NOVARA – nuova tappa per gli Open Day SIC
Gli Open Day di Street is Culture non si fermano e arrivano anche a Novara!
Un grazie speciale al comune di Novara che ha scelto di collaborare con noi permettendoci di aggiungere una nuova meta ai nostri Open Day.
Street is Culture è infatti una realtà in espansione in tutta Italia, il cui obiettivo è permettere ai vostri ragazzi di esprimere se stessi attraverso gli sport Urban includendoli in una realtà di divertimento e passione, ma anche di impegno e dedizione. Quattro parole chiave che permetteranno loro di cambiare questa realtà sociale riqualificando sport e cultura street!
Non fatevi sfuggire questa imperdibile occasione e venite a provare i nostri corsi, con l’aiuto e la supervisione degli istruttori delle discipline Breaking e Parkour.
Sabato 23 settembre saremo al Flow Park (clicca qui per trovarci più in fretta https://goo.gl/maps/tw2XSjkbTwAu7k8H8 ), dalle ore 11 alle ore 13.
La partecipazione è gratuita ma i posti limitati, invia la tua richiesta a questo link: https://forms.gle/EnQhcPc9qMhC
Per ulteriori informazioni, contattaci al numero 3518531072 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com
Street Is Culture arriva a Palermo: un Open Day da non perdere!
Se dopo l’evento di Napoli avete ancora voglia di mare, Street Is Culture sta per arrivare nella sesta circoscrizione della suggestiva città di Palermo, con un Open Day che si svolgerà sabato 30 settembre, dalle ore 15:00 alle ore 18:00, presso il Plesso Vitali, Scuola dell’Infanzia e Primaria.
Questo evento celebra l’energia delle discipline sportive urbane con un’opportunità unica per immergerti e scoprire il loro potente valore di aggregazione.
Cosa rende così speciali gli sport urbani?
Oltre all’adrenalina e, naturalmente, al divertimento, gli sport urbani rappresentano un’esperienza di aggregazione sociale che va oltre ogni aspettativa… Si tratta di molto più di semplici attività fisiche!
Queste discipline riuniscono persone con passioni comuni, creando comunità solide e connessioni significative. Sono il luogo in cui socializzare, condividere idee e sentire di appartenere a qualcosa di più grande. Street Is Culture promuove l’inclusione di individui di ogni età, provenienza e livello di abilità, trasformando l’energia delle strade in un’unica, irresistibile forza.
Street Is Culture vi invita a esprimere la vostra creatività e a superare le barriere attraverso le discipline proposte. La connessione tra le persone è il cuore pulsante di questa comunità e contribuisce a creare una società più forte, coesa e, perché no, più fit!
Se volete scoprire il valore dell’aggregazione attraverso le discipline sportive urbane, o semplicemente provare qualcosa di nuovo e divertente, non perdete il nostro Open Day, dove saranno presenti istruttori esperti che vi permetteranno di scoprire l’adrenalinico mondo del Parkour e dello skateboarding!
Unisciti a noi per un’esperienza in cui potrai condividere passione e connessione con gli altri. L’estate può essere finita, ma l’entusiasmo per gli sport urbani continua a Palermo con Street Is Culture!
Un grazie speciale è riservato all’assessore Domenico Salerno che ci ha permesso di organizzare questo Open Day!
La partecipazione è gratuita ma i posti limitati, invia la tua richiesta a questo link: https://forms.gle/EnQhcPc9qMhC
Per ulteriori informazioni, contattaci al numero 3518531072 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com
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Napoli – Roller Skating Festival, un evento con vista mare
L’estate sta finendo, ma Street Is Culture non si rassegna e va alla ricerca del profumo di mare a Napoli, in occasione della prima edizione dell’evento “Roller Skating Festival” del 16 Settembre.
Se anche voi avete un’improvvisa voglia di mettervi le rotelle ai piedi, venite a trovarci in uno dei posti più suggestivi d’Italia, il lungo mare Caracciolo. L’evento inizia alle 9 e continua tutto il giorno, mentre noi saremo presenti dalle ore 10 alle ore 13.
Se il mondo degli sport urbani vi attira, venite a scoprire l’evento!
Oltre al blading (nel caso in cui lame e rotelle non facessero per voi!), potrete provare diverse e intriganti discipline tra cui parkour, skating e BMX, con la partecipazione del nostro referente dei corsi nazionali e istruttore di BMX Ciro Cesarino.
Street Is Culture crede, infatti, fortemente nel valore degli sport urbani come esperienza di inclusione, benessere psicologico ed espressione della creatività del singolo.
Cosa aspetti? Vieni a trovarci!
La partecipazione è gratuita ma i posti limitati, invia la tua richiesta a questo link https://forms.gle/EnQhcPc9qMhCtjDX6
Per ulteriori informazioni, contattaci al numero 3518531072 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com
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Un ritorno in grande stile per il Savona Street Fest
Savona, una città che da sempre si trova sulla frontiera delle innovazioni culturali, si prepara ad ospitare la seconda edizione del Savona Street Fest, in cui Street Is Culture sarà presente, un evento che promette di unire il mondo “street” in tre giorni intensi di musica, danza, arte e sport. Dal 1° al 3 settembre, l’area di Piazzale Eroe dei Due Mondi si trasformerà in un crocevia di creatività e vitalità urbana.
Il Savona Street Fest è nato nel 2022 dall’iniziativa del Tavolo dei Giovani, un luogo di incontro tra l’amministrazione, le associazioni giovanili del territorio e i giovani stessi. L’obiettivo di questo evento annuale è valorizzare la cultura urbana e street, offrendo uno spazio di espressione alle diverse discipline che si sviluppano nel tessuto cittadino. La manifestazione è sostenuta dall’Amministrazione del Comune di Savona e si inserisce in un percorso di riqualificazione urbana e rigenerazione dei luoghi di incontro giovanile.
La Street Culture appartiene ai giovani, ed è proprio questa consapevolezza che fa del Savona Street Fest un importante catalizzatore di crescita individuale e sociale. Questo festival è concepito per favorire lo scambio culturale e costruire insieme un mondo migliore attraverso l’incontro e la condivisione.
La Street Culture è una modalità di fruizione del mondo che nasce da una nuova visione dei fondamenti stessi della socialità: la musica, l’arte, la comunicazione e il design sono elementi che la compongono. Il Savona Street Fest mira a promuovere questa cultura attraverso una variegata programmazione. Artisti locali e nazionali saliranno sul palco principale fin dalle prime ore del pomeriggio, mentre una zona dedicata al ballo hip hop ospiterà esibizioni di ballerini professionisti e un contest di danza. L’area Graffiti Wall sarà una tela aperta per gli artisti italiani e ospiterà un contest di graffiti, una novità dell’edizione 2023.
I visitatori del festival potranno deliziarsi con una varietà di sapori provenienti da tutta Europa grazie agli stand gastronomici presenti del Mercato Europeo, offrendo il meglio dello street food. Inoltre, non mancherà una selezione delle birre più famose a livello internazionale. Un servizio bar sarà attivo fino alla chiusura dell’evento, garantendo un’esperienza completa di svago e intrattenimento.
Il Savona Street Fest avrà a disposizione anche la vicina spiaggia per offrire attività ricreative nelle ore pomeridiane, accompagnate da DJ set che creeranno l’atmosfera perfetta per i partecipanti. La musica e l’intrattenimento continueranno nelle ore serali, trasformando la spiaggia in un luogo di festa e socialità.
Gli amanti degli sport urbani troveranno il loro rifugio nello skate park allestito appositamente per l’evento. Qui, nelle giornate del 2 e del 3 settembre, ci saranno istruttori di SIC che terranno lezioni gratuite di skateboard e parkour e i più giovani avranno l’opportunità di avvicinarsi a queste discipline. Lo spazio ospiterà anche altre discipline outdoor legate al mondo street.
Il festival riserva uno spazio speciale alle associazioni giovanili locali, offrendo loro la possibilità di promuovere le rispettive attività. Iniziative legate a tematiche ambientali, culturali e sociali verranno presentate in questa area, contribuendo così alla costruzione di una comunità consapevole e impegnata.
Per scoprire tutti gli appuntamenti e gli orari dettagliati del Savona Street Fest 2023, visita la pagina Instagram dell’evento.
Se sei interessato a saperne di più sulla nostra associazione, non esitare a contattarci al numero 3518531072 o tramite email all’indirizzo magid@streetisculture.com.
Sarà un’esperienza di cultura urbana e creatività da non perdere!
-Carmen Diop
Parkour e l’arte dell’attraversamento urbano
Nelle strade caotiche delle città moderne, un’arte unica e avvincente emerge come simbolo di libertà, espressione individuale e connessione con l’ambiente urbano circostante. Questa arte è il parkour, una disciplina di movimento che affascina e ispira, spingendo gli atleti a superare ostacoli fisici e mentali in modo fluido e creativo. E proprio questa connessione tra il parkour e la cultura di strada ha attirato l’attenzione di Street is Culture, portando alla sua scelta come disciplina di cui si occupa.
Il parkour, originariamente noto come “l’arte dell’attraversamento” e arrivato in Italia nel 2005, è nato negli anni ’80 in Francia. Affonda le sue radici nel “metodo naturale” di Georges Hébert, un ufficiale di marina francese del Novecento. Questo approccio rivoluzionario all’addestramento delle truppe si basava sulla semplice ma potente premessa: “Essere forti per essere utili”. Il metodo hébertiano si focalizzava su un concetto chiave: allenare un individuo attraverso movimenti naturali che lui stesso sapeva eseguire, in risposta alle situazioni che la natura o l’ambiente gli presentavano.
David Belle, figlio di un pompiere parigino addestrato con il metodo Hébert, ha portato questa pratica al parkour. Gli atleti di parkour, noti come tracciatori, si muovono agilmente in ambienti complessi, adattando il corpo al contesto, senza apparecchiature, cercando il percorso più veloce ed efficiente. I tracciatori utilizzano il proprio corpo per superare ostacoli come muri, recinzioni, ringhiere e qualsiasi altra superficie disponibile, con una combinazione di salti, arrampicate e rotazioni.
Il repertorio del parkour comprende corsa, arrampicata, oscillazione, volteggio, salto e altri movimenti, scelti in base alla situazione.
Il parkour è molto più di una semplice attività fisica: è un modo di vedere e sfruttare lo spazio circostante in modo creativo e funzionale. Ma il parkour è anche un’arte mentale, poiché richiede concentrazione, coraggio e la capacità di superare le paure interiori. Gli atleti si sfidano costantemente a spingersi oltre i propri limiti, ad affrontare le proprie insicurezze e a sviluppare una fiducia in se stessi che si riflette sia nel movimento che nella vita di tutti i giorni.
La scelta di Street is Culture è radicata in vari motivi significativi.
In primo luogo, il parkour incarna perfettamente i valori di espressione creativa e individuale che l’associazione promuove. Gli atleti di parkour trasformano l’ambiente urbano in un palcoscenico dinamico in cui la loro abilità e stile personale possono brillare. Ogni movimento diventa un’opera d’arte in sé, una forma di autoespressione attraverso il corpo e il movimento fluido.
In secondo luogo, la disciplina rispecchia l’adattabilità e la resilienza richieste nella vita di strada. Così come gli artisti di strada si adattano alle sfide e alle opportunità che la città offre, i tracciatori affrontano ostacoli imprevisti e trasformano gli impedimenti in opportunità di movimento. Questa capacità di adattarsi e reagire riflette la mentalità dell’artista di strada, che trova ispirazione nell’ambiente circostante.
Infine, rappresenta rappresenta una connessione profonda con lo spazio urbano e le comunità che lo abitano. Gli atleti di parkour sviluppano una consapevolezza unica del loro ambiente, esplorando angoli nascosti e spazi trascurati. Questo approccio consente loro di riscoprire e riappropriarsi della città in modi che risuonano con l’obiettivo di SIC di rivelare le diverse sfaccettature della cultura urbana.
Il desiderio è quello di celebrare l’arte e la creatività nelle strade, riconoscendo il potenziale unico del parkour nell’esprimere la cultura urbana in tutte le sue forme dinamiche.
Per ulteriori informazioni sui corsi, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.
-Carmen Diop
Rinascita e Crescita: Arte e Sport al Servizio dei Giovani dell’USSM L’Aquila
La devianza nei minori rappresenta una questione cruciale per una società civile incentrata sul rispetto e il sostegno dei più fragili.
I giovani, nella loro fase di crescita e sviluppo, possono manifestare comportamenti devianti in varie forme, come comportamenti antisociali, reati minorili, abuso di sostanze, violenza, disimpegno scolastico e altro ancora. Questi segnali possono essere sintomo di problemi più profondi o di difficoltà personali e sociali che i giovani stanno affrontando.
In questo contesto, le istituzioni preposte alla tutela dei minori giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione della devianza e nel fornire un adeguato sostegno ai giovani a rischio. Attraverso programmi di prevenzione attentamente strutturati, queste istituzioni cercano di intervenire precocemente, evitando che i minori intraprendano comportamenti devianti che potrebbero influenzare negativamente il loro sviluppo futuro.
Tra queste istituzioni, i Servizi Sociali per i Minorenni (USSM) svolgono un ruolo di primaria importanza. Essi si impegnano attivamente in iniziative che mirano a creare un ambiente di supporto, sicurezza e crescita per i minori, fornendo loro le risorse e gli strumenti necessari per affrontare le sfide della vita in modo costruttivo.
Un esempio concreto si è svolto presso l’USSM di L’Aquila che, a metà luglio 2021, ha organizzato dei laboratori di arti di strada, sostenendo l’iniziativa di Street Is Culture.
I vari laboratori presentavano diverse discipline e ognuna di esse mirava a trasmettere aiuto e sostegno concreto ai minori della struttura.
Le discipline interessate sono state parkour, skateboard e graffiti.
Stefano Divizia, street master e responsabile del laboratorio di graffiti, ci ha raccontato la sua esperienza all’interno dell’U.S.S:M.
“Durante il laboratorio di arte di strada, i ragazzi hanno dimostrato un vivace interesse verso il mondo dei graffiti. Alcuni di loro avevano già esperienza, mentre altri hanno scoperto una nuova passione“.
Il corso, infatti, è stato concepito come un’opportunità di iniziazione all’arte di strada, offrendo una base di conoscenze e competenze per chi avesse desiderato approfondire questa forma espressiva.
Nonostante le varie difficoltà del caso, Stefano ha raccontato che il corso si è svolto e concluso positivamente e il progetto è stato completato con successo, con la realizzazione, da parte di tutti i ragazzi coinvolti, di un graffito simbolico riguardo concetti di “dono“ e “perdono“.
Questo è successo per un motivo. Il laboratorio di graffiti, infatti, ha deciso di partecipare al contest “Liberi di donare”, istituito nelle scuole e negli istituiti per minori (e promosso dall’Istituto Italiano della Donazione in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione).
Il contest in questione fa parte di un’iniziativa importante, che mira a promuovere la cultura del dono e della donazione in tutte le sue forme, coinvolgendo sia il mondo associativo che i cittadini privati.
Per questo motivo l’idea dietro il graffito realizzato prevedeva un collegamento tra l’arte di strada ed il concetto di dono.
“Insieme ai ragazzi, dopo alcune lezioni teoriche, abbiamo sviluppato il concetto alla base del graffito giocando con il termine dono. Si è arrivati alla conclusione di usare il termine “perdono”, riferendosi al perdono da parte delle istituzioni verso l’assoluzione dei reati commessi, che poi può essere inteso anche “per-il-dono” per la volontà di essere d’aiuto e, appunto, donare”
Al pari del laboratorio di graffiti, anche quello di Parkour diventa un potente strumento per trasmettere ai ragazzi importanti insegnamenti sulla resilienza, la determinazione e il superamento delle difficoltà. I ragazzi, tramite le basi teoriche della disciplina, Imparano che non è necessario evitare gli ostacoli, ma che anzi, possono abbracciarli come opportunità di crescita personale.
In sintesi, il laboratorio di Parkour offre ai ragazzi una preziosa riflessione sulla vita, insegnando loro che le sfide sono inevitabili, ma con la giusta mentalità e il giusto approccio, possono essere superate in modo creativo e positivo, trasformando gli ostacoli in opportunità e aprendo la strada a un futuro più promettente.
In conclusione, i Servizi Sociali per i Minorenni, in sinergia con artisti e associazioni, svolgono un ruolo essenziale nel fornire opportunità di sviluppo, integrazione e supporto ai minori a rischio e a quelli che hanno commesso reati.
Attraverso iniziative di questo tipo si promuove una società più inclusiva e protettiva per i giovani. Una società che incoraggia la partecipazione attiva e positiva nella comunità.
Inoltre, la prevenzione è una misura fondamentale per costruire un futuro in cui i giovani possano crescere e svilupparsi in modo sano e armonioso, diventando cittadini consapevoli e responsabili.
Per ulteriori informazioni contattaci al 351 673 4178 o scrivici su corsi@streetisculture.com
Esprimi te stesso in modo alternativo
La collaborazione tra Street is culture e progetto A ha dato vita a 32 centri estivi nel comune di Milano, laboratori di urban culture. Particolarmente interessati ad essi sono i bambini e i ragazzi che si impegnano in due delle nostre innovative discipline, Parkour e Breakdance. I nostri istruttori, esperti e qualificati, sono impiegati ogni giorno nei centri più numerosi.
Il progetto A fin dalla sua costituzione mette al centro della propria attività il benessere dei minori, interessandosi inizialmente a bambini e giovani a rischio di marginalità, per poi estendere il proprio intervento nelle scuole (assistenza educativa scolastica, sportelli di consulenza, psico-pedagogica, centri estivi e animazione extrascolastica) e nell’area minori e famiglie (interventi di educativa domiciliare, tutela minori, comunità educative residenziali, centri diurni).
A proposito di centri estivi a Milano, questi hanno al durata di trenta giorni in cui vengono svolte attività sia all’interno che all’esterno (ore 8:30- 16:30), e le attività sono tra le più varie; artistiche, ricreative, sportive, ludiche, etc.
Abbiamo conosciuto meglio due istruttori di discipline alternative quali, Breakdance e Parkour.
Il primo si chiama Andrea ed è un ballerino di breakdance che frequenta l’accademia di hip-hop ma studia da anni la disciplina del breaking direttamente dalla strada con i suoi amici. Dopo essersi trasferito a Milano ha deciso di restarci per intraprendere il percorso dei centri estivi.
Come dice Andrea: “Il primo giorno come insegnante è sempre speciale”, questo perché i bambini riescono a vivere anche il temutissimo momento del cypher (un cerchio in cui si balla uno alla volta) con estrema energia positiva, mettendosi in gioco per dimostrare la loro vera essenza. Dopo aver spiegato i passi basilari e aver estasiato i bambini con un’esibizione del maestro fatta di un two step attaccato ad un backspin, per poi passare da uno shoulder freeze ad un baby freeze, si passa alla creazione di una coreografia.
“La bellezza di lavorare in centri estivi con i bambini è quella di capire quanto sia importante guardare il mondo con occhi colmi di speranza, sorpresa e determinazione”.
Per quanto riguarda il parkour, l’istruttore è Raoul, un ragazzo che ogni giorno della settimana è presente in un centro estivo diverso, è attento a seguire i ragazzi in questa disciplina in modo sicuro, eseguendo movimenti basilari e adatti alla loro condizione psicomotoria. Si inizia con un movimento preparatorio e propedeutico ad una serie di movimenti che verranno dopo, ovvero la quadrupedia; cioè fare camminare i bambini per terra facendo un percorso precedentemente preparato da lui.
I ragazzi che partecipano possono avere varie età, dai 6 agli 11 anni circa, questo significa che per ognuno di essi Raoul modifica la metodologia. Più grandi sono i ragazzi più si aumentano le difficoltà in quanto hanno già sviluppato una coordinazione e una psicomotricità maggiore.
“L’obiettivo principale è quello di far divertire i bambini e di aumentare la loro autostima e la loro percezione dello spazio, attraverso la ripetizione di schemi motori naturali di cui però, negli anni, abbiamo diminuito l’uso. Un altro obiettivo è quello di insegnare loro il gesto tecnico di ogni movimento”.
L’importanza di questi centri estivi è quella di far sperimentare ai bambini discipline nuove che gli permettano di esprimere se stessi in modo alternativo e nel modo più affine al proprio essere, oltre che chiaramente un momento di condivisione dove si impara a stare in gruppo e ad essere un gruppo!
Se vorresti sapere qualcosa in più contattaci al 351 673 4178 o scrivici su corsi@streetisculture.com
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Base Comune: un’iniziativa che da speranza
Esistono realtà in cui i valori tendono a rovesciarsi, a confondersi. La normalità è costituita da una forte incertezza del futuro e tutto sembra essere ricoperto da una patina di colore grigio. Non è un mistero, ma è in tali realtà che si sviluppano e si diffondono stili di vita disfunzionali, condizioni di disagio e povertà educativa.
La consapevolezza dell’esistenza di realtà problematiche è largamente diffusa e il successo di prodotti culturali incentrati su temi di questo tipo ne sono la prova. Seppure spesso erroneamente romanticizzati, questi ambienti costituiscono la quotidianità difficile di tanti ragazzi e ragazze.
Le istituzioni preposte a marginare e disinnescare tali difficoltà, però, non sempre hanno presa diretta su problematicità tanto diffuse e integrate nella comunità di riferimento.
È a tale proposito che nasce Base Comune. Si tratta di un progetto educativo su base intergenerazionale che ha coinvolto gli studenti e le famiglie della IV municipalità del Comune di Napoli (nello specifico quartieri S. Lorenzo Vicaria, Poggioreale e Zona Industriale).
Il progetto di Base Comune nasce su iniziativa della cooperativa sociale Proodos, dell’associazione Italiacamp e l’associazione Street is Culture ed è finanziata da Fondazione San Zeno.
Base comune è un progetto nato proponendosi l’obiettivo primario di costruire una comunità educante che accresca il bagaglio culturale dei minori con competenze “non convenzionali” e rafforzi il ruolo educativo dell’apparato genitoriale. Il tutto è finalizzato a contrastare condizioni di povertà educativa, dispersione scolastica e marginalità dei minori, agendo come rete di supporto e aumentando la sinergia tra scuola, famiglie, associazioni e istituzioni.
L’inziativa di Base Comune si è rivolta a ragazzi e ragazze d’età compresa tra gli 11 e i 19 anni, alle loro famiglie, ai docenti e ai diversi stakeholder che abitano il territorio.
Base Comune si è presa carico della grande responsabilità di rendere i giovani partecipanti attivi del proprio futuro “individuando le loro virtù e facendole esplodere”, sperimentando linguaggi diversi, attraverso le discipline della Street Culture e integrandole con quelle STEAM (science, Technology, engineering, Arts and Maths).
I laboratori proposti, infatti, toccavano vari ambiti. Nel progetto, volto ad aumentare le competenze dei giovani, si variava dallo Street Sport, che comprendeva lezioni di skateboarding, BMX e calcio acrobatico, e di danza (breaking e parkour), a laboratori di Urban art, (fotografia e video) e music box, con lezioni di rap e produzione musicale. Inoltre, per la formazione di conoscenze diversificate, sono stati creati laboratori appositi incentrati sul ruolo della realtà virtuale, della realtà aumentata e dell’intelligenza artificiale fino ad arrivare a laboratori incentrati sull’orientamento al lavoro e all’autoimprenditorialità.
L’obiettivo del progetto Base Comune prevedeva il coinvolgimento non solo dei minori, ma anche delle vite che gravitano intorno a questi ultimi, le rispettive famiglie e docenti, mettendole in connessione reciproca.
Per questo motivo, all’interno dell’intera iniziativa è stato previsto uno spazio dedicato a laboratori indirizzati anche alla comunità educante e alle famiglie, in cui si trattava di cittadinanza attiva, Parent training e supporto educativo.
Dall’esperienza di Base Comune emerge, ed è innegabile, l’importanza di costruire un ponte tra attori istituzionali e sociali del territorio, per rendere innanzitutto i ragazzi consapevoli delle proprie potenzialità e capacità di progettare e realizzare il proprio futuro, ma anche per rendere i genitori consapevoli del loro ruolo di accompagnamento e stimolo nel percorso di crescita e riscatto dei propri figli.
Partner del progetto: Parrocchia Sacra Famiglia, Mestieri Campania filiale Napoli agenzai per il lavoro, Istituto Comprensivo Ruggiero Bonghi-Napoli, Istituto Statale Istruzione Superiore Enrico Caruso- Napoli.
Se desideri ulteriori informazioni, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.
La strada è condivisione
Street Is Culture, ancora una volta, manifesta il suo messaggio di condivisione e solidarietà tra i giovani. In questo caso è stato coinvolto l’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni di Catanzaro assieme alla sezione di Cosenza, con l’approvazione e il finanziamento del Ministero della Giustizia, Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, regione Calabria.
I laboratori presentati in loco sono stati tre: due di Urban Art e uno di Parkour, seguiti rispettivamente dagli educatori Rosetta Giannelli (Cosenza) e Francesco Fabiano (Catanzaro).
Parkour con Giuseppe Borruto (Cosenza)
“Penso sia stata un’esperienza piacevole e gradita, mi ha permesso di scoprire una realtà che non conoscevo a pieno e che consente ai ragazzi di esprimere sé stessi in tutta libertà e fantasia”
queste le parole dell’educatrice Rosetta Giannelli.
Il maestro Giuseppe Borruto, durante gli incontri ha trasmesso le basi del suo amato sport, il parkour e non solo.
Tra un’acrobazia e l’altra, i ragazzi hanno avuto modo di condividere nuove esperienze per conoscersi meglio, dialogare e divertirsi insieme. Ciò è anche merito dello stesso istruttore, che con il suo fare amichevole ha conquistato tutti i ragazzi, portandoli a partecipare energicamente all’attività creando così un ambiente positivo e collaborativo.
Giuseppe al termine dell’esperienza aggiunge:
“mi ritengo arricchito dal tempo trascorso coi ragazzi e mi auguro di aver lasciato anch’io qualcosa a loro”.
Urban Art con Amaele Serino (Cosenza)
“Questo laboratorio ha portato leggerezza e allo stesso tempo desiderio di essere presenti nel mondo, pieno di contraddizioni, ma pur sempre il nostro mondo”.
– Amaele Serino, Urban Art
I ragazzi, sotto la guida di Amaele, si sono dilettati nello studio del lettering, delle figure e del colore. Hanno appreso tutte le tecniche per creare una bozza e realizzare graffiti su qualsiasi supporto e in particolare su pareti.
Questi aspetti di analisi hanno contribuito poi alla realizzazione di opere artistiche legate ad un tema attualissimo e molto importante, la violenza sulle donne.
Ogni partecipante ha espresso la propria creatività secondo i principi della cultura Hip Hop lavorando in sintonia, ognuno con il proprio compito, per trasmettere un messaggio sociale.
Urban Art con Salvatore Puzzo (Catanzaro)
Il laboratorio di Urban Art con Salvatore Puzzo è stato diviso in due parti. I primi incontri sono stati dedicati all’introduzione del concetto del writing e del disegno su carta.
Successivamente, dopo poco, hanno preso in mano le bombolette ed hanno iniziato ad esprimere la loro creatività secondo le indicazioni di Salvatore. I ragazzi si sono messi in gioco tra colori e stencil trovando ispirazione nella vita di tutti i giorni.
“Le impressioni sono state positive. L’obiettivo era quello di farli divertire imparando le basi del graffitismo e di sicuro è stato raggiunto.”
Queste le parole di Salvatore al termine dell’esperienza. Ci racconta inoltre che durante il percorso, giorno per giorno, ha instaurato una bella relazione con i ragazzi, fatta di fiducia, stima e rispetto.
Se fai parte di un’associazione o un ente e vorresti saperne di più sull’offerta formativa e i laboratori organizzati da SIC, che sostengono i principi di inclusione e rigenerazione urbana e sociale, contattaci al 3518531072 o alla mail segreteria@streetisculture.com.
Articolo a cura di Martina Colombari, UNIFE
La strada è crescita
Street is Culture è sinonimo di crescita. Infatti con i suoi laboratori educativi basati sull’attività sportiva, ha spronato i ragazzi dell’USSM di Messina a mettersi in discussione e responsabilizzarsi.
L’esperienza è stata possibile grazie al finanziamento approvato dal Ministero della Giustizia, Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità e alla collaborazione con la direttrice Maria Palella e la Referente Ministeriale Irene D’Arrigo.
Tre le discipline coinvolte: Parkour, Breakdance e Urban Art.
Parkour con Simone Salvatore Radici
“Il processo di apprendimento è stato graduale, sempre in crescita, condiviso da tutti.”
– Simone Salvatore Radici, istruttore di parkour.
Suddiviso in due o tre incontri settimanali, il corso di parkour ha ottenuto risultati molto positivi.
Ha stimolato i ragazzi a capire l’importanza dei rapporti interpersonali, sensibilizzandoli al rispetto delle regole e al sostegno reciproco.
Hanno superato ogni divergenza riuscendo a condividere un momento di svago e apprendimento di nuovi valori che Salvatore spera possano interiorizzare e tenere cari nel loro percorso di vita.
Breakdance con Alessandra Occhino
“L’ultimo incontro che ho avuto con i ragazzi e gli educatori ha racchiuso per me tutto il senso dei nostri appuntamenti e della relazione che siamo riusciti ad instaurare, fatta di fiducia e di rispetto, fondamentali per potersi lasciar andare e uscire dalla zona di comfort.”
– Alessandra Occhino, istruttrice di breakdance.
Il laboratorio di breaking ha lasciato ad Alessandra un ricordo importante, fatto dello stupore e dell’impegno messo dai ragazzi in questa esperienza.
Prima di tutto nel lato sportivo e successivamente nell’interesse dimostrato verso la grande storia che si cela dietro a questa disciplina.
I ragazzi stessi si sono esposti, esprimendo opinioni talvolta contrastanti, che hanno portato alla condivisione di pensieri e dibattiti per nulla scontati, creando importanti momenti di crescita personale e sociale.
Urban Art con Nicolò Amato
“Da parte dei ragazzi c’è stata una grandissima partecipazione e voglia di voler fare, di imparare.”
– Nicolò Amato, istruttore di Urban Art.
Il murales intitolato “I Figli della Luna” è frutto del laboratorio di Urban Art, in cui le emozioni dei ragazzi hanno giocato un ruolo centrale.
Questi infatti si sono immedesimati in una fase lunare, quella che, nel momento della creazione dell’opera, rispecchiava maggiormente il loro stato d’animo.
L’insegnamento più grande è stato quindi quello di imparare, attraverso l’arte, a gestire le proprie emozioni, senza farsi trasportare dalle influenze esterne.
È stato fatto un lavoro di educazione emotiva, che ha portato ad una interazione notevole da parte dei ragazzi: si sono messi in gioco, hanno appreso l’importanza di riconoscere le proprie emozioni e a valorizzarle senza esserne schiavi.
L’esperienza ha impressionato positivamente Nicolò, per questo si augura di aver trasmesso valori che i giovani partecipanti coltiveranno in futuro.
Per maggiori informazioni sulla nostra offerta formativa, visita il nostro sito nella sezione “EDUCAZIONE” oppure contattaci ai seguenti recapiti:
mail segreteria@streetisculture.com
telefono 3518531072
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