Banksy, profeta della street culture

Banksy è il nome d’arte di un leggendario writer britannico, uno dei maggiori esponenti di sempre della urban art, la cui vera identità è ancora oggi sconosciuta.

Sempre squisitamente satirica e sovversiva, la street art di Banksy non nasce mai come semplice risposta ad un’urgenza espressiva qualsiasi: è una vera e propria cosa viva, capace di istigare nella mente dello spettatore profonde domande sul mondo moderno, di farlo riflettere.

Bansky tratta temi come le farraginosità della società occidentale, le atrocità della guerra, il conformismo, le brutalità dei mass media come strumento di propaganda e delle forze dell’ordine come strumento di repressione. La sua opera sembra perennemente alla ricerca delle contraddizioni nascoste della società moderna, delle sue ipocrisie e dei suoi crimini, e tutto ciò usando il linguaggio, l’immaginario e i codici della cultura di massa e della cultura pop.

È famosissimo per il sapiente e ormai inconfondibile uso dello stencil, il principale strumento pittorico nel suo arsenale, utilissimo per poter realizzare i suoi graffiti molto in fretta e con un’ampia precisione.

Banksy è anche in aperta polemica con il mondo della diffusione tradizionale dell’arte ed in particolare con la mentalità dei magnati dell’arte. Molte sue opere alludono a ciò e spesso Banksy è solito appenderle clandestinamente nelle gallerie d’arte più famose del mondo, con gran clamore mediatico volta per volta.

Nonostante Banksy sia un nome ormai conosciuto in tutto il mondo e la sua arte celebrata e rinomata nella cultura pop così come in quella accademica, il misterioso writer di Bristol ha sempre preferito l’anonimato: come se non volesse attribuire a quelle opere una faccia, un volto, il pensiero di qualcuno con un nome ed un cognome, bensì piuttosto renderle il pensiero inespresso di una generazione, la voce latente di un popolo insoddisfatto, un vero e proprio profeta della street culture.

Il basket è uno sport amato in tutto il mondo, ma ci sono variazioni e adattamenti che lo rendono ancora più emozionante e libero. Uno di questi è lo streetball, una variante giocata su strada o in spazi aperti, che si discosta dalle regole rigide del basket tradizionale. 

Per la sua versatilità e per il contesto in cui è nata e si pratica, la disciplina viene inserita tra le otto a cui Street Is Culture dedica corsi per i ragazzi al fine di metterli in connessione con una cultura urbana innovativa. 

È un’arte espressiva che fonde talento, creatività e spirito di comunità. Questa particolare disciplina, nata in contesti urbani e spesso giocata su campi improvvisati, ha conquistato il cuore di molti appassionati in tutto il mondo. Con il tempo è riuscito a superare  i confini del gioco e diventare una vera e propria cultura trasversale.

Le origini della disciplina sono profondamente legate alla cultura urbana. Nasce nei quartieri delle grandi città, dove i giovani giocano a basket per strada, dando vita a un’esperienza ludica informale e senza regole rigide. Questa pratica ha consentito a molte comunità di sviluppare una propria identità, contribuendo a creare legami sociali e a promuovere la coesione tra i giovani.

Una delle caratteristiche distintive dello streetball è la sua natura creativa e la libera espressione. Gli atleti di strada hanno la possibilità di esibirsi con stili di gioco unici e spettacolari, mescolando passi acrobatici, dribbling innovativi e tiri audaci. La strada diventa il palcoscenico per la loro arte, e ogni partita è un’opportunità per mostrare il proprio talento e creatività.

Lo streetball si contraddistingue per il campo da gioco informale, spesso situato in strade, campi pubblici o cortili. A differenza delle arene ufficiali del basket, lo streetball non ha linee di campo rigidamente definite, ma si adatta alle caratteristiche dell’ambiente circostante. Anche questa libertà permette ai giocatori di sfruttare al meglio gli spazi e di adattarsi alle situazioni con creatività.

Le squadre di streetball sono generalmente composte da 3 a 5 giocatori per lato, anche se la dimensione può variare a seconda delle circostanze. Questa riduzione del numero di giocatori rende le partite più dinamiche, facendo emergere abilità individuali e connessioni di squadra più strette. La passione e l’impegno dei giocatori si concentrano su ogni singola azione, creando una competizione intensa e coinvolgente.

I punti vengono assegnati allo stesso modo del basket tradizionale, con canestri da 2 e 3 punti, ma le regole sui falli sono meno rigide. In molte partite, viene applicato il principio del “no blood, no foul”, consentendo un certo livello di contatto fisico finché non causa danni evidenti o ferite. 

Infatti, uno degli aspetti distintivi dello streetball è l’autogestione del gioco. Le chiamate dei falli spesso sono lasciate alla discrezione dei giocatori stessi, promuovendo il fair play e la cooperazione. Inoltre, il gioco continua senza pause per i tiri liberi, mantenendo un ritmo fluido.

La creatività è al centro dello streetball, che diventa una disciplina vera e propria e si distacca presto dall’essere considerata soltanto una variante del basket tradizionale, proprio grazie alla libertà nell’azione di gioco.  

La disciplina, inoltre, abbraccia l’inclusione e celebra la diversità. È un ambiente aperto a tutti, indipendentemente dall’età, sesso o background sociale. Questa apertura ha contribuito a rompere le barriere sociali e a creare spazi di incontro e interazione tra persone di diverse culture e provenienze. Lo streetball unisce le persone e promuove una vera e propria fratellanza.

Per questo motivo, oltre al puro divertimento e all’aspetto competitivo, lo streetball ha dimostrato di avere un impatto sociale significativo. In molti quartieri svantaggiati, il gioco di strada ha fornito un’alternativa positiva alle attività poco sane, contribuendo a tenere i giovani lontani dalla strada e dai rischi associati. Molti progetti sociali e associazioni hanno incorporato lo streetball come strumento per promuovere l’inclusione sociale e la cooperazione tra i giovani.

Inoltre, internet e i social media hanno amplificato l’impatto dello streetball, trasformandolo in una comunità globale. Video e clip di partite spettacolari si diffondono velocemente, consentendo a giocatori e appassionati di condividere la passione per questo sport a livello mondiale. Campionati e tornei internazionali riuniscono giocatori provenienti da diverse parti del globo, creando un senso di unità e competizione a livello internazionale.

In definitiva, lo streetball è una celebrazione della cultura del basket, un’opportunità per giocatori di tutte le età e livelli di esperienza di condividere la loro passione per questo sport e di divertirsi insieme, senza vincoli, sulle strade e negli spazi aperti di tutto il mondo.

 

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