infatti, fortemente nel valore degli sport urbani come esperienza di inclusione, benessere psicologico ed espressione della creatività del singolo.
Cosa aspetti? Vieni a trovarci!
La partecipazione è gratuita ma i posti limitati, invia la tua richiesta a questo link https://forms.gle/EnQhcPc9qMhCtjDX6
Per ulteriori informazioni, contattaci al numero 3518531072 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com
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Parkour e l’arte dell’attraversamento urbano
Nelle strade caotiche delle città moderne, un’arte unica e avvincente emerge come simbolo di libertà, espressione individuale e connessione con l’ambiente urbano circostante. Questa arte è il parkour, una disciplina di movimento che affascina e ispira, spingendo gli atleti a superare ostacoli fisici e mentali in modo fluido e creativo. E proprio questa connessione tra il parkour e la cultura di strada ha attirato l’attenzione di Street is Culture, portando alla sua scelta come disciplina di cui si occupa.
Il parkour, originariamente noto come “l’arte dell’attraversamento” e arrivato in Italia nel 2005, è nato negli anni ’80 in Francia. Affonda le sue radici nel “metodo naturale” di Georges Hébert, un ufficiale di marina francese del Novecento. Questo approccio rivoluzionario all’addestramento delle truppe si basava sulla semplice ma potente premessa: “Essere forti per essere utili”. Il metodo hébertiano si focalizzava su un concetto chiave: allenare un individuo attraverso movimenti naturali che lui stesso sapeva eseguire, in risposta alle situazioni che la natura o l’ambiente gli presentavano.
David Belle, figlio di un pompiere parigino addestrato con il metodo Hébert, ha portato questa pratica al parkour. Gli atleti di parkour, noti come tracciatori, si muovono agilmente in ambienti complessi, adattando il corpo al contesto, senza apparecchiature, cercando il percorso più veloce ed efficiente. I tracciatori utilizzano il proprio corpo per superare ostacoli come muri, recinzioni, ringhiere e qualsiasi altra superficie disponibile, con una combinazione di salti, arrampicate e rotazioni.
Il repertorio del parkour comprende corsa, arrampicata, oscillazione, volteggio, salto e altri movimenti, scelti in base alla situazione.
Il parkour è molto più di una semplice attività fisica: è un modo di vedere e sfruttare lo spazio circostante in modo creativo e funzionale. Ma il parkour è anche un’arte mentale, poiché richiede concentrazione, coraggio e la capacità di superare le paure interiori. Gli atleti si sfidano costantemente a spingersi oltre i propri limiti, ad affrontare le proprie insicurezze e a sviluppare una fiducia in se stessi che si riflette sia nel movimento che nella vita di tutti i giorni.
La scelta di Street is Culture è radicata in vari motivi significativi.
In primo luogo, il parkour incarna perfettamente i valori di espressione creativa e individuale che l’associazione promuove. Gli atleti di parkour trasformano l’ambiente urbano in un palcoscenico dinamico in cui la loro abilità e stile personale possono brillare. Ogni movimento diventa un’opera d’arte in sé, una forma di autoespressione attraverso il corpo e il movimento fluido.
In secondo luogo, la disciplina rispecchia l’adattabilità e la resilienza richieste nella vita di strada. Così come gli artisti di strada si adattano alle sfide e alle opportunità che la città offre, i tracciatori affrontano ostacoli imprevisti e trasformano gli impedimenti in opportunità di movimento. Questa capacità di adattarsi e reagire riflette la mentalità dell’artista di strada, che trova ispirazione nell’ambiente circostante.
Infine, rappresenta rappresenta una connessione profonda con lo spazio urbano e le comunità che lo abitano. Gli atleti di parkour sviluppano una consapevolezza unica del loro ambiente, esplorando angoli nascosti e spazi trascurati. Questo approccio consente loro di riscoprire e riappropriarsi della città in modi che risuonano con l’obiettivo di SIC di rivelare le diverse sfaccettature della cultura urbana.
Il desiderio è quello di celebrare l’arte e la creatività nelle strade, riconoscendo il potenziale unico del parkour nell’esprimere la cultura urbana in tutte le sue forme dinamiche.
Per ulteriori informazioni sui corsi, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.
-Carmen Diop
Rinascita e Crescita: Arte e Sport al Servizio dei Giovani dell’USSM L’Aquila
La devianza nei minori rappresenta una questione cruciale per una società civile incentrata sul rispetto e il sostegno dei più fragili.
I giovani, nella loro fase di crescita e sviluppo, possono manifestare comportamenti devianti in varie forme, come comportamenti antisociali, reati minorili, abuso di sostanze, violenza, disimpegno scolastico e altro ancora. Questi segnali possono essere sintomo di problemi più profondi o di difficoltà personali e sociali che i giovani stanno affrontando.
In questo contesto, le istituzioni preposte alla tutela dei minori giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione della devianza e nel fornire un adeguato sostegno ai giovani a rischio. Attraverso programmi di prevenzione attentamente strutturati, queste istituzioni cercano di intervenire precocemente, evitando che i minori intraprendano comportamenti devianti che potrebbero influenzare negativamente il loro sviluppo futuro.
Tra queste istituzioni, i Servizi Sociali per i Minorenni (USSM) svolgono un ruolo di primaria importanza. Essi si impegnano attivamente in iniziative che mirano a creare un ambiente di supporto, sicurezza e crescita per i minori, fornendo loro le risorse e gli strumenti necessari per affrontare le sfide della vita in modo costruttivo.
Un esempio concreto si è svolto presso l’USSM di L’Aquila che, a metà luglio 2021, ha organizzato dei laboratori di arti di strada, sostenendo l’iniziativa di Street Is Culture.
I vari laboratori presentavano diverse discipline e ognuna di esse mirava a trasmettere aiuto e sostegno concreto ai minori della struttura.
Le discipline interessate sono state parkour, skateboard e graffiti.
Stefano Divizia, street master e responsabile del laboratorio di graffiti, ci ha raccontato la sua esperienza all’interno dell’U.S.S:M.
“Durante il laboratorio di arte di strada, i ragazzi hanno dimostrato un vivace interesse verso il mondo dei graffiti. Alcuni di loro avevano già esperienza, mentre altri hanno scoperto una nuova passione“.
Il corso, infatti, è stato concepito come un’opportunità di iniziazione all’arte di strada, offrendo una base di conoscenze e competenze per chi avesse desiderato approfondire questa forma espressiva.
Nonostante le varie difficoltà del caso, Stefano ha raccontato che il corso si è svolto e concluso positivamente e il progetto è stato completato con successo, con la realizzazione, da parte di tutti i ragazzi coinvolti, di un graffito simbolico riguardo concetti di “dono“ e “perdono“.
Questo è successo per un motivo. Il laboratorio di graffiti, infatti, ha deciso di partecipare al contest “Liberi di donare”, istituito nelle scuole e negli istituiti per minori (e promosso dall’Istituto Italiano della Donazione in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione).
Il contest in questione fa parte di un’iniziativa importante, che mira a promuovere la cultura del dono e della donazione in tutte le sue forme, coinvolgendo sia il mondo associativo che i cittadini privati.
Per questo motivo l’idea dietro il graffito realizzato prevedeva un collegamento tra l’arte di strada ed il concetto di dono.
“Insieme ai ragazzi, dopo alcune lezioni teoriche, abbiamo sviluppato il concetto alla base del graffito giocando con il termine dono. Si è arrivati alla conclusione di usare il termine “perdono”, riferendosi al perdono da parte delle istituzioni verso l’assoluzione dei reati commessi, che poi può essere inteso anche “per-il-dono” per la volontà di essere d’aiuto e, appunto, donare”
Al pari del laboratorio di graffiti, anche quello di Parkour diventa un potente strumento per trasmettere ai ragazzi importanti insegnamenti sulla resilienza, la determinazione e il superamento delle difficoltà. I ragazzi, tramite le basi teoriche della disciplina, Imparano che non è necessario evitare gli ostacoli, ma che anzi, possono abbracciarli come opportunità di crescita personale.
In sintesi, il laboratorio di Parkour offre ai ragazzi una preziosa riflessione sulla vita, insegnando loro che le sfide sono inevitabili, ma con la giusta mentalità e il giusto approccio, possono essere superate in modo creativo e positivo, trasformando gli ostacoli in opportunità e aprendo la strada a un futuro più promettente.
In conclusione, i Servizi Sociali per i Minorenni, in sinergia con artisti e associazioni, svolgono un ruolo essenziale nel fornire opportunità di sviluppo, integrazione e supporto ai minori a rischio e a quelli che hanno commesso reati.
Attraverso iniziative di questo tipo si promuove una società più inclusiva e protettiva per i giovani. Una società che incoraggia la partecipazione attiva e positiva nella comunità.
Inoltre, la prevenzione è una misura fondamentale per costruire un futuro in cui i giovani possano crescere e svilupparsi in modo sano e armonioso, diventando cittadini consapevoli e responsabili.
Per ulteriori informazioni contattaci al 351 673 4178 o scrivici su corsi@streetisculture.com
Esprimi te stesso in modo alternativo
La collaborazione tra Street is culture e progetto A ha dato vita a 32 centri estivi nel comune di Milano, laboratori di urban culture. Particolarmente interessati ad essi sono i bambini e i ragazzi che si impegnano in due delle nostre innovative discipline, Parkour e Breakdance. I nostri istruttori, esperti e qualificati, sono impiegati ogni giorno nei centri più numerosi.
Il progetto A fin dalla sua costituzione mette al centro della propria attività il benessere dei minori, interessandosi inizialmente a bambini e giovani a rischio di marginalità, per poi estendere il proprio intervento nelle scuole (assistenza educativa scolastica, sportelli di consulenza, psico-pedagogica, centri estivi e animazione extrascolastica) e nell’area minori e famiglie (interventi di educativa domiciliare, tutela minori, comunità educative residenziali, centri diurni).
A proposito di centri estivi a Milano, questi hanno al durata di trenta giorni in cui vengono svolte attività sia all’interno che all’esterno (ore 8:30- 16:30), e le attività sono tra le più varie; artistiche, ricreative, sportive, ludiche, etc.
Abbiamo conosciuto meglio due istruttori di discipline alternative quali, Breakdance e Parkour.
Il primo si chiama Andrea ed è un ballerino di breakdance che frequenta l’accademia di hip-hop ma studia da anni la disciplina del breaking direttamente dalla strada con i suoi amici. Dopo essersi trasferito a Milano ha deciso di restarci per intraprendere il percorso dei centri estivi.
Come dice Andrea: “Il primo giorno come insegnante è sempre speciale”, questo perché i bambini riescono a vivere anche il temutissimo momento del cypher (un cerchio in cui si balla uno alla volta) con estrema energia positiva, mettendosi in gioco per dimostrare la loro vera essenza. Dopo aver spiegato i passi basilari e aver estasiato i bambini con un’esibizione del maestro fatta di un two step attaccato ad un backspin, per poi passare da uno shoulder freeze ad un baby freeze, si passa alla creazione di una coreografia.
“La bellezza di lavorare in centri estivi con i bambini è quella di capire quanto sia importante guardare il mondo con occhi colmi di speranza, sorpresa e determinazione”.
Per quanto riguarda il parkour, l’istruttore è Raoul, un ragazzo che ogni giorno della settimana è presente in un centro estivo diverso, è attento a seguire i ragazzi in questa disciplina in modo sicuro, eseguendo movimenti basilari e adatti alla loro condizione psicomotoria. Si inizia con un movimento preparatorio e propedeutico ad una serie di movimenti che verranno dopo, ovvero la quadrupedia; cioè fare camminare i bambini per terra facendo un percorso precedentemente preparato da lui.
I ragazzi che partecipano possono avere varie età, dai 6 agli 11 anni circa, questo significa che per ognuno di essi Raoul modifica la metodologia. Più grandi sono i ragazzi più si aumentano le difficoltà in quanto hanno già sviluppato una coordinazione e una psicomotricità maggiore.
“L’obiettivo principale è quello di far divertire i bambini e di aumentare la loro autostima e la loro percezione dello spazio, attraverso la ripetizione di schemi motori naturali di cui però, negli anni, abbiamo diminuito l’uso. Un altro obiettivo è quello di insegnare loro il gesto tecnico di ogni movimento”.
L’importanza di questi centri estivi è quella di far sperimentare ai bambini discipline nuove che gli permettano di esprimere se stessi in modo alternativo e nel modo più affine al proprio essere, oltre che chiaramente un momento di condivisione dove si impara a stare in gruppo e ad essere un gruppo!
Se vorresti sapere qualcosa in più contattaci al 351 673 4178 o scrivici su corsi@streetisculture.com
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Base Comune: un’iniziativa che da speranza
Esistono realtà in cui i valori tendono a rovesciarsi, a confondersi. La normalità è costituita da una forte incertezza del futuro e tutto sembra essere ricoperto da una patina di colore grigio. Non è un mistero, ma è in tali realtà che si sviluppano e si diffondono stili di vita disfunzionali, condizioni di disagio e povertà educativa.
La consapevolezza dell’esistenza di realtà problematiche è largamente diffusa e il successo di prodotti culturali incentrati su temi di questo tipo ne sono la prova. Seppure spesso erroneamente romanticizzati, questi ambienti costituiscono la quotidianità difficile di tanti ragazzi e ragazze.
Le istituzioni preposte a marginare e disinnescare tali difficoltà, però, non sempre hanno presa diretta su problematicità tanto diffuse e integrate nella comunità di riferimento.
È a tale proposito che nasce Base Comune. Si tratta di un progetto educativo su base intergenerazionale che ha coinvolto gli studenti e le famiglie della IV municipalità del Comune di Napoli (nello specifico quartieri S. Lorenzo Vicaria, Poggioreale e Zona Industriale).
Il progetto di Base Comune nasce su iniziativa della cooperativa sociale Proodos, dell’associazione Italiacamp e l’associazione Street is Culture ed è finanziata da Fondazione San Zeno.
Base comune è un progetto nato proponendosi l’obiettivo primario di costruire una comunità educante che accresca il bagaglio culturale dei minori con competenze “non convenzionali” e rafforzi il ruolo educativo dell’apparato genitoriale. Il tutto è finalizzato a contrastare condizioni di povertà educativa, dispersione scolastica e marginalità dei minori, agendo come rete di supporto e aumentando la sinergia tra scuola, famiglie, associazioni e istituzioni.
L’inziativa di Base Comune si è rivolta a ragazzi e ragazze d’età compresa tra gli 11 e i 19 anni, alle loro famiglie, ai docenti e ai diversi stakeholder che abitano il territorio.
Base Comune si è presa carico della grande responsabilità di rendere i giovani partecipanti attivi del proprio futuro “individuando le loro virtù e facendole esplodere”, sperimentando linguaggi diversi, attraverso le discipline della Street Culture e integrandole con quelle STEAM (science, Technology, engineering, Arts and Maths).
I laboratori proposti, infatti, toccavano vari ambiti. Nel progetto, volto ad aumentare le competenze dei giovani, si variava dallo Street Sport, che comprendeva lezioni di skateboarding, BMX e calcio acrobatico, e di danza (breaking e parkour), a laboratori di Urban art, (fotografia e video) e music box, con lezioni di rap e produzione musicale. Inoltre, per la formazione di conoscenze diversificate, sono stati creati laboratori appositi incentrati sul ruolo della realtà virtuale, della realtà aumentata e dell’intelligenza artificiale fino ad arrivare a laboratori incentrati sull’orientamento al lavoro e all’autoimprenditorialità.
L’obiettivo del progetto Base Comune prevedeva il coinvolgimento non solo dei minori, ma anche delle vite che gravitano intorno a questi ultimi, le rispettive famiglie e docenti, mettendole in connessione reciproca.
Per questo motivo, all’interno dell’intera iniziativa è stato previsto uno spazio dedicato a laboratori indirizzati anche alla comunità educante e alle famiglie, in cui si trattava di cittadinanza attiva, Parent training e supporto educativo.
Dall’esperienza di Base Comune emerge, ed è innegabile, l’importanza di costruire un ponte tra attori istituzionali e sociali del territorio, per rendere innanzitutto i ragazzi consapevoli delle proprie potenzialità e capacità di progettare e realizzare il proprio futuro, ma anche per rendere i genitori consapevoli del loro ruolo di accompagnamento e stimolo nel percorso di crescita e riscatto dei propri figli.
Partner del progetto: Parrocchia Sacra Famiglia, Mestieri Campania filiale Napoli agenzai per il lavoro, Istituto Comprensivo Ruggiero Bonghi-Napoli, Istituto Statale Istruzione Superiore Enrico Caruso- Napoli.
Se desideri ulteriori informazioni, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.
PROGETTO RAP UP NOVARA
Il Progetto “Rap Up” si è svolto grazie al Comune di Novara e le associazioni “Orientamente”, “SerMais” e “Oltre le Quinte” con il finanziamento di Fondazione Cariplo e ha compreso tre principali corsi: rap, breakdance e parkour.
I corsi di break dance e parkour sono stati suddivisi in 28 lezioni con la durata di 7 mesi da ottobre 2022 a gennaio 2023 mentre quello di rap da 20 lezioni con la durata di 5 mesi da gennaio a maggio 2023.
Il luogo di svolgimento dei corsi è stato l’ex caserma Nova di Viale Ferrucci, luogo dove la creatività dei ragazzi si è trasformata nero su bianco in rime rap di storie di vita e tante realtà che si sono incontrate grazie ai laboratori di scrittura, interpretazione e sonorizzazione dei brani.
Il 9 giugno si è svolto un importante evento, il secondo, che ha avuto come protagonista il giovane rapper svizzero “Mattak” dove i ragazzi stessi del progetto hanno eseguito l’apertura dell’esibizione con i loro brani scritti personalmente: brani che parlano di sogni, vissuto e dell’arte del rap come salvezza e via di fuga dai problemi con cui ogni giorno ci si scontra.
Le partecipazioni si aggirano intorno alla ventina di ragazzi ma si punta sempre più in alto e in futuro si spera che il progetto raggiunga sempre più giovani che si avvicinino a questo mondo, spesso sottovalutato ma davvero importante per lo sviluppo di nuovi stimoli e possibilità sia artistiche che educative per le nuove generazioni.
Se anche tu sei curioso di partecipare agli eventi di SIC visita le nostre pagine Facebook e Instagram per scoprire dove potrai trovarci prossimamente!

Sic e Polimi: il tirocinio di Reda
SIC accoglie numerosi studenti che vogliono imparare e contribuire alla crescita dell’azienda, è stato il caso di Reda, tirocinante in ambito di architettura e progettazione dell’università PoliMI di Milano.
Insieme a noi ha preso parte ai progetti di rigenerazione urbana con cui SIC si propone l’obiettivo di bonificare spazi out e indoor abbandonati e degradati e ridargli una vita attraverso corsi ed eventi sportivi, soprattutto riguardanti le discipline urban.
Con il team, Reda ha sviluppato la presentazione del progetto Street Academy Termoli, un progetto di grande importanza che aveva bisogno di adeguata presentazione per venire approvato dagli ordini competenti. Il tirocinante ha quindi attivamente contribuito ad un elaborato fondamentale per l’attivazione del progetto.
Si è poi passati alla comunicazione e promozione dello stesso, sottolineando come fosse un evento che potesse riunire la comunità e proporre nuovi modi di fare sport.
Il lavoro svolto da Reda durante il suo tirocinio è stato essenziale allo sviluppo di diversi progetti, che anche adesso restano di grande importanza per l’azienda.
SIC Urban Experience Termoli
L’Urban Experience è un evento sportivo, culturale ed artistico aperto a tutti i cittadini e rivolto principalmente ai giovani e giovanissimi durante il quale si darà dimostrazione delle discipline urbane artistiche e sportive con lo scopo di insegnare divertendosi, e riportare in vita luoghi periferici e al margine delle città.
L’Urban Experience promuove i valori della pratica sportiva, dell’aggregazione giovanile e delle arti urbane, praticate in sicurezza, offrendo a tutti i ragazzi la possibilità di praticare per la prima volta discipline emozionanti e di calarsi nella cultura street per un giorno intero.
SIC propone una serie di corsi per bambini e ragazzi, nelle discipline street di cui si fa da anni portavoce per aumentare la consapevolezza e i valori che la pratica delle stesse può portare ad un ragazzo in via di sviluppo. I ragazzi potranno quindi passare un’intera giornata a praticare sport urban, e imparare qualcosa di più su questa cultura.
In associazione con il comune di Termoli e la pubblica amministrazione, SIC riesce quindi ad utilizzare lo sport come mezzo per insegnare valori importanti ai giovani e, simultaneamente, riportare in vita spazi inutilizzati della città.
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La strada è unità
Street is Culture persegue il suo obiettivo, questa volta a Taranto. Avvicinando i giovani all’arte di strada, urbana, in quanto parla direttamente a loro e di loro, delle cose che li riguardano. L’esperienza è stata possibile grazie al finanziamento approvato dal Ministero della Giustizia, Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità voluto dalla direttrice Patrizia Quatraro dell’USSM di Taranto (Ufficio Servizi Sociali Minorenni).
Tre le discipline coinvolte: Parkour, Urban art e Rap e tutte hanno avuto un riscontro positivo sia da parte dei ragazzi che da parte degli istruttori.
Urban Art con Alessio e Ago
“Un ringraziamento speciale va ai ragazzi che senza di loro sinceramente non avremmo trovato il piacere, di fare una cosa per questa città.” – Alessio, Street Master di Urban Art
Con l’aiuto di Alessio e Ago i ragazzi iniziano ad imparare prima la fase teorica, lo studio delle tecniche seguito da come utilizzare i materiali. Imparando il graffito con la tecnica di sketching, Riuscendo poi a realizzare alla fine il pezzo artistico finale.
Rendendo la città di Taranto una mostra all’aperto.
Per l’intervista completa, Alessio e Ago, Street Master – Urban Art, Alessio ci racconta il suo laboratorio presso l’USSM di Taranto:
Breakdance con Giovanni Andrioli
“Lo scopo è condividere la mia passione con i ragazzi e non essere un insegnante ma riuscire a condividere con loro quest’arte.” -Giovanni Andrioli, Street Master di Breakdance.
Giovanni ci racconta che la danza è stata sempre un rifugio, uno sfogo mentale ed è un modo per crescere. Condividere questo metodo efficace con i ragazzi aiuta a fare parte della cultura Hip hop divertendosi, a conoscere diversi genere di danza.
Per l’intervista completa, Giovanni Andrioli, Street Master – Breakdance, Giovanni ci racconta il suo laboratorio presso l’USSM di Taranto:
Rap con Fido Guido
“Trovo molto positivo il fatto che questo corso non si sia sviluppato solamente in questa città ma in varie città.” – Fido Guido, Rap
Fido crede che l’arte in tutte le sue forme debba essere accessibile. Menzionando l’importanza di fare le attività in città, specificando anche la difficoltà di trovare eventi ed attività a Taranto. é stata la prima esperienza di Fido come istruttore di Rap ma è un’esperienza positiva e soddisfacente sia per lui che per i ragazzi.
Per l’intervista completa, Fido Guido, Rap, Fido ci racconta il suo laboratorio presso l’USSM di Taranto:
Se fai parte di un’associazione o un ente e vorresti saperne di più sull’offerta formativa e i laboratori organizzati da SIC, che sostengono i principi di inclusione e rigenerazione urbana e sociale, contattaci al +393518531072 o alla mail segreteria@streetisculture.com.
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