Nel Centro Diurno Polifunzionale di Lecce, situato in Via Siracusa 125, si è appena conclusa un’attività molto interessante, che ha coinvolto i ragazzi minori in carico ai servizi sociali. I centri polifunzionali svolgono un ruolo importante nell’accoglienza e nel supporto di questi giovani, offrendo loro un ambiente sicuro e stimolante per il loro sviluppo.

Recentemente, il team dell’Italian Camp di Napoli, un partner con cui Street Is Culture aveva collaborato per il progetto di Base comune, ha realizzato il progetto “Officine del Mezzogiorno”, una serie di attività pensate per questi ragazzi. La chiusura delle attività era prevista per il 30 giugno, ma il desiderio di offrire loro ulteriori opportunità sportive ha spinto Italian Camp a prendere in considerazione nuove proposte.

Sotto la loro richiesta, SIC ha prontamente elaborato un programma di attività che avrebbe avuto luogo dal 26 giugno al 30 giugno, da lunedì a venerdì, per un totale di cinque giorni. Per garantire un’esperienza completa, abbiamo coinvolto un totale di quattro istruttori esperti, che si sarebbero dedicati a due discipline diverse: break dance e urban art.

La break dance ha offerto ai ragazzi l’opportunità di scoprire e apprendere le basi di questa disciplina energica e coinvolgente. Attraverso lezioni strutturate, hanno imparato i movimenti fondamentali, l’esecuzione di sequenze coreografiche e l’importanza della musica e del ritmo nella disciplina. Gli istruttori hanno fornito supporto costante, incoraggiando la creatività e la fiducia dei partecipanti.

Parallelamente, l’urban art ha dato loro l’opportunità di esprimere la propria creatività attraverso la realizzazione di opere d’arte su due pannelli che sarebbero stati successivamente esposti nel centro. I ragazzi hanno lavorato a stretto contatto con gli istruttori, imparando le tecniche di base e sviluppando le proprie abilità artistiche. 

Questa attività ha permesso loro di sperimentare diverse forme di espressione artistica e di lasciare un’impronta duratura nel Centro Diurno Polifunzionale di Lecce. Alla fine delle cinque giornate, i ragazzi avevano non solo acquisito nuove competenze nella break dance e nell’urban art, ma avevano anche consolidato i legami tra di loro e con gli istruttori. Le attività sportive e artistiche hanno favorito la coesione di gruppo, la fiducia reciproca e lo sviluppo delle capacità sociali. Oltre a ciò, i due pannelli realizzati con impegno e passione rappresentano un ricordo tangibile di questa esperienza unica.

È stata un’occasione preziosa per crescere, imparare e divertirsi. Grazie alla collaborazione tra i due partner, siamo riusciti a proporre ai ragazzi un’esperienza coinvolgente che ha promosso lo sviluppo personale, l’arte e lo sport.

Se fai parte di un’associazione o un ente sociale e vorresti collaborare con noi contattaci al 351 673 4178 o alla mail segreteria@streetisculture.com.

-Carmen Diop

Si è concluso il tirocinio di Tommaso Narducci, studente di Design del prodotto e della comunicazione presso l’università di Genova.

Tommaso, entrato a far parte del team di comunicazione di Street is Culture, racconta la sua esperienza come un’opportunità di crescita lavorativa.
Durante il periodo di tirocinio ha approfondito la conoscenza della cultura street, della sua storia e delle sue diverse espressioni artistiche, imparando a cogliere il suo impatto positivo sulla società.

Il suo principale impiego era quello di realizzare le copertine del blog e dei video che andassero a raccontare la realtà di SIC e il suo operato.

Per Tommaso è stata un’esperienza straordinaria che ha arricchito il suo percorso professionale e personale. Lavorare nel mondo della cultura street gli ha permesso di apprendere nuove competenze e di comprendere l’importanza di promuovere l’inclusione.

“Sono grato a Street is Culture per avermi offerto questa opportunità unica, che ha consolidato la mia passione per la cultura street e mi ha spinto a continuare a esplorare nuovi orizzonti nel campo della comunicazione. L’esperienza mi ha insegnato l’importanza di portare la cultura e l’arte nelle diverse realtà. Il mio tirocinio presso Street is Culture è stato molto più di un’esperienza lavorativa: è stato un viaggio che mi ha arricchito sotto molti punti di vista e che porterò con me nel mio percorso futuro.”

Se sei alla ricerca di un’esperienza lavorativa all’interno di un team giovane e dinamico contattaci alla mail segreteria@streetisculture.com.

 

 

Street is Culture, grazie alla sua capillare distribuzione in tutta Italia, riesce ad operare in realtà ed in ambiti diversificati.

Oltre a promuovere le proprie attività nelle scuole si propone di organizzare laboratori e corsi in diversi IPM d’Italia. È il caso dell’IPM di Catanzaro, in cui si è tenuto un laboratorio di Urban art, nell’ambito della progettualità denominata “Street is culture”.

A cura del laboratorio troviamo Ilario Parentela, in arte Punch311, nato a Catanzaro nel 1989. Ilario si occupa di attività di decoro urbano per la riqualificazione di posti abbandonati o degradati e dipinti su qualsiasi superficie: quadri, ritratti, installazioni e cura di esterni ed interni. 

Il suo legame con l’arte di strada inizia prestissimo, già nel 2005, quando assiste, nella propria città, ad un evento di graffiti e street-art in cui rimane tanto affascinato da decidere di entrare proprio in quel mondo. 

Dal 2009 in poi infatti si è attivamente occupato dell’arricchimento artistico in tutte le sue forme. 

Ed è proprio Ilario a parlarci della sua esperienza all’interno dell’IPM di Catanzaro.

“Durante gli ultimi mesi del 2022 sono stato contattato da Street Is Culture. E’ stato un grande piacere ricevere una loro comunicazione; anche perché, dopo un breve colloquio, ho promosso a pieno il loro progetto“.

All’interno dell’iniziativa il suo ruolo è stato quello di istruttore. 

Gli sono state affidate due classi. Il laboratorio, ci spiega Ilario, si è suddiviso in due momenti. Il primo momento è stato dedicato interamente alla conoscenza dei ragazzi con l’istruttore e viceversa. Una presentazione, insomma,  finalizzata alla nascita di una connessione autentica e alla formazione di un gruppo, una crew in cui ogni ragazzo avrebbe potuto sentirsi a proprio agio.

Solo in un secondo momento Ilario ha invitato i ragazzi a disegnare ed esprimersi.

“Mentre spiegavo il tutto mettevo in sottofondo un po’ di musica hip hop, rap e video di graffiti, street art e musei, perché dovevano semplicemente rilassarsi e disegnare tutto ciò che passava loro per la testa. Non dovevano preoccuparsi “del bello” perché alla fine dipende sempre in che modo la si guarda una cosa, tutto è soggettivo in ambito artistico“.

Non è passato molto tempo e i ragazzi, seppure inizialmente timidi, erano già completamente catturati dell’attività e avevano perso la cognizione del tempo. 

A fine lezione Ilario ha invitato tutti i ragazzi a notare che nonostante gli strumenti fossero esattamente gli stessi per tutti, erano presenti stili e scelte di colorazione diverse, a sottolineare la diversità dell’espressione di ogni ragazzo presente.

“Fu così che iniziò il mio percorso con loro”. Un percorso iniziato a gennaio e finito a fine marzo 2023, che ha impegnato i ragazzi per tre ore al giorno, con due incontri settimanali e che prevedeva un filone teorico ed uno pratico, per una formazione quanto più possibile completa. A conclusione dell’intero laboratorio è stato realizzato un grande murales esterno, all’interno del cortile dell’IPM, in cui sono stati ovviamente coinvolti tutti i ragazzi.  

“La soddisfazione più grande non è stato tanto donargli la mia conoscenza, ma essere cresciuto grazie a loro. In questo percorso, seguendoli da vicino ed ascoltandoli, mi hanno fatto “vedere” tramite i loro discorsi una piccola parte di un mondo che non conoscevo”. 

 

Se desideri ulteriori informazioni, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.

Street is Culture è un’associazione che oltre a promuovere e diffondere la cultura e l’amore per delle discipline alternative, quali parkour, skateboarding, Blanding, BMX, Breaking, Streetbal e Djing, si occupa della riqualificazione di spazi urbani degradati. A questo proposito si parla di Street Art.

Quest’ultima infatti è una forma d’arte, per così dire “moderna” che si è diffusa maggiormente nell’ultimo decennio e che per sua definizione dev’essere realizzata in luoghi pubblici dove normalmente non verrebbero realizzate forme d’arte, come ad esempio muri o piazze.

In passato la Street Art nasce con il graffitismo negli anni Cinquanta ed era un movimento di protesta giovanile. Solo di recente è stata riconosciuta come forma d’arte a tutti gli effetti e quindi è stata valorizzata, differenziandosi dal graffitismo che invece è più concentrato sulle tecniche del writing.

Le opere di questo genere sono entrate a far parte della nostra quotidianità, riuscendo ad influenzare ed a creare tendenze. Grazie allo sviluppo dei social media questa diversa forma d’arte è diventata spesso “virale”, incontrando il consenso di milioni di persone in tutto il mondo che condividono in tempo reale sui loro profili i messaggi rappresentati.

Molto spesso gli artisti impregnano le loro opere di concetti, valori, messaggi di denuncia, in particolare contro le ingiustizie della società moderna.

La Street Art si caratterizza per l’utilizzo di diverse tecniche come la pittura, le applicazioni di materiali (piastrelle, adesivi), la vernice spray e la scultura in alcuni casi. I vari tipi di opere possono essere murales, pencil, sticker e poster.

Ogni forma d’arte è un modo di comunicare, e questo SIC lo sa bene, per questo incoraggia i ragazzi ad esprimersi attraverso lo sport e l’arte, attivando dei corsi volti all’aggregazione e al coinvolgimento di tutto il tessuto urbano.

Se desideri ulteriori informazioni, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.

 

 

 

 

 

Il 20 Giugno si è concluso il tirocinio curricolare di Federica Rolesu, una studentessa di Scienze e tecnologie della Comunicazione dell’Università di Ferrara che si è occupata del reparto comunicazione di Street Is Culture.

La tirocinante descrive l’esperienza come “stimolante” per via l’ambiente dinamico e giovane e “d’ispirazione” per i diversi progetti eil percorso meticoloso che permette di poterli realizzare tra burocrazia e opportunità.

Il suo ruolo ha compreso principalmente la promozione dei nuovi corsi, progetti o eventi dell’associazione tramite i social e le e-mail mandate a scuole e testate giornaliste locali per quanto riguarda la parte iniziale del suo percorso, mentre verso quella finale la sua mansione si è invece concentrata maggiormente sulla coordinazione del calendario blog mensile.

L’organizzazione prevedeva la pubblicazione di tre articoli a settimana tramite il sito WordPress e il rispettivo post collegato su Facebook, Instagram e Linkedin.

“Un ringraziamento speciale lo devo a Maria, con cui ho lavorato benissimo e ho potuto diverse volte confrontarmi su quello che stavamo imparando del settore” e inoltre ringrazia il responsabile e tutto il team per la preziosa opportunità di esperienza e crescita.

Se sei alla ricerca di un’esperienza lavorativa all’interno di un team giovane e dinamico contattaci alla mail segreteria@streetisculture.com.

Esistono realtà in cui i valori tendono a rovesciarsi, a confondersi. La normalità è costituita da una forte incertezza del futuro e tutto sembra essere ricoperto da una patina di colore grigio. Non è un mistero, ma è in tali realtà che si sviluppano e si diffondono stili di vita disfunzionali, condizioni di disagio e povertà educativa. 

La consapevolezza dell’esistenza di realtà problematiche è largamente diffusa e il successo di prodotti culturali incentrati su temi di questo tipo ne sono la prova. Seppure spesso erroneamente romanticizzati, questi ambienti costituiscono la quotidianità difficile di tanti ragazzi e ragazze. 

Le istituzioni preposte a marginare e disinnescare tali difficoltà, però, non sempre hanno presa diretta su problematicità tanto diffuse e integrate nella comunità di riferimento.

È a tale proposito che nasce Base Comune. Si tratta di un progetto educativo su base intergenerazionale che ha coinvolto gli studenti e le famiglie della IV municipalità del Comune di Napoli (nello specifico quartieri S. Lorenzo Vicaria, Poggioreale e Zona Industriale).

Il progetto di Base Comune nasce su iniziativa della cooperativa sociale Proodos, dell’associazione Italiacamp e l’associazione Street is Culture ed è finanziata da Fondazione San Zeno. 

Base comune è un progetto nato proponendosi l’obiettivo primario di costruire una comunità educante che accresca il bagaglio culturale dei minori con competenze “non convenzionali” e rafforzi il ruolo educativo dell’apparato genitoriale. Il tutto è finalizzato a contrastare condizioni di povertà educativa, dispersione scolastica e marginalità dei minori, agendo come rete di supporto e aumentando la sinergia tra scuola, famiglie, associazioni e istituzioni. 

L’inziativa di Base Comune si è rivolta a ragazzi e ragazze d’età compresa tra gli 11 e i 19 anni, alle loro famiglie, ai docenti e ai diversi stakeholder che abitano il territorio. 

Base Comune si è presa carico della grande responsabilità di rendere i giovani partecipanti attivi del proprio futuro “individuando le loro virtù e facendole esplodere”, sperimentando linguaggi diversi, attraverso le discipline della Street Culture e integrandole con quelle STEAM (science, Technology, engineering, Arts and Maths). 

I laboratori proposti, infatti, toccavano vari ambiti. Nel progetto, volto ad aumentare le competenze dei giovani, si variava dallo Street Sport, che comprendeva lezioni di skateboarding, BMX e calcio acrobatico, e di danza (breaking e parkour), a laboratori di Urban art, (fotografia e video) e music box, con lezioni di rap e produzione musicale. Inoltre, per la formazione di conoscenze diversificate, sono stati creati laboratori appositi incentrati sul ruolo della realtà virtuale, della realtà aumentata e dell’intelligenza artificiale fino ad arrivare a laboratori incentrati sull’orientamento al lavoro e all’autoimprenditorialità.

 L’obiettivo del progetto Base Comune prevedeva il coinvolgimento non solo dei minori, ma anche delle vite che gravitano intorno a questi ultimi, le rispettive famiglie e docenti, mettendole in connessione reciproca. 

Per questo motivo, all’interno dell’intera iniziativa è stato previsto uno spazio dedicato a laboratori indirizzati anche alla comunità educante e alle famiglie, in cui si trattava di cittadinanza attiva, Parent training e supporto educativo. 

Dall’esperienza di Base Comune emerge, ed è innegabile, l’importanza di costruire un ponte tra attori istituzionali e sociali del territorio, per rendere innanzitutto i ragazzi consapevoli delle proprie potenzialità e capacità di progettare e realizzare il proprio futuro, ma anche per rendere i genitori consapevoli del loro ruolo di accompagnamento e stimolo nel percorso di crescita e riscatto dei propri figli. 

 

Partner del progetto: Parrocchia Sacra Famiglia, Mestieri Campania filiale Napoli agenzai per il lavoro, Istituto Comprensivo Ruggiero Bonghi-Napoli, Istituto Statale Istruzione Superiore Enrico Caruso- Napoli.

 

Se desideri ulteriori informazioni, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.

Conosciamo meglio SIC: Chi è Ciro?

Ciro ha 21 anni, risiede a Napoli e ha raggiunto un importante traguardo diventando il collaboratore più giovane dell’organizzazione Street is Culture

La città di Napoli, un museo a cielo aperto, è conosciuta per la connessione con l’arte e il forte attaccamento alle tradizioni ed è il contesto in cui questo ragazzo ha trovato la sua passione, che sembra distante dalla realtà partenopea. Nonostante l’assenza di strutture per praticare la sua disciplina, la BMX, Ciro ha sempre nutrito una grande passione per questa forma d’arte. Nel corso degli anni, ha dedicato innumerevoli ore ad allenarsi, sfidandosi costantemente e cercando sempre nuovi modi per migliorare, esplorando strade e piazze, dato che questo sport si pratica in ambienti urbani.

La scoperta dell’associazione è avvenuta attraverso i social media. Ciro è entrato in contatto con Magid, il presidente dell’associazione, e insieme hanno deciso di incontrarsi di persona per conoscersi meglio e pianificare una collaborazione. Ha iniziato la sua avventura in SIC come istruttore di BMX e ha dimostrato un talento straordinario nel trasmettere la sua passione agli altri. Grazie al suo impegno e alle sue competenze, è presto diventato anche il referente dei corsi che l’associazione offre a livello nazionale.

Ogni giorno si relaziona con genitori desiderosi di trovare un’attività sportiva che possa motivare i loro bambini, spingendoli a lasciare il confortevole divano e distogliendoli dalla schiavitù del cellulare. Il suo ruolo consiste nello scouting e nel reclutamento di istruttori per una vasta gamma di discipline al fine di avviare progetti in collaborazione con i comuni, enti partner, scuole e corsi pubblici e privati. Ciro lavora instancabilmente per creare programmi accessibili e inclusivi, che raggiungano un ampio spettro di partecipanti e promuovano la gioia dell’attività fisica e della sana competizione. L’obiettivo è quello di creare una generazione di individui attivi, creativi ed appassionati, pronti ad affrontare con fiducia e determinazione le sfide della vita.

Il progetto che gli sta più a cuore è Base Comune. Si tratta di un’iniziativa educativa e intergenerazionale nata a Napoli che offre laboratori di street art e street sport con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa, la dispersione scolastica e la marginalità. Il progetto contribuisce alla riqualificazione urbana ed è una magnifica opportunità per gli artisti locali, da loro uno spazio di visibilità e concorre a consolidare l’identità culturale della città.

Si sente a suo agio in SIC e considera l’associazione un ambiente stimolante e appassionante. Ha la rara opportunità di lavorare attraverso le sue passioni e condividerle con il resto del team. Il suo entusiasmo e la sua dedizione si riflettono nell’energia che trasmette agli altri, incoraggiando i ragazzi a seguire i propri sogni.

“Un messaggio che mi sento di mandare è quello di non ascoltare i giudizi degli altri. Le arti e gli sport di strada possono sembrare distanti dagli sport più comuni, come il calcio o la pallacanestro, ma sono altrettanto belli, esprimono la creatività, l’individualità e la diversità della comunità, portando vita e colore alle strade. Pertanto, inseguite i vostri sogni perché non c’è cosa più bella nella vita che svegliarsi per fare qualcosa che ti piace”, afferma Ciro con convinzione.

Questo ragazzo rappresenta un esempio positivo per i giovani di Napoli, dimostrando che è possibile seguire la propria passione anche in contesti non convenzionali. La sua storia ispira e incoraggia coloro che si trovano di fronte alle difficoltà ad abbracciare le proprie passioni e a cercare modi creativi per perseguirle. Con il suo impegno e la sua determinazione, Ciro continua a contribuire all’evoluzione della cultura di strada a Napoli e in tutte le città in cui SIC si muove, con l’obiettivo di aprire nuove opportunità per le generazioni future.

Se sei maggiorenne e hai praticato una disciplina street per almeno 5 anni, e ti piacerebbe diventare un istruttore per condividere la tua passione con i bambini, non esitare a contattarci al numero 3516734178 o all’indirizzo e-mail corsi@streetisculture.com.
Sarà un vero piacere per noi raccontarti tutte le opportunità disponibili e discutere delle possibilità di collaborazione. Non vediamo l’ora di sentirti!

-Carmen Diop

 

 

Venerdì 9 Giugno alle ore 19:00 si è svolto a Napoli, nel quartiere di Poggioreale, l’evento per l’inaugurazione del murales realizzato all’interno degli spazi dell’oratorio della Parrocchia Murialdo. Il corso appartenente al progetto Base Comune è promosso da Proodos società cooperativa sociale, Italiacamp e Street is Culture, ed è finanziato da Fondazione San Zeno, sulla quarta municipalità del Comune di Napoli, in particolare i quartieri di Gianturco, Poggioreale, San Lorenzo e Vicaria.

L’obiettivo del progetto è la formazione di una comunità educante, che punti a rafforzare competenze non convenzionali nei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni, attraverso l’interrelazione tra discipline della street culture e della STEAM.

L’inaugurazione del murales è avvenuta scoprendo il telo insieme, sia con gli attori del progetto che con le istituzioni locali. L’evento ha visto i ragazzi realizzare i disegni preparatori e poi i colori per il murales utilizzando le tecniche imparate durante il corso. L’opera di steet art è riuscita ad unire tutti, in segno di rigenerazione urbana, cambiamento, educazione e cultura. L’inaugurazione si è svolta a completamento del corso di street art e fotografia iniziato a febbraio di quest’anno.

Lo studio di grafica che ha tenuto il corso si chiama Mostera Studio. La realtà di Mostera è formata da un team di giovani creativi partenopei che hanno allineato le loro personali, pregresse e mutevoli competenze tecnico – creative. Gente mista, conosciutasi al Liceo Artistico “Umberto Boccioni” di Napoli con prosieguo di studi presso “Accademia di belle arti”, hanno sentito l’esigenza di creare un ambiente confortevole per equilibrare punti di vista, attitudini e skills intrinseche in ognuno di loro.

L’obiettivo del corso è quello di dare un’opportunità ai ragazzi di appassionarsi a qualcosa di costruttivo allontanandosi così dalla strada. L’idea del progetto è stata sviluppata prima su carta e poi in digitale ispirandosi ad elementi naturali, che potessero rappresentare al meglio i bambini della parrocchia.

All’inizio del corso è stata innanzitutto introdotta la storia dell’hiphop e del writing in generale, per poi passare allo studio del lettering e delle sue evoluzioni nel corso della storia. Quando i ragazzi si sono dimostrati autonomi nell’eseguire una bozza di lettering di base sono passati alla personalizzazione del loro stile, il che li ha resi sempre più diversi e particolari l’uno dall’altro. Sono state introdotte due tecniche famosissime nel mondo del writing: il 3D e l’ombra, completando così lo studio delle lettere e delle sue diverse forme.

Molta attenzione è stata data anche alla parte estetica, dedicandosi alla creazione di sfondi e disegni figurativi usati per abbellire e rendere ancora più completo il lettering. Mauro Carrella di “Mostera Studio” ha affermato che è stata un’emozione unica vedere in così poco tempo i ragazzi coinvolti e impegnati a dipingere e a stare insieme. L’evento oltre ad essere stato un momento di gioia da vivere tutti insieme ha significato speranza e tenacia da parte dei ragazzi che si impegnano con costanza per costruire il loro avvenire.

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Timothy a cura della grafica

Si è concluso il tirocinio di Timoty Tolai, studente della facoltà di Design del Prodotto e Comunicazione presso l’Università di Genova, che si è unito al nostro team con l’obiettivo di aiutare il reparto di comunicazione dal punto di vista grafico e visivo.

L’esperienza presso la nostra associazione è stata sintetizzata da lui dicendo:

“La parola che descrive la mia esperienza è responsabilità” . Con la parola responsabilità intende sia nel lato personale che nell’ambito lavorativo, in quello personale perché essere il responsabile del reparto grafica e organizzare il materiale necessario lo ha aiutato ad organizzare e pianificare i propri piani personali ed essere in grado di capire le tempistiche di ogni task. Nell’ambito lavorativo il lavoro aiuta a rispettare le scadenze, capire le esigenze dei colleghi e organizzarsi.

Oltre a quello il fatto di essere stato all’inizio l’unica persona ad occuparsi di questo lato della nostra comunicazione ha rappresentato una sfida interessante per mettersi alla prova.
Timoty ha scelto di intraprendere questo percorso con SIC perché incuriosito dal messaggio che vogliamo mandare e nei valori che perseguiamo quotidianamente , pensa che debbano essere raggiunti dal maggior numero di persone possibili. Sono dei messaggi di speranza per i giovani

Un altro aspetto di SIC che lo ha colpito sono i laboratori negli IPM e nei USSM, che danno il messaggio di rinascita e di non arrendersi mai. Il fatto che chiunque può avere una nuova possibilità.

Sei uno studente o una studentessa in cerca di un tirocinio curriculare, e desideri un’esperienza lavorativa all’interno di un team giovane e dinamico, contattaci all’email communication@streetisculture.com

La capoeira è uno sport che ha dimostrato di avere un impatto positivo sulla vita delle persone, promuovendo l’inclusione sociale. Durante l’anno è stato svolto un corso di capoeira presso l’IPM (Istituto Penale Minorile) di Pontremoli.

Le lezioni si svolgevano due volte a settimana nella palestra dell’IPM e nel corso del tempo, il gruppo si è modificato a causa del cambiamento delle partecipanti. Tuttavia, ogni lezione era caratterizzata dalla passione per la musica e dai movimenti di questa disciplina afrobrasiliana.
Durante le lezioni, era bilanciato il tempo dedicato alla musica e ai movimenti, portando strumenti musicali che le ragazze imparavano ad utilizzare. Questo ha incoraggiato l’interazione e la collaborazione tra le ragazze, creando un ambiente di fiducia e supporto reciproco.

È stato interessante il modo in cui, attraverso l’attività, si sono creati legami di fiducia reciproca. Nonostante le loro differenze personali, la capoeira ha unito il gruppo, permettendo loro di superare le barriere e di crescere insieme.
Recentemente, è stata organizzata una lezione aperta combinando le ragazze dell’IPM con i bambini e altri due ragazzi milanesi che praticano capoeira. È stato un momento di grande coinvolgimento, con le ragazze dell’IPM che inizialmente frenate, hanno poi seguito l’entusiasmo dei bambini iniziando a sciogliersi e a godersi l’attività. È stato un ulteriore segno di come abbiano acquisito fiducia in sé stesse, nelle loro capacità e nell’insegnante Anouk Amatruda.

“L’esperienza di insegnamento di capoeira all’IPM di Pontremoli è stata incredibilmente gratificante”. Questa disciplina è riuscita a promuovere l’inclusione sociale e a creare un ambiente di fiducia e supporto reciproco. “Non vedo l’ora di riprendere le lezioni a ottobre e di continuare a lavorare con queste ragazze, offrendo loro l’opportunità di crescere attraverso la capoeira”.
Queste le parole di Anouk.

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