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#Tipresento.... Xavier Calvaire

Nome e Cognome e tag/nick name: Mi chiamo Xavier Calvaire, però la gente mi chiama generalmente Coach X. Questo soprannome e diventato un “brand” per la mia società: Coach X Basketball

Età: Ho 37 anni. Il Basketball fa parte della mia vita da 30 anni. Ho iniziata ad innamorarmi di questo sport giocando fuori con amici. All’epoca, vedevo alcune dei più “grandi” del quartiere giocare a streetball, non avevo mai visto un sport con questo misto di tecnica, qualità fisica e trash-talk allo stesso tempo era troppo figo.

Xavier 8 anni

Xavier 37 anni

 

Dove sei nato : Sono cresciuto a Argenteuil, quello che si chiama il 95 della “Banlieue Parisienne”. A quel momento, Argenteuil era una delle città diciamo le meno sicure che c’era nella regione di Parigi. Però personalmente, mi piaceva un sacco per tutto lo sport e gli amici che stavano intorno a me. Tanti tanti atleti famosi sono usciti da Argenteuil, quindi era un modo di inserzione per tanti di noi. Ho sempre visto il Basketball come una via di uscita da Argenteuil per me e come un modo di educazione. Per cominciare, è stato la possibilità per me di vedere tutta Parigi, una città che non solo è bella, ma che è ancora oggi una delle più grandi capitali del mondo per il Streetball grazie al Quai 54 (https://quai54.com/).

Argenteuil

 Parigi Champs Elysées

(Quai 54)

Raccontaci la tua città, quali sono i luoghi storici legati alla tua disciplina : La Francia in generale è soprattutto Parigi e sempre stata una città legata alle attività di strada, in particolare quelle che vengono dall'America.
Musica, ballo, sport, tutto era americanizzato quando ero piccolo. A volte, mettevamo più di 2 ore per arrivare ai posti più belli per giocare a streetball. La cosa figa era che se ti perdevi, potevi già tornare a casa visto quante squadre aspettavano il loro torno. Quindi per forza dovevi diventare un vincitore per continuare a giocare!
Mi ricordo che in confronto a quello che volevamo fare, andavamo a posti diversi, per esempio, se volevi giocare davanti a belle ragazze universitarie, dovevamo giocare nei “Jardin du Luxembourg”. Se volevi giocare con un quadro fantastico, direzione “Bir Hakeim” con la vista sulla “Tour Eiffel” e se perdevi là, potevamo andare a “Champs de Mars” che era vicino. Dopo qualche anno era pure diventato più bello che Bir Hakeim. Se volevi giocare duro, “Glacière” sotto la metro era perfetto. Ma sicuramente quello che ha avuto il più grande impatto nella storia del Streetball francese, è il campo del “Quai de Levallois”, posto dove è nato il famoso Quai 54 del brand Jordan, che è al momento il più grande torneo Streetball al mondo.

Bir Hakeim

Pigalle

Quai de Levallois

Jardin du Luxembourg

 

Adesso vivo a Tenerife con la mia famiglia, nelle isole Canarie spagnole. E stata una scelta che abbiamo fatto principalmente per la qualità di vita e anche per la mentalità che ci è sempre piaciuta sull'isola. Senza parlare del fatto che il tempo è quasi sempre bello qua, quindi possiamo sempre essere su un campo fuori a giocare con i miei figli (2 maschi, uno di 11 e uno di 8 anni). Il nostro posto preferita sull’isola è Alcalà, un posta al mare con tante attività fisiche e soprattutto un super campo di streetball!!!

Alcalà Streetball Court

In che luogo e quando hai iniziato a muovere i primi passi: Ho iniziato a giocare fuori nel parco vicino casa a 7 anni. Però praticavo tanti sport allo stesso tempo. A 9 anni, ho deciso che era lo sport fatto per me, e ho iniziato a fare solo questo. Giocavo sia fuori che per una società vicino casa.

Xavier 9 anni

Chi/cosa ti ha ispirato ad iniziare: La febbre della pallacanestro mi è venuta grazie a 2 fratelli, Danny e Freddy. Ero sempre con loro (anche se avevo 5 anni di meno del fratello minore), andavo a casa loro per guardare le partite NBA (pure stra tardi) e ero sempre al parco con loro per imparare a giocare. Mi hanno imparato ad avere fiducia in me stesso e a farmi rispettare sul campo. Mio padre mi ha aiutato tanto, soprattutto sulla parte fisica (ero un cicciottello da piccolo, mi ha aiutato a capire come funzionava il mio corpo e come renderlo utile su un campo. Era pure una persona che riusciva a fare uscire il meglio di un ragazzo sul campo. Questo mi ha portato ad avere alcune opportunità con società interessanti. La prima è stata Rueil Malmaison che era in A2 francese all'epoca. E stato il mio primo “club” fuori argenteuil.

Xavier in U18 nazionale con Rueil Malmaison A2

 

Quale luogo della tua città ti ispira ad esprimere il tuo talento e perchè :
Quando avevo 15 anni, ho incontrato alcuni giocatori e amici che mi hanno fatto sperimentare un campetto situato a Maisons Laffitte che si chiama “La Isla”. Da quel momento, diciamo che è diventato il mio posto preferito perché il livello non era male per niente ma soprattutto era a meno di 20 minuti da casa mia con la bicicletta o con l’autobus quindi era perfetto. Prime schiacciate in partita, trash talk, alcune Pro, era non solo un posto fantastico, ma mi faceva sembrare di vivere fuori di Argenteuil che non era diciamo il massimo all’epoca.

Île de Maisons Laffitte

Quali luoghi del passato e/o di oggi si svolge la tua disciplina nella tua città:
La pallacanestro e lo Streetball ed ovunque, però trovo che c'era più voglia e motivazione da parte dei purista della Streetball prima. Vorrei che le nuove generazioni usassero l’esperienza dei più grandi per fare cose ancora più fighe che abbiamo potuto fare noi e soprattutto che a differenza nostra, capiscono come usare il streetball più che il streetball usa loro.

The Cage, West 4th Street, NYC, USA

 

Il tuo più grande risultato/appagamento sportivo/personale:
Senza dubbio la mia famiglia. Mi ricordo ancora quando ho annunciato alla gente che mi sposavo, tutti pensavano che stavo scherzando (diciamo che avevo una certa reputazione lol) ma ero sicuro della mia, della nostra scelta con Emanuela. Eccoci 13 anni dopo, sempre insieme e con 2 figli. A Tenerife, siamo qua anche con mia madre, mia nonna e i miei suoceri. Alcuni membri delle nostre famiglie sono ancora in Francia e in Italia, però è bello sapere che possiamo contare l’uno sull'altro anche siamo lontani.

 

Qual'e' l'artista che piu ti ispira adesso o hai recentemente scoperto:
Penso Dwayne Wade (NBA legend) e Rafer Alston (NBA e Streetball legend).
Sono impazzito per Dwayne Wade quando giocava a Marquette University prima che diventasse il giocatore che tutti conosciamo. Non tutti lo sanno, però durante il suo prima anno in NCAA, non ha giocato dovuto al suo profilo accademico (red shirt). Durante quest’anno, invece di fare come tutti ed allenare per la prossima stagione, ha scelto di diventare un membro dello staff del suo equipe, per aiutare i suoi compagni e anche per impare il massimo possibile per diventare il migliore (https://www.biography.com/athlete/dwyane-wade).
Rafer Alston (conosciuto come “Skip to my Lou”) è uno dei pochi che è stato capace di diventare uno dei più bravi sia sui campi di streetball che sui parquets della NBA. Era un “showman” incredibile e un competitore feroce (https://en.wikipedia.org/wiki/Rafer_Alston).

Dwayne Wade e Rafer Alston

In base alla tua esperienza, quali sono gli elementi e gli aspetti della tua disciplina che possono coinvolgere i giovani:
Per primo, il lato “Freedom” della pallacanestro Streetball può solo attirare i giovani. Ci sono pure il Freestyle e gli “Dunkers” che arrivano pure oggi a vivere della loro passione.Il Streetball è la forma più artistica e libera della pallacanestro. Tanti dei più grandi atleti del nostro sport hanno ammesso che l’esperienza streetball gli ha permesso di diventare più tosti, più competitivi e semplicemente più bravi. Visto che il 3 contro 3 (la base del Streetball) è diventato uno sport olimpico, prenderà un valore veramente interessante in tutto il mondo e sarà secondo me finalmente rispettato dal basketball tradizionale.

Dunk League, USA

Due giocatori NBA, Kevin Durant e Michael Beasley al Rucker Park di NYC

Grayson “The Professor” Boucher
 freestyler and streetball legend

Xavier al Sila Basket Camp per un show freestyle

In base alla tua esperienza, quali sono gli elementi e gli aspetti della tua disciplina che possono coinvolgere i genitori:
Un sport collettivo come il Streetball unisce, ti aiuta ad essere capace a pensare a tuoi compagni senza dimenticare che esisti anche tu. Ti impara pure come tante attività a capire che bisogna uscire dalla zona di confort per poter usare il suo potenziale al massimo. Il Streetball ti impara pure ad essere competitivo senza essere fanatico. Quindi usato bene, può essere un bene per qualsiasi giovane sul campetto ovviamente, ma è pure un insegnamento complementare a quello scolastico e famigliare che può permettere ad un giovane atleta di diventare una persona completa fuori del campo!

Se dovessi spiegare il progetto “Street Is Culture” in uno slogan ?
Slogan: La strada ha finalmente trovata la sua “Avenue”!!!
SIC e secondo me è il progetto più interessante che ho sentito per l’arte e lo sport urbano. La possibilità grazie a SIC di fare Streetball con educatori che conoscono il loro tema e hanno la fibra street non esiste da nessun'altra parte al mondo. Il streetball può essere un'attività in se stessa e può pure essere un modo di completare e di diventare più forte giocando alla pallacanestro classica, o come dicono, “the best of both world”!!!

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