A Palermo, lo sport si fa SQUADRA.
Parkour, breakdance e streetball, sono state le discipline con cui Street Is Culture ha stimolato le menti e i corpi dei ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni di Palermo (IPM).
I tre laboratori proposti nella struttura sono stati realizzati grazie alla disponibilità della Direttrice Clara Pangaro e al finanziamento approvato dal Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia.
Parkour con Marco Biddeci
“Credo che questi ragazzi, più che avere bisogno di qualcuno che gli dia ordini e che li controlli, abbiano necessità di un esempio da seguire”.
Marco Biddeci, istruttore di parkour, si è voluto mostrare ai ragazzi, come un mentore, un uomo che dallo sport ne ha tratto la disciplina e il fair play.
Questi infatti sono i valori che a sua volta ha voluto trasmettere ai giovani partecipanti durante i loro incontri. Anche la collaborazione e l’aiuto reciproco hanno giocato un ruolo fondamentale in questa esperienza.Infatti Marco ha spiegato e dimostrato attraverso esercizi di gruppo, quanto il lavoro di squadra, anche nel parkour, sia fondamentale per superare gli ostacoli.
Breakdance con Massimiliano Sciacca
Massimiliano, con il suo laboratorio di breaking, tra passi di danza e pezzi Old School, ha avuto il compito di insegnare ai ragazzi il senso della musicalità e la coordinazione.
L’istruttore li ha seguiti dai primissimi movimenti basilari sino alla costruzione e all’esecuzione di piccole sequenze coreografiche studiate apposta per loro, con l’obiettivo di allenare, oltre al corpo, anche la memoria.
Anche se non è stato semplice per i partecipanti mostrarsi agli altri, performare per un “pubblico”, tutti quanti hanno affrontato l’esperienza con volontà di mettersi in gioco e di crescere.
Al termine del laboratorio Massimiliano lascia l’Istituto con questo pensiero:
“Sono stato lieto di aver avuto la possibilità di insegnare qualcosa di nuovo a questi ragazzi, lo rifarei ancora”.
Streetball con Daniele Di Cristofalo
Nell’IPM di Palermo c’è stato spazio anche per la palla.
Portata orgogliosamente dal nostro Mister di streetball Daniele Di Cristofalo, che con pazienza e costanza si è dedicato all’insegnamento di questa disciplina rigorosa.
I ragazzi si sono mostrati da subito molto curiosi nei confronti di questo sport, tant’è che alcuni si sono appassionati così tanto da iniziare a vederlo come un modo per respingere lo stress e il nervosismo.Con l’obiettivo di creare unità e coesione nel team, l’istruttore ha proposto quotidianamente delle sfide. Ha notato infatti come una sana competizione accendesse subito in loro il desiderio di lanciarsi in qualcosa di nuovo.
Daniele ha condiviso con noi una delle frasi che gli è stata confidata da un partecipante all’attività:
“È stato un modo per distrarmi dai problemi di casa”.
Questa è la motivazione che ogni giorno spinge SIC ad investire energie e tempo nei laboratori educativi, proponendo attività inclusive per stimolare i giovani ad una vita di passioni positive.
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Articolo a cura di Martina Colombari, UNIFE