Napoli – Roller Skating Festival, un evento con vista mare
L’estate sta finendo, ma Street Is Culture non si rassegna e va alla ricerca del profumo di mare a Napoli, in occasione della prima edizione dell’evento “Roller Skating Festival” del 16 Settembre.
Se anche voi avete un’improvvisa voglia di mettervi le rotelle ai piedi, venite a trovarci in uno dei posti più suggestivi d’Italia, il lungo mare Caracciolo. L’evento inizia alle 9 e continua tutto il giorno, mentre noi saremo presenti dalle ore 10 alle ore 13.
Se il mondo degli sport urbani vi attira, venite a scoprire l’evento!
Oltre al blading (nel caso in cui lame e rotelle non facessero per voi!), potrete provare diverse e intriganti discipline tra cui parkour, skating e BMX, con la partecipazione del nostro referente dei corsi nazionali e istruttore di BMX Ciro Cesarino.
Street Is Culture crede, infatti, fortemente nel valore degli sport urbani come esperienza di inclusione, benessere psicologico ed espressione della creatività del singolo.
Cosa aspetti? Vieni a trovarci!
La partecipazione è gratuita ma i posti limitati, invia la tua richiesta a questo link https://forms.gle/EnQhcPc9qMhCtjDX6
Per ulteriori informazioni, contattaci al numero 3518531072 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com
- Pubblicato il blading, bmx, Chi Siamo, parkour, skateboarding, streetart, urbansummer
Urban art: dai graffiti all’arte di protesta
L’urban art è un fenomeno complesso e caleidoscopico: come si può racchiudere in una sola definizione?
L’unico massimo comun denominatore che è possibile trovare, plausibilmente, è quello dell’urgenza dell’espressione artistica come rivendicazione sociale. Il resto è gradito, ma sempre opzionale.
Partiamoci dalle basi: la forma di urban art più famosa esistente è il graffitismo. Il graffitismo è una forma di pittura murale diffusa ovunque, e consiste principalmente nel dipingere il proprio nome d’arte, in gergo “tag”, in maniere esteticamente eccentriche sui muri del tessuto urbano.
Le tecniche sono svariate, e comprendono l’uso di bombolette spray, stencils, aerografi, acrilici, poster e virtualmente ogni strumento artistico che possa essere usato in maniera abbastanza rapida ed incisiva.
Questa però è solo la forma più elementare del fenomeno. Il graffitismo stesso ha molte sfumature. In primo luogo, è spesso una importante voce dei quartieri periferici delle metropoli, dove la cultura della strada e la sua espressione come graffitismo diventano una sola cosa.
Ma ogni graffitaro, a prescindere dalla sua inclinazione, cerca di sviluppare uno stile e una personalità tutta sua, in modo da distinguersi nei panorami della urban art e creare un suo “marchio”.
Questa ricerca artistica è spesso stata così potente da emancipare l’arte di strada dalle sue origini graffitare e rendere questa forma artistica non più un puro capriccio estetico, ma una tradizione che cerca di esprimere un messaggio, spesso sociale, politico o comunque di contestazione.
Banksy è un famosissimo esempio di ciò: i suoi lavori di protesta contro l’omologazione dell’establishment sono ormai immediatamente riconoscibili nella mentalità collettiva. È spontanea l’associazione alla rivendicazione della libertà d’espressione, al pacifismo o all’unicità e poliedricità di ogni essere umano.
La street art, in questo modo, si pone in polemica più o meno aperta con l’élite e contro il mondo della conformazione, sia essa conformazione artistica (il mondo delle gallerie d’arte, ad esempio), morale o politica.
Seguendo questa evoluzione, ci si accorge facilmente che la urban art è un fenomeno ampio e vasto, che va dal mondo (meno consapevole ma sicuramente più a stretto contatto con le radici culturali del fenomeno) dei tag alle più consce rivendicazioni morali ed umane di un fenomeno che conta tra le sue fila anche capisaldi accettati dell’arte moderna come Banksy o Keith Haring.
E tornando alla domanda originale: è possibile darne una definizione unica? Forse no, ma forse l’unica cosa che sta dietro ai tag dei graffitari di periferia quanto alle opere di Banksy è la rivendicazione del diritto all’urgenza espressiva per se stessi quanto per il mondo intero.
Street Is Culture offre splendidi corsi sull’argomento, il cui scopo è insegnare ai ragazzi quest’arte in maniera funzionale ed espressiva!
Per ulteriori informazioni, contattaci al numero 3518531072 o scrivici all’indirizzo magid@streetisculture.com.
Breakdance: movimento urbano che trasforma
Nel vasto e inarrestabile mondo dell’arte urbana, una disciplina si erge come una vera e propria rappresentazione dell’anima delle strade: la breakdance. Una forma di espressione corporea che ha conquistato il cuore di giovani e adulti in tutto il mondo, la breakdance è diventata un simbolo tangibile della cultura di strada. Ecco perché Street is Culture ha scelto di abbracciare questa forma d’arte e renderla parte integrante della propria missione.
La storia della breakdance ha avuto origine tra gli adolescenti afroamericani e latinoamericani nel quartiere del Bronx a New York negli anni ’70. Ha preso vita durante le feste private e gli eventi di strada organizzati dalla nascente comunità hip-hop ed è emersa come una risposta creativa alle sfide sociali e culturali dell’epoca.
I giovani dei quartieri urbani iniziarono a sperimentare movimenti e pose uniche ispirate dalla danza, dalla ginnastica e dalla cultura hip-hop emergente. Questa nuova forma di danza era caratterizzata da movimenti acrobatici, rotazioni, salti e gesti che sfidavano le convenzioni della danza tradizionale.
La breakdance comprende due componenti principali: una fase iniziale in posizione eretta chiamata “toprock” e una serie di movimenti che coinvolgono un contatto ravvicinato con il pavimento, tra cui “footwork”, “powermove” e “freeze”.
Divenne parte integrante della cultura hip-hop, che includeva anche writing, mcing e djing. I primi ballerini, noti come “b-boys” (ragazzi) e “b-girls” (ragazze), si esibivano nelle strade, nei parchi e nelle feste, creando una forma di intrattenimento unica e coinvolgente.
Negli anni ’80, la breakdance iniziò a guadagnare popolarità a livello globale grazie a film, programmi televisivi e tour internazionali di crew di breakdance. La competizione e la creatività all’interno della comunità portarono all’evoluzione di nuovi stili e movimenti, contribuendo a definire l’identità unica di questa forma d’arte.
In origine, la breakdance prende vita nelle strade all’interno dei cosiddetti “cypher”: gruppi di persone che formano cerchi in cui i b-boy si alternano nell’esecuzione delle loro sessioni di ballo. Oltre a essere un momento di espressione e di allenamento, il cypher rappresenta un’opportunità di socializzazione per i giovani. All’interno del cypher, possono emergere sfide individuali o di gruppo, comunemente chiamate “battle”.
In questi anni iniziano a essere organizzati eventi conosciuti come “contest”, in cui b-boy e crew da diverse parti del mondo si sfidano secondo criteri predefiniti. Questi eventi si adattano alle dimensioni dell’occasione. Il cypher e la battle rappresentano una reinterpretazione culturale, poiché trasformano pratiche rituali antiche per adattarle all’ambiente urbano contemporaneo.
Nel corso degli anni, la breakdance ha continuato a svilupparsi e adattarsi alle tendenze culturali e musicali, mantenendo la sua essenza di libertà espressiva e individualità. Oggi, è considerata una forma d’arte rispettata e riconosciuta a livello internazionale, con competizioni, eventi e scuole dedicate a insegnare e preservare questa cultura di strada unica.
La breakdance ha esercitato un’influenza profonda nel mondo contemporaneo, plasmando la cultura popolare, la moda, la musica e l’arte. La sua energia creativa e la sua capacità di unire persone di diverse origini hanno contribuito a rendere la breakdance un simbolo di unità e espressione globale.
In un mondo in cui le barriere culturali spesso dividono le persone, essa agisce come un ponte che collega culture e comunità. Le crew che si esibiscono insieme, sono spesso composte da individui di origini etniche e sociali diverse. Questi gruppi offrono uno spazio di inclusione in cui le differenze sono celebrate e l’arte diventa il mezzo per condividere storie personali e collettive.
Non è solo uno spettacolo visivo, ma anche uno strumento di cambiamento sociale. Attraverso l’arte del movimento, può affrontare temi importanti come l’uguaglianza, la diversità e l’inclusione. Le performance possono innescare discussioni significative sulla cultura di strada, la storia delle comunità marginalizzate e le sfide che affrontano. Essa spinge le persone a considerare il mondo da diverse prospettive e promuove il dialogo costruttivo.
SIC ha riconosciuto il potenziale unico della breakdance come veicolo per diffondere la cultura di strada. Includendola tra le discipline di cui si occupa, l’organizzazione dimostra il suo impegno a preservare e promuovere le forme d’arte urbane autentiche.
Questa scelta rafforza l’importanza della breakdance come patrimonio culturale, nonché la sua capacità di influenzare positivamente la società.
Per ulteriori informazioni sui corsi, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.
-Carmen Diop
- Pubblicato il BLOG, breakdance, Chi Siamo, streetart
Lo Skateboard e la rivoluzione urbana sulla tavola a quattro ruote
Lo skateboard è da decenni uno dei simboli più rappresentativi della cultura giovanile urbana. È un fenomeno culturale che ha saputo conquistare i cuori di milioni di appassionati in tutto il mondo.
La storia dello skateboard inizia in California negli anni ’50, ma con radici che risalgono molto più indietro nel tempo. Tutto ebbe inizio con il surf, uno degli sport più amati sulla costa californiana. I surfisti, desiderosi di poter sperimentare la stessa sensazione di libertà anche fuori dall’acqua, ebbero l’idea di montare ruote su tavole di legno e “surfare” sull’asfalto. Questo concetto di “surf su strada” divenne rapidamente popolare e portò alla nascita dello skateboard come lo conosciamo oggi.
Gli anni ’70 segnarono l’esplosione della popolarità dello skateboard. Grazie all’innovazione tecnologica, le tavole da skateboard divennero più resistenti e versatili, aprendo la strada a una vasta gamma di trick e manovre. Furono costruiti i primi skatepark, offrendo agli skater un luogo sicuro e dedicato dove praticare e migliorare le proprie abilità. L’immagine dello skateboard iniziò a comparire nei media e nella cultura popolare, trasformando gli skater in icone ribelli e spensierate.
Negli anni ’80 e ’90, lo skateboard divenne un simbolo di contro-cultura e di ribellione giovanile. La musica punk e hip-hop, insieme a film e video di skateboard, contribuirono a consolidare l’identità di questa subcultura. I giovani skater, con le loro tavole colorate e abbigliamento sgargiante, sfidavano gli standard sociali e rappresentavano una forma di protesta contro il conformismo. Ma al di là di questa immagine ribelle, lo skateboard continuò a evolversi come una disciplina sportiva e artistica in continua crescita.
Oggi, lo skateboard è diventato una parte essenziale della cultura giovanile. È uno sport incredibilmente versatile e offre una vasta gamma di stili e discipline. Due delle principali aree in cui gli skater si esprimono sono il “Street” e il “Park”.
Lo stile “Street” è la forma più popolare di skateboard. Gli skater di strada utilizzano l’ambiente urbano come il loro parco giochi personale. Scale, ringhiere, marciapiedi e altre strutture architettoniche diventano le loro sfide. Qui gli skater dimostrano la loro abilità tecnica eseguendo trick come ollie, kickflip, grind e slide. L’aspetto creativo dello street skateboarding è che ogni elemento dell’ambiente può essere trasformato in una nuova opportunità per mostrare la propria creatività e stile personale.
Il “Park” skateboarding si svolge invece all’interno di skatepark appositamente progettati. Questi parchi sono costituiti da rampe, half-pipe, bowl, e altre strutture specializzate che offrono agli skater l’opportunità di eseguire acrobazie spettacolari in aria. Gli skater di park dimostrano il loro coraggio e abilità, saltando e scivolando tra le varie sezioni del parco, creando sequenze di trick fluidi e spettacolari. Uno dei vantaggi degli skatepark è che offrono un ambiente sicuro per praticare, consentendo agli skater di allenarsi in modo più strutturato e concentrarsi su trick più complessi.
Entrambi gli stili hanno i loro sostenitori appassionati e offrono esperienze diverse.
Lo skateboard in Italia sta vivendo una crescita costante e una sempre maggiore popolarità. Negli ultimi anni, la cultura si è radicata profondamente nel tessuto sociale del paese, coinvolgendo una vasta gamma di appassionati di tutte le età. Le città italiane offrono un ambiente ideale per lo skateboard, con una miriade di spazi urbani attrezzati e la proliferazione di eventi, competizioni e raduni.
Lo skateboard è molto più di uno sport, è un’arte di strada e si adatta perfettamente alla filosofia di Street Is Culture. La disciplina permette di ampliare la propria visione artistica, trasformando gli spazi urbani in una tela su cui esprimere se stessi, trasformando le città in spazi dinamici e vivaci. L’associazione ha deciso di investire in corsi dedicati, offrendo ai giovani l’opportunità di esprimersi, di sviluppare competenze fisiche e mentali, e di unirsi a una comunità vibrante e appassionata.
La promozione della cultura dello skate da parte di SIC non si limita dunque a insegnare trick e abilità, ma si concentra anche su valori fondamentali come il rispetto, la collaborazione e il senso di comunità. Mira a costruire una rete di skater uniti dalla passione per lo skateboard e desiderosi di contribuire al cambiamento sociale attraverso l’espressione artistica.
Con il riconoscimento istituzionale, incluso l’inserimento alle Olimpiadi estive, lo skateboard sta vivendo una nuova era di visibilità e opportunità. Ha raggiunto una portata globale, unendo skater di diverse culture e continenti in un’unica passione condivisa.
La storia dello skateboard è una testimonianza del potere dell’immaginazione giovanile e della creatività umana. Ciò che è iniziato come una semplice idea per sperimentare il surf su strada è diventato un fenomeno culturale globale, ispirando milioni di persone in tutto il mondo a scendere su quattro ruote e a sfidare la gravità in uno spirito di libertà, avventura e ribellione.
Con il passare degli anni, lo skateboard continua a evolversi, ma la sua essenza di passione, creatività e libertà rimane immutata.
Per ulteriori informazioni sui corsi, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.
-Carmen Diop
- Pubblicato il BLOG, Chi Siamo, skateboarding, streetart
Libertà e inclusione all’Homiesfest di Rovereto
Domenica 2 Luglio, presso la skatepark di San Giorgio, si è svolta la seconda giornata di Homiesfest, un’iniziativa che mira a promuovere la cultura dello skateboard e a favorire la condivisione di idee tra i giovani. L’obiettivo è quello di dare l’opportunità ai giovani di manifestare le loro idee e il loro modo di esprimersi supportando le politiche giovanili.
Homiesfest è sostenuto dal Piano Giovanni Rovereto, in collaborazione con Street is Culture per promuovere le realtà giovanili, l’aggregazione, la libertà e l’inclusione.
Abbiamo intervistato il promotore dell’evento in Trentino, Riccardo Zanirato, che ci ha raccontato del secondo appuntamento con Homiefest.
L’interesse e l’entusiasmo dei ragazzi non è sciamato nemmeno per la seconda giornata a cui non potevano mancati, reduci dalla bella prima esperienza che li ha ispirati. Il target era più selettivo, le persone presenti erano ben consapevoli del tipo di evento. Vibrazioni estremamnete positive hanno caratterizzato tutta la giornata, con lo skatepark sempre pieno di gente!
Le attività si sono divise in due momenti: alle 16:00 il freeskate, e alle 17.30 è iniziato il cash for trick, in cui ogni ragazzo/a poteva provare a fare il suo migliore trick. Alla risposta positiva dei presenti, i ragazzi venivano incoraggiati tramite un compenso monetario per ogni trick interessante.
Nel frattempo due ragazze si sono cimentate nella realizzazione di in un’opera di abbellimento dello Skatepark, disegnando un occhio molto colorato all’interno dell’half bowl.
Durante tutto il pomeriggio per intrattenere anche i più timidi è stato allestito un laboratorio di spillette ed un angolo lettura.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare la città ad un rapporto più inclusivo verso il mondo dello skateboard e del freestyle in generale e non relegarlo sempre come attività di secondo ordine, inoltre è stato importante anche concentrarsi molto sul tornare a vivere e condividere gli spazi pubblici, organizzando appunto eventi attraverso i giovani e per i giovani stessi!
Le giornate di Homiefest non sono finite! Il grande appuntamento finale è previsto per il 3 settembre. Se sei un appassionato di skate contest, mostre d’arte, graffiti, workshop e vuoi vivere momenti indimenticabili, non puoi assolutamente mancare.
La partecipazione all’evento è gratuita, quindi non ci sono scuse! Ti aspettiamo per condividere insieme l’energia e la passione di Homiesfest!
Se desideri ulteriori informazioni, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.
- Pubblicato il BLOG, Chi Siamo, graffiti, skateboarding, streetart
Conosciamo meglio SIC: Chi è Ciro?
Ciro ha 21 anni, risiede a Napoli e ha raggiunto un importante traguardo diventando il collaboratore più giovane dell’organizzazione Street is Culture.
La città di Napoli, un museo a cielo aperto, è conosciuta per la connessione con l’arte e il forte attaccamento alle tradizioni ed è il contesto in cui questo ragazzo ha trovato la sua passione, che sembra distante dalla realtà partenopea. Nonostante l’assenza di strutture per praticare la sua disciplina, la BMX, Ciro ha sempre nutrito una grande passione per questa forma d’arte. Nel corso degli anni, ha dedicato innumerevoli ore ad allenarsi, sfidandosi costantemente e cercando sempre nuovi modi per migliorare, esplorando strade e piazze, dato che questo sport si pratica in ambienti urbani.
La scoperta dell’associazione è avvenuta attraverso i social media. Ciro è entrato in contatto con Magid, il presidente dell’associazione, e insieme hanno deciso di incontrarsi di persona per conoscersi meglio e pianificare una collaborazione. Ha iniziato la sua avventura in SIC come istruttore di BMX e ha dimostrato un talento straordinario nel trasmettere la sua passione agli altri. Grazie al suo impegno e alle sue competenze, è presto diventato anche il referente dei corsi che l’associazione offre a livello nazionale.
Ogni giorno si relaziona con genitori desiderosi di trovare un’attività sportiva che possa motivare i loro bambini, spingendoli a lasciare il confortevole divano e distogliendoli dalla schiavitù del cellulare. Il suo ruolo consiste nello scouting e nel reclutamento di istruttori per una vasta gamma di discipline al fine di avviare progetti in collaborazione con i comuni, enti partner, scuole e corsi pubblici e privati. Ciro lavora instancabilmente per creare programmi accessibili e inclusivi, che raggiungano un ampio spettro di partecipanti e promuovano la gioia dell’attività fisica e della sana competizione. L’obiettivo è quello di creare una generazione di individui attivi, creativi ed appassionati, pronti ad affrontare con fiducia e determinazione le sfide della vita.
Il progetto che gli sta più a cuore è Base Comune. Si tratta di un’iniziativa educativa e intergenerazionale nata a Napoli che offre laboratori di street art e street sport con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa, la dispersione scolastica e la marginalità. Il progetto contribuisce alla riqualificazione urbana ed è una magnifica opportunità per gli artisti locali, da loro uno spazio di visibilità e concorre a consolidare l’identità culturale della città.
Si sente a suo agio in SIC e considera l’associazione un ambiente stimolante e appassionante. Ha la rara opportunità di lavorare attraverso le sue passioni e condividerle con il resto del team. Il suo entusiasmo e la sua dedizione si riflettono nell’energia che trasmette agli altri, incoraggiando i ragazzi a seguire i propri sogni.
“Un messaggio che mi sento di mandare è quello di non ascoltare i giudizi degli altri. Le arti e gli sport di strada possono sembrare distanti dagli sport più comuni, come il calcio o la pallacanestro, ma sono altrettanto belli, esprimono la creatività, l’individualità e la diversità della comunità, portando vita e colore alle strade. Pertanto, inseguite i vostri sogni perché non c’è cosa più bella nella vita che svegliarsi per fare qualcosa che ti piace”, afferma Ciro con convinzione.
Questo ragazzo rappresenta un esempio positivo per i giovani di Napoli, dimostrando che è possibile seguire la propria passione anche in contesti non convenzionali. La sua storia ispira e incoraggia coloro che si trovano di fronte alle difficoltà ad abbracciare le proprie passioni e a cercare modi creativi per perseguirle. Con il suo impegno e la sua determinazione, Ciro continua a contribuire all’evoluzione della cultura di strada a Napoli e in tutte le città in cui SIC si muove, con l’obiettivo di aprire nuove opportunità per le generazioni future.
Se sei maggiorenne e hai praticato una disciplina street per almeno 5 anni, e ti piacerebbe diventare un istruttore per condividere la tua passione con i bambini, non esitare a contattarci al numero 3516734178 o all’indirizzo e-mail corsi@streetisculture.com.
Sarà un vero piacere per noi raccontarti tutte le opportunità disponibili e discutere delle possibilità di collaborazione. Non vediamo l’ora di sentirti!
-Carmen Diop
Homiesfest: Uno skatepark che esplode di energia e creatività
Domenica 11 giugno, presso lo skatepark di San Giorgio, si è svolta la prima giornata di Homiesfest, un evento unico nel suo genere che mira a promuovere la cultura dello skateboard e a favorire la condivisione di spazi, idee e passioni tra giovani provenienti da diverse realtà. L’obiettivo principale è quello di creare un’atmosfera di aggregazione autentica e di supportare le politiche giovanili offrendo opportunità di crescita e di espressione.
Homiesfest, sostenuto dal Piano Giovani Rovereto, rappresenta un’occasione per vivere appieno la realtà giovanile, promuovendo l’inclusione e la libertà. Entusiasmante è la collaborazione con SIC che, grazie all’operato di Riccardo Zanirato, si muove per la prima volta in Trentino.
La prima giornata di Homiesfest è stata un vero successo, con una grande partecipazione di persone provenienti da Rovereto e da altre città. Ciò che ha reso l’evento ancora più speciale è stata la presenza di numerosi skater locali, ma anche di ragazzi che non fanno parte della scena dello skate.
La giornata ha preso il via con un free skate aperto a tutti a partire dalle 16, permettendo a chiunque di provare questa disciplina. Nel frattempo, l’artista Sank Semak ha iniziato a creare il suo graffito sul muro dello skatepark, accompagnando l’intera giornata con la sua arte. Alle 17 è iniziato il contest, che ha coinvolto un gran numero di partecipanti, regalando emozioni forti fino alle 19:30, momento in cui si sono svolte le premiazioni.
Il graffito ha accompagnato l’evento in ogni suo momento, diventando un simbolo di Homiesfest.
Dopo le premiazioni, ha avuto inizio la festa, con cibo e bevande offerti dai ragazzi Dogali, mentre la Plebeians Crew ha curato il sound, con una line up funky e hip hop, creando un’atmosfera coinvolgente per tutti i presenti. La serata è stata semplicemente fantastica, con un’animata movida che si è protratta fino alle 22.
L’atmosfera vibrava di energia positiva e l’entusiasmo era palpabile in ogni momento.
Homiesfest non si ferma qui! Sono in programma altre due giornate imperdibili, il 2 luglio e il 3 settembre. Se sei un appassionato di skate contest, mostre d’arte, graffiti, workshop e vuoi vivere momenti indimenticabili, non puoi assolutamente mancare.
La partecipazione all’evento è gratuita, quindi non ci sono scuse per non unirti a noi! Ti aspettiamo per condividere insieme l’energia e la passione di Homiesfest!
Se desideri ulteriori informazioni, contattaci al numero 3516734178 o scrivici all’indirizzo corsi@streetisculture.com.
-Carmen Diop
- Pubblicato il BLOG, Chi Siamo, graffiti, skateboarding, streetart
Street Is Culture: l’arte come punto di partenza
Street is Culture è un’iniziativa che promuove l’importanza dell’arte e dello sport nella vita dei giovani.
Per quale motivo fare leva sull’arte? Perché è così importante nella nostra vita?
L’arte offre una piattaforma per l’espressione creativa e lo sviluppo personale, creando un ambiente inclusivo e stimolante. Ha il potere di emozionare, ispirare e fornire un linguaggio universale per comunicare e ammirare la bellezza.
Si tratta di un mezzo di espressione che va oltre le parole, permettendoci di sperimentare emozioni profonde e riflessioni che arricchiscono la nostra esistenza. Ci offre un’oasi di calma e riflessione nel caos della vita moderna, alimentando la nostra mente e il nostro spirito.
Inoltre, ci connette con gli altri e crea una rete di empatia e comprensione: possiamo comunicare senza confini linguistici o culturali, unendo le persone in un abbraccio universale. Essa ci permette anche di apprendere la storia e la cultura di un popolo, aiutandoci a comprendere il presente.
Per i giovani, l’arte offre un’importante via di espressione, sviluppo della creatività e scoperta di sé stessi. Promuove il pensiero critico, l’analisi culturale e favorisce il benessere mentale ed emotivo. Partecipare a progetti artistici crea una comunità di apprendimento e condivisione, contribuendo allo sviluppo di abilità relazionali e rapporti significativi.
In conclusione, investire nelle opportunità artistiche per i giovani significa investire nel loro sviluppo globale, arricchendo il tessuto sociale e culturale della loro vita.
L’arte è un faro che illumina il cammino, un rifugio che ci ricorda la nostra umanità e ci connette con l’infinito potenziale della creatività.
Se vorresti sapere qualcosa in più contattaci al 3516734178 o scrivici su corsi@streetisculture.com
-Carmen Diop
L’urban summer arriva ad Albenga
Sport, divertimento, nuove amicizie, questo e tanto altro all’Urban Summer di Street Is Culture e YEPP Albenga.
Il centro estivo si svolgerà dal 12 giugno al 9 settembre, da lunedì a venerdì, tutte le mattine a partire dalle ore 8:00 fino alle 18:00, nel Centro Giovani di Albenga in Piazza Corridoni, al civico 9.
I partecipanti avranno a disposizione ampi spazi sicuri e all’aperto in cui muoversi liberamente. A guidare le attività giornaliere saranno istruttori qualificati ed educatori esperti che si prenderanno cura dei ragazzi.
Questi potranno mettersi alla prova imparando a conoscere e a gestire al meglio le proprie risorse psicofisiche attraverso attività sportive e artistiche.
Il programma è ricco di attività che permetteranno di acquisire competenze nelle varie discipline! Verranno alternati momenti di aggregazione e svago, a momenti di pratica e insegnamento.
Durante il campo estivo saranno promossi laboratori di urban culture che comprendono diverse discipline come: skateboard, parkour, breakdance, graffiti, streetball e tanto altro. Non mancheranno anche attività ludiche e momenti dedicati ai compiti estivi.
Il nostro obiettivo è quello di promuovere i valori edificanti della pratica sportiva, offrendo un’esperienza particolare e indimenticabile. Il nostro motto è: imparare divertendosi!
A seguire i dettagli della nostra offerta:
L’iniziativa è dedicata ai ragazzi e ai bambini da 8 anni in su.
Sono aperte le iscrizioni, cosa aspetti? Contattaci per vivere settimane piene di attività entusiasmanti. Non farti scappare quest’occasione!
Se sei un ragazzo interessato a questa magnifica avventura o un genitore che vuole regalare un’esperienza particolare ai propri figli e vorresti sapere qualcosa in più contattaci al 351 334 3159 o scrivici su corsi@streetisculture.com
Articolo a cura di Mariaconcetta Libreri
- Pubblicato il Chi Siamo, urbansummer
Convenzioni universitarie: UNITS
L’Università di Trieste è ora inclusa tra le numerose istituzioni accademiche italiane con cui Street Is Culture ha accordi, al fine di permettere agli studenti di cogliere le opportunità che proponiamo.
In particolare l’offerta formativa è rivolta alle facoltà di DAMS – discipline dell’audiovisivo, dei media e dello spettacolo, scienze dell’educazione e Ingegneria.
Proposta Comunicazione
Nel primo caso, l’obiettivo del tirocinio sarà sviluppare una campagna comunicativa specifica per il nostro target di riferimento, che susciti interesse e successivamente desiderio di approcciarsi alle nostre discipline.
Il tirocinante farà parte a tutti gli effetti del nostro team di comunicazione, per questo contribuirà a gestire, programmare e pubblicare post su tutte le piattaforme digitali dell’associazione (Facebook, Instagram e LinkedIn).
Inoltre, si occuperà di aggiornare e modificare il sito web di Street is Culture preoccupandosi principalmente del blog, che arricchirà con articoli derivati dalle interviste fatte a collaboratori, istruttori ed educatori.
Proposta Educazione
Per quanto riguarda la facoltà di Scienze dell’Educazione, il tirocinante affiancherà il nostro team per quanto riguarda l’elaborazione di progetti e laboratori che coinvolgono bambini e adolescenti.
Come ben sappiamo, l’età evolutiva è un periodo della vita che comporta numerosi cambiamenti e nuove abitudini.
Per questo SIC da sempre si affida a mani esperte per studiare le attività migliori da proporre ai nostri ragazzi, soprattutto quando si tratta di collaborazioni con le istituzioni del penale e della giustizia.
Proposta Ingegneria
Chi invece si unirà a SIC dalla facoltà di Ingegneria si occuperà della pianificazione di uno dei nostri progetti più ambiziosi, la “Street Academy”.
L’obiettivo dello studente sarà analizzare la struttura di zone abbandonate e mal curate per progettare nuovi spazi polifunzionali che diventeranno luoghi sicuri ed educativi a disposizione della comunità.
Queste aree saranno progettate in modo tale da permettere, per chi ne usufruirà, di sviluppare le proprie passioni secondo principi solidali e rispettosi e di seguire i nostri corsi nelle aree adibite.
Street Academy è quindi la parte operativa di Street is Culture, la quale interviene sulla promozione di pratiche sociali e sull’utilizzo concreto dello spazio pubblico, partendo da quanto offre il luogo per poi orientare la riqualificazione fisica verso nuove possibilità di utilizzo.
L’Associazione coopera con i seguenti atenei:
Architettura:
PoliMi – Politecnico di Milano
IUAV – Università di Venezia
Scienze della comunicazione:
UniGe – Università di Genova
UniPd – Università di Padova
UniVR – Università di Verona
UniPV – Università di Pavia
UniTS – Università di Trieste
UniBZ – Università di Bolzano
UniSI – Università di Siena
UniFe – Università di Ferrara
UniBo – Università di Bologna
Scienze dell’educazione:
UniFe – Università di Ferrara
UniBo – Università di Bologna
UniTS – Università di Trieste
Marketing:
UniPV – Università di Pavia
UniPD – Università di Padova
UniSI – Università di Siena
UniTO – Università di Torino
UniVR – Università di Verona
Ingegneria gestionale:
PoliMi – Politecnico di Milano
UniPD – Università di Padova
UniBo – Università di Bologna
UniBz – Università di Bolzano
UniTS – Università di Trieste
Se sei alla ricerca di un’esperienza nuova e formativa scrivici alla mail segreteria@streetisculture.com o contattaci per via telefonica al 3518531072.
Articolo a cura di Mariam Mohamed, UNIGE & Martina Colombari, UNIFE
- 1
- 2