L’Università di Ferrara con Street Is Culture
Street Is Culture vanta numerose convenzioni con atenei di tutta Italia, da oggi anche l’Università di Ferrara farà parte di questi.
La recente collaborazione nasce dal desiderio di trovare elementi nuovi da aggiungere al team organizzativo di SIC.
In particolare, la proposta di tirocinio, si estende agli studenti della facoltà di Scienze e Tecnologie della Comunicazione che sono alla ricerca di un ambiente di lavoro dinamico, giovane e creativo, in cui apprendere nuove skills.
Il tirocinante, affiancato dal nostro team di communication, si occuperà della gestione, programmazione e pubblicazione dei post su tutte le nostre piattaforme digitali (Facebook, Instagram e LinkedIn).
Per ogni post dovrà definire la grafica, in linea con i feed dei nostri profili social e la descrizione, che esprima in parole le immagini condivise dei nostri progetti e inviti la community SIC a crescere e a collaborare con l’Associazione.
Oltre a pianificare la pubblicazione del materiale fotografico e video, avrà il compito di aggiornare e modificare il sito di Street Is Culture.
Per lo più si curerà del blog, attraverso la stesura e la pubblicazione di nuovi articoli ogni settimana.
Questi testi saranno frutto di interviste dettagliate fatte ai nostri collaboratori, istruttori ed educatori per poter raccontare al meglio tutte le attività e le iniziative che SIC porta su tutto il territorio nazionale.
Per questo, l’aspetto comunicativo, implicherà anche prendere contatti direttamente con i comuni e le istituzioni scolastiche per presentare loro i progetti che offriamo in ambito educativo/formativo e della rigenerazione urbana.
SIC propone esperienze di tirocinio a tutti gli studenti delle facoltà di Architettura, Scienze della Comunicazione, Scienze dell’Educazione, Marketing e Ingegneria Gestionale.
L’Associazione coopera con i seguenti atenei.
Architettura:
PoliMi – Politecnico di Milano
IUAV – Università di Venezia
Scienze della comunicazione:
UniGe – Università di Genova
UniPd – Università di Padova
UniVR – Università di Verona
UniPV – Università di Pavia
UniTS – Università di Trieste
UniBZ – Università di Bolzano
UniSI – Università di Siena
UniFe – Università di Ferrara
UniBo – Università di Bologna
Scienze dell’educazione:
UniFe – Università di Ferrara
UniBo – Università di Bologna
UniTS – Università di Trieste
Marketing:
UniPV – Università di Pavia
UniPD – Università di Padova
UniSI – Università di Siena
UniTO – Università di Torino
UniVR – Università di Verona
Ingegneria gestionale:
PoliMi – Politecnico di Milano
UniPD – Università di Padova
UniBo – Università di Bologna
UniBz – Università di Bolzano
UniTS – Università di Trieste
Fatti strada, Street Is Culture ti aspetta!
Scrivici alla mail segreteria@streetisculture.com o contattaci per via telefonica al 3518531072
Articolo a cura di Gaia Bruno, UNIGE
“È POSSIBILE: la strada è cultura”
Street Is Culture dà valore ad ogni sua iniziativa, puntando ad arricchire gli spazi in cui opera.
Ne è un ottimo esempio il laboratorio di Urban Art svolto con l’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni (USSM) di Reggio Calabria.
Reso possibile grazie all’approvazione del finanziamento da parte del Ministero della Giustizia dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità e alla collaborazione con la Direttrice dell’Ufficio Rosa Maria Morbegno insieme alle Referenti Ministeriali Simona Rizzo e Lorena Maria Pennica.
Le attività laboratoriali sono state supervisionate dall’educatrice Martina Scagliola e dirette dal nostro istruttore di Urban Art Bruno Salvatore Latella in arte LBS.
Struttura del laboratorio
Gli incontri con i ragazzi della Comunità sono stati organizzati secondo diversi step.
I primi hanno avuto l’obiettivo di condurli alla riflessione sulla tematica del rispetto ambientale e della legalità, fulcro dell’opera che avrebbero poi realizzato loro stessi.
Raccogliendo le idee emerse dal brainstorming, hanno ritenuto più opportuno esprimere il loro messaggio attraverso un manifesto di cui Bruno si è occupato di impostarne la grafica.
Dopo essersi cimentati anche nella fotografia catturando i loro volti, sono passati all’aspetto più creativo e pratico del laboratorio, ossia quello della colorazione del manifesto.
Tra pennelli, tavole e colori primari, i partecipanti si sono messi in gioco scoprendo anche abilità manuali e di precisione prima di allora nascoste.
A lavoro terminato hanno dedicato l’ultimo incontro a scambiarsi i propri feedback ed è emerso che per alcuni l’aspetto più interessante è stato collaborare come un team artistico a tutti gli effetti per un obiettivo comune.
Altri invece, hanno colto l’occasione del laboratorio per creare nuovi legami.
In merito a questo, l’educatrice Martina Scagliola ci dice:
“Quello che è rimasto di più ai ragazzi credo sia il fatto di aver lasciato a loro un messaggio, una traccia evidente”.
Questo perché il vero valore del manifesto risiede nel suo significato e nella sua collocazione.
Descrizione dell’opera
“È POSSIBILE”, è un’opera muraria di 2,5 x 3,0 m realizzata con tecnica ad acrilico.
Il titolo rappresenta la sua essenza, caratterizzata da questo dualismo “distopia – utopia” che contrappone il degrado, l’illegalità, il deterioramento dell’ambiente alla rinascita, al rispetto nei confronti del prossimo e dello spazio pubblico.
La figura centrale che transita da un lato all’altro è metafora di speranza e nuove opportunità per l’umanità di fare la differenza.
Le altre figure, invece, sono gli stessi ragazzi, che hanno voluto rendersi protagonisti di questo cambiamento.
L’opera è stata affissa il giorno 18 marzo 2023, sul muro che divide la Comunità dal resto della cittadina.
“Diventerà una sorta di finestra, di portale che unirà i due luoghi”,
dalle parole di Bruno.
Attualmente quindi è parte integrante della Piazza dedicata a Gianluca Canonico, giovane vittima di crimine mafioso, che i ragazzi hanno voluto omaggiare ritraendo la sua sagoma nel murales.
La data di presentazione al pubblico è stata scelta insieme all’associazione “LIBERA” in occasione della Giornata annuale dell’Impegno e della Memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Street Is Culture diffonde con fierezza i valori su cui si fonda, grazie anche a partner che come SIC portano alta la bandiera della condivisione, del rispetto e della creatività.
Se anche tu vuoi fare la differenza collabora con noi!
Visita il nostro sito www.streetisculture.com o invia una mail a segreteria@streetisculture.com
Articolo a cura di Martina Colombari, UNIFE
Lo sport si fa SQUADRA
A Palermo, lo sport si fa SQUADRA.
Parkour, breakdance e streetball, sono state le discipline con cui Street Is Culture ha stimolato le menti e i corpi dei ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni di Palermo (IPM).
I tre laboratori proposti nella struttura sono stati realizzati grazie alla disponibilità della Direttrice Clara Pangaro e al finanziamento approvato dal Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia.
Parkour con Marco Biddeci
“Credo che questi ragazzi, più che avere bisogno di qualcuno che gli dia ordini e che li controlli, abbiano necessità di un esempio da seguire”.
Marco Biddeci, istruttore di parkour, si è voluto mostrare ai ragazzi, come un mentore, un uomo che dallo sport ne ha tratto la disciplina e il fair play.
Questi infatti sono i valori che a sua volta ha voluto trasmettere ai giovani partecipanti durante i loro incontri.
Anche la collaborazione e l’aiuto reciproco hanno giocato un ruolo fondamentale in questa esperienza.
Infatti Marco ha spiegato e dimostrato attraverso esercizi di gruppo, quanto il lavoro di squadra, anche nel parkour, sia fondamentale per superare gli ostacoli.
Breakdance con Massimiliano Sciacca
Massimiliano, con il suo laboratorio di breaking, tra passi di danza e pezzi Old School, ha avuto il compito di insegnare ai ragazzi il senso della musicalità e la coordinazione.
L’istruttore li ha seguiti dai primissimi movimenti basilari sino alla costruzione e all’esecuzione di piccole sequenze coreografiche studiate apposta per loro, con l’obiettivo di allenare, oltre al corpo, anche la memoria.
Anche se non è stato semplice per i partecipanti mostrarsi agli altri, performare per un “pubblico”, tutti quanti hanno affrontato l’esperienza con volontà di mettersi in gioco e di crescere.
Al termine del laboratorio Massimiliano lascia l’Istituto con questo pensiero:
“Sono stato lieto di aver avuto la possibilità di insegnare qualcosa di nuovo a questi ragazzi, lo rifarei ancora”.
Streetball con Daniele Di Cristofalo
Nell’IPM di Palermo c’è stato spazio anche per la palla.
Portata orgogliosamente dal nostro Mister di streetball Daniele Di Cristofalo, che con pazienza e costanza si è dedicato all’insegnamento di questa disciplina rigorosa.
I ragazzi si sono mostrati da subito molto curiosi nei confronti di questo sport, tant’è che alcuni si sono appassionati così tanto da iniziare a vederlo come un modo per respingere lo stress e il nervosismo.
Con l’obiettivo di creare unità e coesione nel team, l’istruttore ha proposto quotidianamente delle sfide.
Ha notato infatti come una sana competizione accendesse subito in loro il desiderio di lanciarsi in qualcosa di nuovo.
Daniele ha condiviso con noi una delle frasi che gli è stata confidata da un partecipante all’attività:
“È stato un modo per distrarmi dai problemi di casa”.
Questa è la motivazione che ogni giorno spinge SIC ad investire energie e tempo nei laboratori educativi, proponendo attività inclusive per stimolare i giovani ad una vita di passioni positive.
Visita il nostro sito nella sezione “EDUCAZIONE” o contattaci per scoprire la nostra proposta formativa.
Articolo a cura di Martina Colombari, UNIFE
- Pubblicato il breaking, Chi Siamo, parkour, streetball
Anche UNIFI si fa strada
Anche UNIFI si fa strada!
Perchè?
Street is Culture annuncia una nuova collaborazione con la facoltà di Architettura dell’Università di Firenze.
Il tirocinio proposto da SIC prevede la cura e la gestione dell’ ambizioso progetto di rigenerazione urbana e sociale “Street Academy” che ha come obiettivo la riqualificazione di spazi urbani outdoor e indoor dimenticati.
Di solito, i progetti di rigenerazione urbana intervengono sull’arredo, sull’illuminazione e sulle attrezzature, ricercando la soluzione in un nuovo disegno dello spazio fisico.
Spesso, però, ciò risulta insufficiente e in molti casi inefficace perché non si tiene conto di come verrà gestito e utilizzato lo spazio una volta riqualificato.
Il fulcro della Street Academy è proprio quello di recuperare aree che potranno essere sfruttate concretamente dalla collettività e per svolgere i progetti di educazione e rieducazione che SIC porta avanti.
Il tirocinante avrà quindi il compito di studiare la zona destinata al progetto per pianificare al meglio l’organizzazione degli spazi polifunzionali.
Inoltre svilupperà un piano d’azione che porterà alla realizzazione di spazi curati, sicuri, vitali e attrattivi per la comunità giovanile.
Street is Culture collabora con diversi atenei italiani, nello specifico con le facoltà di Marketing, Scienze dell’Educazione, Scienze della comunicazione, Architettura urbanistica e Ingegneria gestionale.
Se sei uno studente alla ricerca di occasioni in cui metterti in gioco contattaci al 3518531072 oppure scrivici a segreteria@streetisculture.com
Qui di seguito tutti gli atenei convenzionati:
Architettura
PoliMi – Politecnico di Milano
IUAV – Università di Venezia
UNIFI – Università di Firenze
Scienze della comunicazione
UniGe – Università di Genova
UniPd – Università di Padova
UniVR – Università di Verona
UniPV – Università di Pavia
UniTS – Università di Trieste
UniBZ – Università di Bolzano
UniSI – Università di Siena
Marketing
UniPV – Università di Pavia
UniPD – Università di Padova
UniSI – Università di Siena
UniTO – Università di Torino
UniVR – Università di Verona
Ingegneria gestionale
PoliMi – Politecnico di Milano
UniPD – Università di Padova
Articolo a cura di Valeria Valanzano, UNIVR e Martina Colombari, UNIFE
UNIVR: nuova collaborazione per SIC
E’ stata da poco confermata l’ultima di una serie di convenzioni tra Street is Culture e vari atenei italiani.
Si tratta questa volta dell’ Università di Verona, i cui studenti potranno prendere parte alle proposte di tirocinio di SIC, applicate nello specifico alla facoltà di Marketing e Comunicazione.
Il tirocinio ha come obiettivo la realizzazione di una campagna di comunicazione innovativa ed efficace.
A tal fine, il tirocinante sarà occupato nella gestione della strategia di social media marketing sulle principali piattaforme Instagram, LinkedIn e Facebook, creando dei post ad hoc per ogni social network.
Inoltre, effettuerà delle interviste agli istruttori, ai partner ministeriali, alle associazioni collaboratrici e agli utenti per poter comprendere l’andamento dei progetti.
Seguirà il processo di analisi del materiale raccolto, di stesura del testo, di impaginazione, di impostazione della grafica (in cui sarà invitato a sfoderare la propria creatività) e di promozione sulle piattaforme social.
Tutto ciò con l’obiettivo di creare contenuti e redigere articoli per arricchire il blog di Street is Culture in cui rimarrà evidente la sua impronta.
Negli articoli del magazine verranno descritti i percorsi, gli obiettivi e i feedback raccolti dalle testimonianze dei partecipanti ai laboratori e agli eventi.
Street is Culture è convenzionato con le facoltà di Architettura Urbanistica, Scienze dell’educazione, Ingegneria Gestionale, Marketing e Comunicazione presso numerosi atenei italiani, nello specifico:
Architettura:
PoliMi – Politecnico di Milano
IUAV – Università di Venezia
Scienze della comunicazione:
UniGe – Università di Genova
UniPd – Università di Padova
UniVR – Università di Verona
UniPV – Università di Pavia
UniTS – Università di Trieste
UniBZ – Università di Bolzano
UniSI – Università di Siena
Marketing:
UniPV – Università di Pavia
UniPD – Università di Padova
UniSI – Università di Siena
UniTO – Università di Torino
UniVR – Università di Verona
Ingegneria gestionale:
PoliMi – Politecnico di Milano
UniPD – Università di Padova
Per informazioni sui tirocini contattaci al 3518531072 o scrivici a segreteria@streetisculture.com
Articolo a cura di Martina Colombari, UNIFE
Nuove convenzioni universitarie
UNISI e SIC una nuova collaborazione
Tra le tante alleanze che SIC ha con i diversi atenei d’Italia, da oggi troveremo anche l’Università di Siena con il quale ha stipulato una convenzione al fine di permettere agli studenti di cogliere le opportunità proposte da SIC, in particolare per gli studenti delle facoltà di marketing e scienze della comunicazione.
Il tirocinio ha come obiettivo la creazione di una campagna di comunicazione in grado di suscitare interesse verso i progetti che Street is Culture porta avanti.
La campagna viene effettuata attraverso i social media come Instagram, Facebook, Linkedin e Tik Tok con lo scopo di valorizzare e dar voce alle attività svolte.
La campagna si articola attraverso la creazione delle inserzioni ben pensate, volto ad un target e ad un’ area geografica specifica.
L’obiettivo è quello di raggiungere il maggior numero di persone che rientrano nel target di riferimento, sia per trovare nuove collaborazioni ma anche per favorire la partecipazione ad eventi come ad esempio, gli Open Day, che vengono organizzati costantemente.
Street is Culture è convenzionato con le facoltà di Architettura Urbanistica, Ingegneria Gestionale, Marketing e Comunicazione presso numerosi atenei italiani, nello specifico:
Architettura:
PoliMi – Politecnico di Milano
IUAV – Università di Venezia
Scienze della comunicazione:
UniGe – Università di Genova
UniPd – Università di Padova
UniVR – Università di Verona
UniPV – Università di Pavia
UniTS – Università di Trieste
UniBZ – Università di Bolzano
UniSI – Università di Siena
Marketing:
UniPV – Università di Pavia
UniPD – Università di Padova
UniSI – Università di Siena
UniTO – Università di Torino
UniVR – Università di Verona
Ingegneria gestionale:
PoliMi – Politecnico di Milano
UniPD – Università di Padova
Per informazioni sui tirocini contattaci al +39 3518531072 o scrivici a segreteria@streetisculture.com
Internship con il Politecnico di Milano
Siamo lieti di comunicare di aver ospitato all’interno del nostro staff Elia Colombo, studente della facoltà di ingegneria gestionale presso il Politecnico di Milano, con l’obiettivo di migliorare la gestione interna dell’associazione. Elia descrive la sua esperienza come
“ l’ opportunità di ampliare le sue conoscenze nello sviluppo di progetti e di lavorare con un team giovane ed eterogeneo, composto da persone provenienti da varie parti d’Italia.”
Durante il periodo di collaborazione, Elia ha avuto modo di lavorare a stretto contatto con ognuno dei membri del team e di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli studi.
A partire dalla creazione di un mansionario specifico per ogni area di competenza e di diversi strumenti per la gestione di progetti in collaborazione con il ministero della giustizia ed enti del terzo settore, Elia ha ottimizzato il work process dei colleghi, collimando la nostra volontà di espansione dell’associazione e le necessità organizzative che ne conseguono.
Oltre alla gestione interna, il tirocinante si è occupato anche di fornire analisi e proiezioni finanziarie che hanno portato ad un miglioramento nella comprensione degli ampi margini di crescita di Street is Culture e che si sono rivelate utili alla candidatura a diversi bandi pubblici, tra i quali Bellaria Kcity, Liberi di crescere UISP e Taranto bauhaus Europa.
Magid, tutor aziendale e presidente dell’associazione, si dice molto soddisfatto del lavoro svolto da Elia nel migliorare la gestione interna e ne parla come una persona sempre disponibile e pronta alla risoluzione dei problemi.
Intervistato, Elia ha espresso una sua opinione su Street is Culture, definendolo un progetto “entusiasmante ed innovativo”, ed afferma:
“All’interno di Street is Culture ho trovato un ambiente molto dinamico e stimolante. Auguro il meglio per il futuro dell’associazione e nutro la speranza che si espanda al più presto su tutto il territorio nazionale, per portare a quanti più ragazzi possibile la cultura di integrazione che la contraddistingue”
Sei un giovane laureando in cerca di un tirocinio curriculare, contattaci all’email comunication@streetisculture.com e visita il nostro sito www.streetisculture.com
- Pubblicato il Chi Siamo
La musica è la cura del mondo.
Nel cuore di Napoli, tra i palazzi del quartiere Materdei, si nasconde un luogo speciale, uno spazio di cooperazione e resistenza. È il Giardino Liberato, ex Convento delle Teresiane per molto tempo abbandonato e lasciato all’incuria. In tempi recenti abitanti e associazioni del quartiere l’hanno reclamato, rimettendolo in sesto e dedicandolo ad attività sociali.
È il luogo perfetto per SIC che, in collaborazione con il Centro Giustizia Minorile della Campania e finanziato dal Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità ha avviato un laboratorio di rap rivolto ai ragazzi in affido all’Ufficio Servizi Sociali Minorili di Napoli.
Condivisione, dedizione e rispetto non sono solamente le caratteristiche del Giardino, sono anche «i valori che ho provato a trasmettere ai ragazzi» racconta Massimiliano Paesano, l’istruttore di rap.
Nome d’arte BEATMAS, Massimiliano ha 24 anni, i capelli lunghi e le nocche tatuate, scrive canzoni rap da quando aveva 14 anni: «Pensa che da bambino studiavo danza classica» racconta ridendo «poi in prima media mi sono innamorato del pianoforte e non ho più smesso di suonare. Ma sono grato alla danza, praticare uno sport insegna la disciplina».
Ecco perché quando gli è stato proposto di collaborare con SIC non ci ha pensato un momento, «ho detto subito sì. Perché lo sport insegna il rispetto e la cura di te stesso, mentre con l’arte impari a dialogare con gli altri. Anche solo con un beat, non ci sono barriere.»
I primi incontri, racconta, sono andati così così; lui e i ragazzi hanno dovuto dedicare un po’ di tempo a entrare in confidenza. Un giorno alla volta si sono conosciuti, confidati e ovviamente «abbiamo ascoltato musica».
È stato fortunato, dice, perché la maggior parte di loro già sapeva fare rap «la teoria la conoscevano, il cuore degli incontri è stato riuscire a fargli capire che si può fare parte della società anche facendo il rapper. Certo, c’è gente che ancora pensa che non sia un mestiere, io ho dovuto fare l’istituto elettronico anche se volevo studiare musica. Si vive una lotta quotidiana, è dura ma non impossibile.»
Ascoltare, ascoltarsi e non mollare sono gli insegnamenti che ha provato a trasmettere ai ragazzi
«Quando li ho portati in sala di registrazione ho visto il vero cambiamento, perché per la prima volta avevano la possibilità di risentirsi e di capire dove sbagliavano».
Perché è impossibile non sbagliare mai, ma avere qualcuno che si siede con te, ti ascolta e ti accompagna mentre ripensi a cosa è andato storto, fa tutta la differenza del mondo.
Il problema principale di questi ragazzi è la mancanza di alternative: alcuni vengono da contesti molto degradati e hanno spesso seri problemi economici «chiaro che cerchi subito il modo per fare soldi facili»; altri hanno solo esempi distorti «mettiamo un caso generico, un ragazzino di Napoli che vuole fare il musicista; ma il padre è in carcere, la madre ha la fedina penale sporca perché vende sigarette di contrabbando, la sorella quindicenne è già madre di due o tre bambini. Se li guardi da questa prospettiva, ti viene da pensare che sia impossibile che prendano una direzione diversa. A chi possono guardare?»
La scuola spesso non si dedica a loro in maniera adeguata, eppure Massimiliano ha insegnato ai ragazzi anche la tempistica, la metrica, le rime «però con le figure retoriche si sono un po’ annoiati. La verità è che nessuno vuole perdere molto tempo con loro. Hanno la fedina penale sporca e quindi sono condannati per il resto della loro vita. Con SIC, con la musica e lo sport, gli facciamo vedere che hanno un’altra occasione. Che puoi fare il musicista anche se non hai molti mezzi e il padre avvocato. Certo, devi lavorare duro, forse due volte più duro rispetto agli altri, ma si può fare. E la ricompensa è enorme».
La ricompensa sono la dignità, il rispetto per sé stessi e la dedizione a un progetto mostrati da un ragazzo di 24 anni che passa i suoi pomeriggi a insegnare ad altri giovani, cresciuti attraversando le sue stesse strade, forse con un po’ più di sfortuna. «Per me, i ragazzi sono la mia vita. Anche loro sono ‘il futuro’, non solo quelli che hanno avuto una vita perfetta.»
Questi giovani si sentono persi. Vivendo la strada e la povertà, vivono tutti contro tutti, e fa male alla società intera, non solo a loro. Per questo è fondamentale che qualcuno gli mostri un percorso diverso, gli indichi che esiste un’altra possibilità. Magari attraverso la musica, perché senza musica «è come vedere il mondo in bianco e nero. La musica è la cura del mondo.»
Se sei parte di un’associazione o un ente e vorresti saperne di più sull’offerta formativa e i laboratori di SIC, sempre basati sui principi di inclusione e rigenerazione urbana e sociale, contattaci: saremo lieti di darti più informazioni.
- Pubblicato il Chi Siamo