Street Is Culture: laboratori di Urban Art all’IPM di Catanzaro
Street is Culture, grazie alla sua capillare distribuzione in tutta Italia, riesce ad operare in realtà ed in ambiti diversificati.
Oltre a promuovere le proprie attività nelle scuole si propone di organizzare laboratori e corsi in diversi IPM d’Italia. È il caso dell’IPM di Catanzaro, in cui si è tenuto un laboratorio di Urban art, nell’ambito della progettualità denominata “Street is culture”.
A cura del laboratorio troviamo Ilario Parentela, in arte Punch311, nato a Catanzaro nel 1989. Ilario si occupa di attività di decoro urbano per la riqualificazione di posti abbandonati o degradati e dipinti su qualsiasi superficie: quadri, ritratti, installazioni e cura di esterni ed interni.
Il suo legame con l’arte di strada inizia prestissimo, già nel 2005, quando assiste, nella propria città, ad un evento di graffiti e street-art in cui rimane tanto affascinato da decidere di entrare proprio in quel mondo.
Dal 2009 in poi infatti si è attivamente occupato dell’arricchimento artistico in tutte le sue forme.
Ed è proprio Ilario a parlarci della sua esperienza all’interno dell’IPM di Catanzaro.
“Durante gli ultimi mesi del 2022 sono stato contattato da Street Is Culture. E’ stato un grande piacere ricevere una loro comunicazione; anche perché, dopo un breve colloquio, ho promosso a pieno il loro progetto“.
All’interno dell’iniziativa il suo ruolo è stato quello di istruttore.
Gli sono state affidate due classi. Il laboratorio, ci spiega Ilario, si è suddiviso in due momenti. Il primo momento è stato dedicato interamente alla conoscenza dei ragazzi con l’istruttore e viceversa. Una presentazione, insomma, finalizzata alla nascita di una connessione autentica e alla formazione di un gruppo, una crew in cui ogni ragazzo avrebbe potuto sentirsi a proprio agio.
Solo in un secondo momento Ilario ha invitato i ragazzi a disegnare ed esprimersi.
“Mentre spiegavo il tutto mettevo in sottofondo un po’ di musica hip hop, rap e video di graffiti, street art e musei, perché dovevano semplicemente rilassarsi e disegnare tutto ciò che passava loro per la testa. Non dovevano preoccuparsi “del bello” perché alla fine dipende sempre in che modo la si guarda una cosa, tutto è soggettivo in ambito artistico“.
Non è passato molto tempo e i ragazzi, seppure inizialmente timidi, erano già completamente catturati dell’attività e avevano perso la cognizione del tempo.
A fine lezione Ilario ha invitato tutti i ragazzi a notare che nonostante gli strumenti fossero esattamente gli stessi per tutti, erano presenti stili e scelte di colorazione diverse, a sottolineare la diversità dell’espressione di ogni ragazzo presente.
“Fu così che iniziò il mio percorso con loro”. Un percorso iniziato a gennaio e finito a fine marzo 2023, che ha impegnato i ragazzi per tre ore al giorno, con due incontri settimanali e che prevedeva un filone teorico ed uno pratico, per una formazione quanto più possibile completa. A conclusione dell’intero laboratorio è stato realizzato un grande murales esterno, all’interno del cortile dell’IPM, in cui sono stati ovviamente coinvolti tutti i ragazzi.
“La soddisfazione più grande non è stato tanto donargli la mia conoscenza, ma essere cresciuto grazie a loro. In questo percorso, seguendoli da vicino ed ascoltandoli, mi hanno fatto “vedere” tramite i loro discorsi una piccola parte di un mondo che non conoscevo”.
Se desideri ulteriori informazioni, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.
La strada è condivisione
Street Is Culture, ancora una volta, manifesta il suo messaggio di condivisione e solidarietà tra i giovani. In questo caso è stato coinvolto l’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni di Catanzaro assieme alla sezione di Cosenza, con l’approvazione e il finanziamento del Ministero della Giustizia, Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, regione Calabria.
I laboratori presentati in loco sono stati tre: due di Urban Art e uno di Parkour, seguiti rispettivamente dagli educatori Rosetta Giannelli (Cosenza) e Francesco Fabiano (Catanzaro).
Parkour con Giuseppe Borruto (Cosenza)
“Penso sia stata un’esperienza piacevole e gradita, mi ha permesso di scoprire una realtà che non conoscevo a pieno e che consente ai ragazzi di esprimere sé stessi in tutta libertà e fantasia”
queste le parole dell’educatrice Rosetta Giannelli.
Il maestro Giuseppe Borruto, durante gli incontri ha trasmesso le basi del suo amato sport, il parkour e non solo.
Tra un’acrobazia e l’altra, i ragazzi hanno avuto modo di condividere nuove esperienze per conoscersi meglio, dialogare e divertirsi insieme. Ciò è anche merito dello stesso istruttore, che con il suo fare amichevole ha conquistato tutti i ragazzi, portandoli a partecipare energicamente all’attività creando così un ambiente positivo e collaborativo.
Giuseppe al termine dell’esperienza aggiunge:
“mi ritengo arricchito dal tempo trascorso coi ragazzi e mi auguro di aver lasciato anch’io qualcosa a loro”.
Urban Art con Amaele Serino (Cosenza)
“Questo laboratorio ha portato leggerezza e allo stesso tempo desiderio di essere presenti nel mondo, pieno di contraddizioni, ma pur sempre il nostro mondo”.
– Amaele Serino, Urban Art
I ragazzi, sotto la guida di Amaele, si sono dilettati nello studio del lettering, delle figure e del colore. Hanno appreso tutte le tecniche per creare una bozza e realizzare graffiti su qualsiasi supporto e in particolare su pareti.
Questi aspetti di analisi hanno contribuito poi alla realizzazione di opere artistiche legate ad un tema attualissimo e molto importante, la violenza sulle donne.
Ogni partecipante ha espresso la propria creatività secondo i principi della cultura Hip Hop lavorando in sintonia, ognuno con il proprio compito, per trasmettere un messaggio sociale.
Urban Art con Salvatore Puzzo (Catanzaro)
Il laboratorio di Urban Art con Salvatore Puzzo è stato diviso in due parti. I primi incontri sono stati dedicati all’introduzione del concetto del writing e del disegno su carta.
Successivamente, dopo poco, hanno preso in mano le bombolette ed hanno iniziato ad esprimere la loro creatività secondo le indicazioni di Salvatore. I ragazzi si sono messi in gioco tra colori e stencil trovando ispirazione nella vita di tutti i giorni.
“Le impressioni sono state positive. L’obiettivo era quello di farli divertire imparando le basi del graffitismo e di sicuro è stato raggiunto.”
Queste le parole di Salvatore al termine dell’esperienza. Ci racconta inoltre che durante il percorso, giorno per giorno, ha instaurato una bella relazione con i ragazzi, fatta di fiducia, stima e rispetto.
Se fai parte di un’associazione o un ente e vorresti saperne di più sull’offerta formativa e i laboratori organizzati da SIC, che sostengono i principi di inclusione e rigenerazione urbana e sociale, contattaci al 3518531072 o alla mail segreteria@streetisculture.com.
Articolo a cura di Martina Colombari, UNIFE