Si è recentemente concluso il primo tirocinio curriculare frutto della convenzione tra Street is Culture e l’Università di Genova, nello specifico con la facoltà di Scienze della Comunicazione.
Quella con UniGE è la  prima di una serie di collaborazioni con gli atenei italiani, che sono senza dubbio una grande risorsa per l’interscambio di validi collaboratori e un’interessante offerta formativa in un ambiente lavorativo stimolante e contemporaneo.

Operatività e obiettivi del tirocinio:

SIC è un’ associazione sportiva dilettantistica che propone percorsi educativi per la pratica sportiva e quella artistica, attraverso le discipline di Parkour, Skateboard, BMX, Blading (Pattinaggio Acrobatico), Breaking, Streetball, oltre che a Urban Art e Music Box (Rap, Djing e Music Production).
Il tirocinio appena concluso si è occupato della gestione della strategia di comunicazione del progetto LO SPORT SI FA STRADA.
Street is Culture è convenzionato con le facoltà di Architettura Urbanistica, Ingegneria Gestionale, Marketing e Comunicazione presso numerosi atenei italiani, nello specifico:

Architettura:

PoliMi – Politecnico di Milano

IUAV – Università di Venezia

Scienze della comunicazione:

UniGe – Università di Genova

UniPd – Università di Padova

UniVR – Università di Verona

UniPV – Università di Pavia

UniTS – Università di Trieste

UniBZ – Università di Bolzano

UniSI – Università di Siena

Marketing:

UniPV – Università di Pavia

UniPD – Università di Padova

UniSI – Università di Siena

UniTO – Università di Torino

Ingegneria gestionale:

PoliMi – Politecnico di Milano

UniPD – Università di Padova

 


Per informazioni sui tirocini contattaci al 351 853 1072 o scrivici a segreteria@streetisculture.com

 

 

Sabato 17 settembre 2022, presso la Piazza Eroe dei Due Mondi del Prolungamento di Savona, avrà luogo la prima edizione del Savona Street Fest.

Il festival sarà un evento multidisciplinare, totalmente gratuito e a tema street che vedrà l’esibizione di ospiti nostrani come Sethu e Saint Lorent alternarsi con spettacoli di street dance freestyle, dj set, rap contest, graffiti e tanto altro.
L’evento, patrocinato dal Comune di Savona e organizzato dal tavolo dei giovani in collaborazione con varie realtà giovanili locali, diventerà auspicabilmente un appuntamento annuale del savonese.

Street is Culture sarà presente come collaboratore dell’evento, proponendo nella  fascia pomeridiana laboratori ed esibizioni gratuite di skateboard, graffiti, BMX, aggressive in line, parkour, street basket e hip hop/breakdance.
Presso il nostro stand si avrà quindi la possibilità di richiedere informazioni riguardo le attività e i corsi di SIC oltre a divertirsi  provare gratuitamente le varie discipline.

Vi aspettiamo dalle ore 15:00 con tante attività e novità legate al mondo street.

Per informazioni contattaci al 351 853 1072 o scrivici a segreteria@streetisculture.com

 

Nei mesi di marzo, aprile e maggio 2022 chiunque si fosse recato presso i giardini Baden Powell e la SMS La Rocca di Savona avrebbe trovato una squadra di giovani e giovanissimi intenti a ballare, rappare e creare coloratissimi graffiti sui muri. Si è trattato del progetto GenerAzioni 2022 patrocinato da Regione Liguria, Ministero del Lavoro e Auser Savona a cui Street Is Culture ha partecipato con i corsi di rap, graffiti e hip hop.

Gli istruttori che SIC ha coinvolto sono tre giovani del posto, entusiasti, esperti e propensi a lavorare con ragazzi e ragazze di diversi contesti sociali e fasce di età, verso i quali hanno saputo adattare le attività. I partecipanti hanno dimostrato grande interesse ed impegno, sperimentando le  discipline street in un contesto inclusivo promosso dall’esperienza di gruppo. Ogni corso si è concluso con la realizzazione di  un prodotto artistico finale.

Grazie al corso di rap, infatti, al quale hanno aderito anche tanti ragazzi e ragazze provenienti da Isforcoop, i giovani hanno avuto l’opportunità di creare una canzone originale che è stata successivamente registrata e mixata dall’insegnante, con grande entusiasmo di tutti i partecipanti. 

Inoltre anche il corso di graffiti è stato un grande successo: dopo aver studiato le regole delle proporzioni e della prospettiva, il gruppo “ha preso in mano le bombolette” e creato meravigliose scritte sui muri del porticato dei giardini Baden Powell, sotto la attenta supervisione dell’istruttore del corso.

Gli iscritti alle attività di street dance, diversamente da quelli del corso di rap e graffiti, erano giovanissimi: tutti frequentanti la scuola primaria o addirittura dell’infanzia. L’insegnante ha saputo quindi trasformare le lezioni in giochi e attività di gruppo irresistibili per i più piccoli che si sono divertiti a provare mosse di hip hop e breakdance  lasciandosi andare alla musica – sì, anche i più timidi!.

Nel complesso, i laboratori hanno riscontrato un forte interesse e creato grande coesione tra i partecipanti, veicolando messaggi di inclusione sociale e di “educazione urbana , dimostrando che si può sempre imparare tanto anche da discipline “poco comuni” come quelle street.

Street is culture come lo è stato per Auser è sempre disponibile e presente su tutto il territorio nazionale a collaborazioni con enti del terzo settore, scuole e comuni per attivare e coinvolgere giovani e giovanissime in laboratori informali, educativi altamente inclusivi. 

Contattaci al 351 853 1072 o scrivici a segreteria@streetisculture.com

 

 

Si sono conclusi il laboratorio di urban art e parkour organizzati negli spazi di Fondazione Kayròs.

Un’avventura iniziata nell’estate 2021 dall’incontro di Magid Issar Motamedian, fondatore e presidente di Street is Culture, e Don Claudio Burgio, della Fondazione Kairòs, attiva dal 2000 nella periferia milanese per contrastare il fenomeno della delinquenza giovanile e per supportare i ragazzi durante percorsi di recupero e reinserimento sociale. Gli obiettivi di SIC e Kairòs sono chiari e condivisi, il desiderio di avere un impatto positivo sulla vita di giovani che vivono situazioni di disagio è lo stesso, dunque la sinergia tra queste due realtà è nata in maniera organica e naturale.

Don Claudio ha aperto le porte della propria comunità a Street is Culture e ai suoi istruttori Giuliano Genitle (urban artist) e Raoul Facchin (parkour) che coadiuvati da Giuditta Saudelli hanno intrapreso un percorso di dieci settimane insieme ai ragazzi ospiti di Kayròs. Nonostante le difficoltà iniziali, come diffidenza e scetticismo, gradualmente, attraverso le attività sportive ed artistiche, gli istruttori di SIC sono riusciti ad entrare in connessione con i ragazzi, che hanno avuto modo di esprimersi, confrontarsi e lasciarsi andare.

La diffidenza ha così lasciato spazio alla creatività, la creatività ha ceduto posto ad un senso di pace e di libertà e dopo poco tempo, i ragazzi si sono ritrovati ad essere padroni di sé stessi, più consapevoli, più forti, più uniti. Così hanno infatti deciso di ricreare il logo della fondazione, non esistono ragazzi cattivi, imprimendovi però la propria impronta personale. Un messaggio rivolto a sé stessi e alla comunità, che ci aiuta a ricordare che tutti possono sbagliare, ma non è mai tardi per dare una svolta positiva alla propria vita!

Un ringraziamento speciale va a Don Claudio Burgio che ci ha permesso di dare il nostro contributo, a Giuditta Saudelli che ha coordinato le attività dei laboratori ed ha supportato i nostri istruttori durante tutto il percorso, aiutandoci a dimostrare ancora una volta che la strada è cultura e non si ferma!

 

Qui trovate un estratto dell’intervista a Giuliano Gentile: https://youtu.be/zG7lo46sHcE 

 

Cultura di strada e imprenditorialità giovanile, due mondi che non potranno mai incontrarsi?

Au contraire, Street is Culture e Aurora Fellows sono di tutt’altro avviso e per questo hanno deciso di siglare un accordo di partnership per far avvicinare sempre più le rispettive realtà e permettere una contaminazione di metodologie e know how in grado di incentivare al meglio la crescita personale e professionale dei giovani che fanno parte delle nostre community.

Aurora Fellows ha infatti messo a disposizione di SIC 300 borse di studio per accedere all’Aurora Experience (AuX), un percorso formativo che porta ogni anno alla selezione di 100 Aurora Fellows, i game changers del futuro!

Se hai meno di 21 anni e vuoi metterti alla prova, contattaci su comunication@streetisculture.com o chiama al numero 351 853 1072 per scoprire come iscriverti gratuitamente al percorso AuX!

Si è da poco concluso il laboratorio di urban art realizzato insieme alla Fondazione Nazionale per la Tutela della Fanciullezza e dall’Adolescenza.

Un percorso di dieci settimane durante il quale i partecipanti hanno potuto confrontarsi e lavorare in gruppo, sotto la guida del nostro istruttore Alessandro Trevisan, di Ginevra Morali, educatrice della Fondazione e del coordinatore Gabrio Rognoni, e che ha portato alla realizzazione di questo splendido graffito.

Questo è il secondo laboratorio organizzato negli spazi della Fondazione La Fanciullezza. SIC è davvero orgogliosa di aver intrapreso questa collaborazione e di poter condividere la propria mission con una realtà che da oltre un secolo porta avanti la causa di ragazzi e famiglie che si trovano a vivere momenti di difficoltà. Siamo infatti convinti che la cultura di strada sia un ottimo mezzo per veicolare un messaggio di collaborazione e che le attività proposte siano in grado di acuire sempre più il senso di appartenenza e sostegno reciproco in un ottica di condivisione che riguarda non soltanto i più giovani, ma la comunità tutta.

L’Associazione Street is Culture si aggiunge ai partner tecnici di BiUniCrowd che si occuperanno della formazione rivolta ai team dei progetti selezionati nella IV Call, andando a ampliare la proposta formativa grazie all’attivazione di un modulo sul Team Building attraverso l’attività di parkour.

Il parkour, o arte dello spostamento, è una disciplina che permette di mettere in gioco le proprie abilità nell’affrontare gli ostacoli, grandi o piccoli che siano, modulando ed arginando le barriere, una skill fondamentale sia nello sport quanto nella creazione di progetti di successo.

SIC condividerà il know how in ambito sportivo per aiutare a consolidare i team di UniBiCrowd al fine di incentivare e rafforzare il senso di identità dei vari gruppi. Siamo davvero entusiasti di poter mettere a disposizione dei team di BiUniCrowd le nostre metodologie didattiche, basate sull’esperienza e la sperimentazione, per andare ad implementare un percorso educativo di altissimo livello e veicolare i valori della socializzazione attraverso le attività di stampo urban.

 

Presentiamo Mario Puglisi che ha 30 anni e metà della quale passata praticando prima breakdance, poi parkour e freerunning.
Appassionato pioniere che, quando usare gli ostacoli urbani e naturali era malvisto, superava le barriere culturali proponendo performance pubbliche a feste di paese, fiere e partecipando a interviste televisive e spot. Essendo uno dei primi arrivati nella disciplina è diventato uno dei referenti principali nel territorio monzese e in brianza, arrivando fino a Milano.
Comincia ad insegnare breakdance nel 2007 in palestra, quando non era necessaria tanta formalità ed ottiene il certificato di istruttore nel 2014 dal CONI. Quest’anno il corso non si propone però continua ad allenarsi e ad insegnare. Fonda il gruppo SKPK (skulls p-key) e in diversi corsi cerca di trasmettere la sua passione per parkour, freerunning e tricking. I primi corsi di Parkour iniziarono nel 2012, attualmente insegna in diverse palestre ad Arcore, Oreno, Merate e Busnago, con allievi che vanno da una fascia d’età amplia, dai 6 anni agli under 30.

Insomma un pezzo da novanta che è tassello fondamentale per interagire con le nuove leve, che Remo Scalia, ballerino di breakdance, ha saputo intercettare tra i suoi contatti.
Un giorno si incontrano, Mario e Remo, e parlano del progetto Street is Culture, progetto ideato da Magid Motamedian, che vuole rivitalizzare Milano con eventi che promuovano attività di sport urbano in ognuno dei 9 quartieri incentivando i giovani a partecipare per scoprire unicità e benefici che queste discipline possono dimostrare.
Mario sentendosi chiamato si arruola, posizionandosi nell’area che più semplicemente gli compete, il coordinatore dello Street Team, ovvero degli altri giovani collaboratori responsabili per lo sviluppo delle sei discipline a livello organizzativo e di social media. Attualmente è già operativo e si sta incaricando anche di rappresentare a Milano l’organizzazione e nei termini burocratici il progetto.

Grazie per il grande impegno e la passione.

Giulia Caccin

L’onda perfetta? …The Urban Wave!

Diamo il benvenuto a bordo a Nina Fortuna, 27 anni, con un’adolescenza passata a Lubiana, capitale della Slovenia, muovendosi negli spazi urbani tra graffiti, skateboarding e breakdance.
Durante gli anni dell’Università ha deciso di dedicare i suoi studi al Design e nello specifico Web e Graphic Design, con cui si è messa alla prova negli uffici della compagnia farmaceutica Novartis nella sede slovena denominata Lek d.d. .
Terminato il contratto con detta impresa decide di dedicarsi alla sua passione, la tavola, e col connazionale Uroš Židanek, nel 2017, co-fonda la compagnia “Dropin Boards” (www.dropinboards.com) generando design freschi e colorati per skateboarders e surfers.
Però, anche dedicandosi a pieno alla sua passione, la Slovenia non ha sbocchi sul mare ed il richiamo dell’Oceano diventa di volta in volta sempre più prorompente e un giorno decide che è il momento: cambiare di nuovo la rotta.

Il suo nuovo obiettivo sono le Isole Canarie e nello specifico Fuerteventura: Oceano, surf, sole, ambiente internazionale. E spulciando nel web incontra questo programma chiamato Erasmus Entrepreneurship dell’Unione Europea che connette imprenditori per uno scambio reciproco di competenze durante un periodo da 3 a 6 mesi. Si stipula un accordo e un imprenditore Mentor ospita l’altro imprenditore nella sua impresa e lo incorpora per facendogli vedere i suoi trucchi del mestiere.
E così incontra la agenzia di comunicazione www.motamedian.net che le propone di collaborare nel progetto “Street is Culture”, progetto che la interessa da diversi fronti, data la formazione accademica e lavorativa ma anche ai suoi interessi personali di cultura urbana.
E per chiudere in bellezza più l’agenzia si trova a Fuerteventura, proprio dove stava cercando.
Tavole e web design si incontrano in un match perfetto in forma e contenuto.
Dal primo febbraio, attraverso l’università slovena di Primorska www.upr.si e www.itccanarias.org si stipula il contratto tra l’imprenditore Magid Motamedian titolare dell’agenzia e ideatore del progetto e Nina.

Un buon inizio di storia, aspettiamo presto le evoluzioni.

Giulia Caccin

Dalle onde all’asfalto

Lo skateboarding, oppure semplicemente skateboard o skate, è un “extreme sport”, genere totalmente diverso dagli sport abituali, nato in California negli anni ’60. In un certo senso, si può dire che lo skateboarding sia stato inventato per permettere ai surfisti di praticare il proprio sport anche in assenza di mare mosso. Lo si pratica con uno speciale attrezzo, lo skateboard, ossia una tavola con delle ruote. Lo skateboard è altamente personalizzabile, data la grande quantità di varianti in ognuna delle sue componenti.

Dal 2020, nei Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo, lo skateboarding diventerà una disciplina olimpica.

Lo sport è composto da molte specialità tecniche: come lo street-skating, ed il vertical-skating; oppure di velocità: tra cui lo slalom skateboarding, lo slalom boardercross, il downhill, lo streetluge, il longjump e il freestyle.

Stile di vita

Lo skateboarding è uno dei pochi sport che, specie negli Stati Uniti e in Canada e in misura minore nel resto del mondo, è diventato anche uno stile di vita giovanile, oltre che un mezzo di trasporto. In Svizzera, ad esempio, numerosi studenti lo utilizzano grazie ai numerosi e ben curati marciapiedi ciclabili, per recarsi a scuola.


In Italia

In Italia tale sport arriva nel 1977, dopo un servizio televisivo, rubrica di spettacolo e curiosità dal mondo, diffondendosi dapprima nelle grandi città del centro-nord, più reattive rispetto al fenomeno sportivo-culturale, successivamente in tutto il territorio nazionale. L’inverno del 1977 registra un autentico boom di vendite, strade e marciapiedi sono invasi da giovanissimi entusiasti, ma al successo dello skateboard si accompagnano numerosissimi incidenti. Per la forte pericolosità dovuta alle numerose strade in discesa, Genova è la prima città a vietare la circolazione dello skateboard, divieto esteso all’inizio del 1978 in tutto il territorio nazionale, con grande disappunto dei ragazzi e buona pace dei vigili urbani. Lentamente, però, tale sport riacquista visibilità e rispetto, fino a essere riconosciuto dal CONI. Sebbene l’Italia non vanti una cultura dello skateboarding come quella californiana, soprattutto per la carenza di skatepark, sul finire degli anni settanta si crea una vasta schiera di giovanissimi skater.
La vera diffusione della disciplina si ebbe intorno alla metà degli anni novanta, grazie anche alla costruzione di strutture adeguate come l’Elbo skatepark di Bologna. Attualmente la pratica dello skateboarding rientra nella FISR (Federazione Italiana Sport Rotellistici) e vengono organizzati ogni anno campionati italiani sia nella categoria di Street sia in quella di Park. Uno dei maggiori esponenti di street è Jacopo Carozzi, che ha vinto numerosi titoli italiani. Fra le donne troviamo Asia Lanzi, campionessa italiana categoria Street con numerosi piazzamenti europei. Un altro atleta conosciuto internazionalmente è Giorgio Zattoni . Tra le giovani promesse dello skateboarding italiano troviamo invece Alessandro Mazzarra e Indro Martinenghi. L’atleta italiano più promettente è Ivan Federico, già medaglia di bronzo ai campionati mondiali di Malmö nel 2016 (VansParkSeries), con svariate presenze agli X-games e Dewtour. Attualmente il campionato italiano si divide nelle seguenti categorie:

Street

Park

Downhill

Luge