Cenni storici sullo skateboard
Nato negli anni ’50 in California, lo skateboard era praticato su strada dai surfisti quando erano impossibilitati a cavalcare le onde. I primi modelli di skateboard erano grezzi, costruiti con delle tavole di legno e le ruote dei pattini a rotelle.
Negli anni ’60 diventò popolare tra i giovani americani e canadesi anche grazie alle aziende produttrici come Mahaka che lanciarono sul mercato i primi skate industriali e che organizzarono anche le prime competizioni, ci fu una leggera flessione di questa pratica alla fine degli anni ’60 prima della definitiva consacrazione negli Stati Uniti ed in tutto il mondo, negli anni ’70 infatti lo skateboard arriva in Europa grazie alle dimostrazioni che gli skater americani tenevano nelle piazze di alcune città europee. Le prime città in Europa in cui il fenomeno si è affermato erano città costiere simili a quelle californiane, negli anni ’80 arrivano i primi skatepark in cui i praticanti poterono esprimersi al meglio ed in sicurezza.
Gli atleti più influenti
In qualsiasi sport ci sono stati atleti (denominati oggigiorno G.O.A.T.) che hanno dato lustro e maggior popolarità allo sport che hanno praticato a livello professionistico, nello skateboard ci sono sicuramente gli Z-Boys che applicarano la tecnica che adottavano sulla tavola da surf allo skate e lo trasformarano in uno sport estremo.
Abbiamo l’icona Tony Hawk, inventore di numerosi trick, vinse oltre 70 competizioni in carriera. Lanciò anche un popolare videogioco a suo nome, inoltre è apparso in dei film, show televisivi e spot pubblicitari. Nel periodo dello street skating, che sarebbe lo skateboard praticato in ambienti urbani, si fanno strada leggende come Eric Koston e Mike Carroll.
Lo skate nella cultura pop
Lo skate ha influenzato molto la cultura popolare, a partire dalla moda streetwear con marchi come Vans e Supreme che hanno fatto dello skateboarding un mantra per le loro linee di abbigliamento.
Molti skateboarder sono anche degli urban-artist, usano le loro tavole come tele e tappezzano le città con i loro graffiti a tema. Abbiamo inoltre personaggi come Bart nella serie I Simpson o altri personaggi di film o serie tv che vengono rappresentati come skateboarder riflettendo l’influenza dello skateboard sulla cultura popolare.
2016: Lo skateboard diventa una sport olimpico
Dopo la proposta del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) di includere lo skateboard alle Olimpiadi, nel 2016 lo skateboard diventa formalmente una sport olimpico. Le prime Olimpiadi in cui lo skateboard è stato presente sono state quelle di Tokyo 2020 (tenutesi nel 2021 a causa dell’emergenza COVID-19), è stato diviso in due discipline: Street e park.
Nella disciplina street le gare si svolgono su un percorso che simula un ambiente urbano, con rampe, scale, rail e altri ostacoli tipici delle strade cittadine. Gli atleti vengono valutati in base alla difficoltà, alla creatività e all’esecuzione dei trick, la disciplina Park si tiene in una grande impianto con curve, salti e transizioni. Gli atleti eseguono trick complessi mentre si muovono fluidamente attraverso il parco. Le prime medaglie d’oro sono stati Yuto Horigome e Momiji Nishira per lo Street e Keegan Palmer e Sakura Yosozumi per il park. Sky Brown è diventata la più giovane medaglia olimpica britannica di sempre, vincendo il bronzo nella disciplina park femminile all’età di 14 anni.
L’inclusione alle Olimpiadi ne ha aumentato la visibilità e la fama, lo skateboard sarà presente anche alle prossime Olimpiadi di Parigi, che sono alle porte.
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Credits
Questo articolo è stato scritto da Claudio Giacalone, tirocinante presso Street is Culture e studente di Scienze della Comunicazione presso L’università degli Studi di Palermo