Espressività urbana

“Espressività Urbana”: Street is Culture presenta la collaborazione con l’Istituto Penale per Minorenni di Roma. Il finanziamento da parte del Ministero della Giustizia, Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità, ha reso possibile la realizzazione di due laboratori educativi: il primo di Breakdance ed il secondo di Street Art. Le attività sono state seguite dalla Direttrice dell’Istituto, la Dr.ssa Maria Teresa Iuliano, dalla Referente Ministeriale Vanessa Sana e dal Funzionario dell’Area Pedagogica, Dott.ssa Elisabetta Ferrari.

 

Breaking con Luca Granini

Il laboratorio di Breakdance, è partito a metà del 2022 ed ha una durata prevista di due anni. L’attività, che si ripete con frequenza settimanale, sembra aver permesso l’instaurazione di un buon rapporto e una buona comunicazione tra le ragazze e l’istruttore. Secondo Luca, il tempo dedicato alle lezioni di breaking porta le partecipanti ad essere attive e coinvolte direttamente nella disciplina. Anche nei momenti di difficoltà, vengono seguite e reindirizzate a raggiungere gli obiettivi prefissati.
In particolare, l’istruttore sente di avere un impatto sul percorso delle ragazze. Ci racconta che:

“Molte di loro non avevano mai ballato prima e non avrebbero mai pensato di farlo, grazie a questi incontri si sentono spronate e motivate ad impegnarsi in qualcosa.” 

Per queste ragazze si tratta di un grande successo, poiché si sentono apprezzate e incoraggiate a sviluppare una nuova passione. Inoltre, alcune hanno anche deciso di dedicare il loro tempo libero all’allenamento produttivo e alla pratica dei passi e delle sequenze apprese durante le lezioni.  Questo laboratorio, settimana per settimana dà incredibili frutti: offre l’opportunità di  svagarsi imparando qualcosa di nuovo secondo i principi del benessere fisico e mentale.

 

Street art con Mirco Vincenzo Pierri

Per quanto riguarda il laboratorio di Street Art con Mirco Vincenzo Pierri, è stato suddiviso per fasce d’età e si è svolto durante i mesi estivi, tre volte a settimana. Una figura da cui apprendere nuovi insegnamenti, nei percorsi di reinserimento sociale, è sempre riconosciuta come un’importante risorsa per il recupero di coloro che si trovano in situazioni di marginalità e di difficoltà.
In questo contesto, il lavoro di gruppo e la partecipazione ad attività collaterali sono elementi fondamentali per favorire la socializzazione e la costruzione di un senso di appartenenza alla comunità.

Mirco, in particolare, ha sottolineato l’importanza di continuare a promuovere queste iniziative all’interno delle Istituzioni del penale, perché l’arte allevia le tensioni e aiuta ad esprimere le proprie emozioni.
Secondo l’istruttore, il lavoro di gruppo e la partecipazione ad attività creative, come la pittura, sono stati aspetti fondamentali per offrire ai partecipanti l’opportunità di elaborare sensazioni positive e di allontanarsi dalle influenze del mondo esterno.
L’esperienza di Mirco è stata molto positiva: ha avuto modo di collaborare con i ragazzi dell’Istituto, insegnandogli, attraverso la street art, a promuovere la cultura di strada, il rispetto e la legalità. Da parte loro, invece, è stato un modo per imparare a cooperare, sentirsi parte di un gruppo e di produrre qualcosa da cui trarre soddisfazione.

 

Street is Culture è presente in tutta Italia con progetti di educazione e rieducazione utilizzando come mezzi la disciplina, la condivisione e la cultura urban.
Se vuoi avere maggiori informazioni sull’offerta formativa che proponiamo, contattaci e seguici sui social.

 

 

Articolo a cura di Mariam Mohamed, UNIGE

Street Is Culture dà valore ad ogni sua iniziativa, puntando ad arricchire gli spazi in cui opera. Ne è un ottimo esempio il laboratorio di Urban Art svolto con l’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni (USSM) di Reggio Calabria.
Reso possibile grazie all’approvazione del finanziamento da parte del Ministero della Giustizia dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità e alla collaborazione con la Direttrice dell’Ufficio Rosa Maria Morbegno insieme alle Referenti Ministeriali Simona Rizzo e Lorena Maria Pennica.
Le attività laboratoriali sono state supervisionate dall’educatrice Martina Scagliola e dirette dal nostro istruttore di Urban Art Bruno Salvatore Latella in arte LBS.

 

Struttura del laboratorio

Gli incontri con i ragazzi della Comunità sono stati organizzati secondo diversi step.
I primi hanno avuto l’obiettivo di condurli alla riflessione sulla tematica del rispetto ambientale e della legalità, fulcro dell’opera che avrebbero poi realizzato loro stessi.
Raccogliendo le idee emerse dal brainstorming, hanno ritenuto più opportuno esprimere il loro messaggio attraverso un manifesto di cui Bruno si è occupato di impostarne la grafica.

Dopo essersi cimentati anche nella fotografia catturando i loro volti, sono passati all’aspetto più creativo e pratico del laboratorio, ossia quello della colorazione del manifesto.
Tra pennelli, tavole e colori primari, i partecipanti si sono messi in gioco scoprendo anche abilità manuali e di precisione prima di allora nascoste.
A lavoro terminato hanno dedicato l’ultimo incontro a scambiarsi i propri feedback ed è emerso che per alcuni l’aspetto più interessante è stato collaborare come un team artistico a tutti gli effetti per un obiettivo comune.
Altri invece, hanno colto l’occasione del laboratorio per creare nuovi legami.

 

In merito a questo, l’educatrice Martina Scagliola ci dice:

“Quello che è rimasto di più ai ragazzi credo sia il fatto di aver lasciato a loro un messaggio, una traccia evidente”.

Questo perché il vero valore del manifesto risiede nel suo significato e nella sua collocazione.



Descrizione dell’opera

“È POSSIBILE”, è un’opera muraria di 2,5 x 3,0 m realizzata con tecnica ad acrilico.

Il titolo rappresenta la sua essenza, caratterizzata da questo dualismo “distopia – utopia” che contrappone il degrado, l’illegalità, il deterioramento dell’ambiente alla rinascita, al rispetto nei confronti del prossimo e dello spazio pubblico.
La figura centrale che transita da un lato all’altro è metafora di speranza e nuove opportunità per l’umanità di fare la differenza.
Le altre figure, invece, sono gli stessi ragazzi, che hanno voluto rendersi protagonisti di questo cambiamento.
L’opera è stata affissa il giorno 18 marzo 2023, sul muro che divide la Comunità dal resto della cittadina.

“Diventerà una sorta di finestra, di portale che unirà i due luoghi”,
dalle parole di Bruno.

Attualmente quindi è parte integrante della Piazza dedicata a Gianluca Canonico, giovane vittima di crimine mafioso, che i ragazzi hanno voluto omaggiare ritraendo la sua sagoma nel murales.
La data di presentazione al pubblico è stata scelta insieme all’associazione “LIBERA” in occasione della Giornata annuale dell’Impegno e della Memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Street Is Culture diffonde con fierezza i valori su cui si fonda, grazie anche a partner che come SIC portano alta la bandiera della condivisione, del rispetto e della creatività.


Se anche tu vuoi fare la differenza collabora con noi! 

Visita il nostro sito www.streetisculture.com o invia una mail a segreteria@streetisculture.com 

 

Articolo a cura di Martina Colombari, UNIFE