Raccontaci la tua città, quali sono i luoghi storici legati alla tua disciplina: Ho vissuto in Sardegna, Roma e Parigi, attualmente vivo a Milano il luogo storico per eccellenza era “il muretto” a due passi dal Duomo conosciuto da tutta la scena italiana e non solo come punto di ritrovo e di riferimento, purtroppo non esiste più, ha preso il suo posto un negozio di abbigliamento. Anche la stazione METRO di Porta Venezia è un luogo storico ancora frequentato dai BBOYS.
In che luogo e quando hai iniziato a muovere i primi passi: Ho iniziato ad Assemini cittadina della provincia di Cagliari nel 1996.
Chi/cosa ti ha ispirato ad iniziare: Le prime persone che mi ispirano furono dei ragazzi che si esibivano sopra un palco alla festa parrocchiale del mio quartiere,non sapevo cosa stessero facendo ma quello che vedevo con i miei occhi era incredibile, mi ricordo come se fosse ieri quando mio padre mi disse che si chiamava "breakdance", a partire da li rimasi affascinato e poco tempo dopo iniziai.
Quale luogo della tua città ti ispira ad esprimere il tuo talento e perchè: Sicuramente Corso Vittorio Emanuele luogo in cui mi esibisco quando faccio “Street Show” e i portici in zona Moscova per via del pavimento fantastico, in ogni caso quando ti sale la voglia di ballare qualsiasi posto diventa ottimo per esprimersi.
Quali luoghi del passato e/o di oggi si svolge la tua disciplina nella tua città: Prima dell’arrivo del corona virus i posti frequentati erano Porta Venezia, Moscova e si potevano vedere facilmente dei gruppi facendo street show lungo Corso Vittorio Emanuele in Piazza dei Mercanti e via Dante.
Il tuo più grande risultato/appagamento sportivo/personale: Onestamente ne ho avuti tanti e continuo ad averne, anche i più piccoli per me hanno un "grande valore",non posso non citare il quinto posto alle finali del "BOTY" international 2012, due vittorie consecutive alla competizione "dirty 30's" battendo due grossi nomi in finale, essere selezionato nei Top 32 ad uno dei più importanti eventi al mondo chiamato "Freestyle Session",la vittoria della prima edizione del “Like a Bomb” nel 2016 con Yaio,la vittoria di un grosso evento a New york chiamato “Will Forever B-ill” con Omed,uno degli ultimi grossi risultati è stata la vittoria all'ultimo "UK BBOY Championship" con il team “The Italians”. Ma la cosa più importante è che dopo 24 anni di attività quest'arte continua a regalarmi emozioni e mi permette di continuare ad arricchirmi umanamente e artisticamente.
Qual'è l'artista che più ti ispira adesso o hai recentemente scoperto: Tanti mi ispirano ogni giorno, sarebbe troppo lunga la lista, ma se dovessi citarne uno direi Maurizio Next One perchè racchiude la vera essenza dell'hip hop in una sola persona.
In base alla tua esperienza, quali sono gli elementi e gli aspetti della tua disciplina che possono coinvolgere i giovani: Il breaking è la vita di tutti i giorni semplicemente un modo per stare bene con se stessi e gli altri, stringere dei rapporti, condividere, socializzare crescere, ci da fiducia in noi stessi, disciplina e ci permette di apprendere un'arte fantastica ricca di valori e ci fa sentire liberi quando ci esprimiamo sulla musica a modo nostro mostrando il nostro stile e i nostri movimenti.
In base alla tua esperienza, quali sono gli elementi e gli aspetti della tua disciplina che possono coinvolgere i genitori: iL’elemento salute e benessere mentale e fisico in primis, grazie all’attività fisica a cui ci sottopone questa disciplina, e magari un giorno riuscire a lavorare con la propria passione, penso che non ci sia niente di più appagante.
Se dovessi spiegare il progetto “Street Is Culture” in uno slogan?
Slogan : “Fai strada con la cultura”
Ho voluto utilizzare due parole contenute nel nome del progetto che per me significano tanto, questa cultura di strada nel mio caso il breaking più globalmente l’hip hop mi aiutato a diventare la persona che sono ora, mi permette di viaggiare e visitare il nostro bellissimo mondo,arricchirmi conoscendo nuove persone e culture differenti. Veramente questa cultura me ne ha fatta fare tanta di strada, fino a permettermi di avere la vita che amo.