Mattia ha 28 anni e viene da Cavallino, in provincia di Lecce.
Fa skate da quando era in terza media ed è lo sport che più lo ha formato e caratterizzato.
Oltre allo skate, si occupa della parte creativa, curando la grafica e l’animazione nella creazione di videogiochi.
Una delle cose che lo ha affascinato di più dello skate è il modo di rivedere gli spazi urbani, a livello di mentalità.
Ci spiega come lo sguardo cambi quando vedi una strada: da semplici panchine o strutture in cemento che caratterizzano la città, inizi a vederle più che un arredo urbano, come fossero delle possibili forme geometriche, ad esempio delle rampe.
“Mi ha affascinato il modo in cui si inizia ad approcciarsi all’ambiente urbano”
Inoltre, Mattia racconta come è straordinario quanto si creino dei legami attraverso la disciplina: in qualsiasi città in cui si va a skateare, anche se non conosci nessuno e vai in uno spot in cui è frequentato da skater, da subito si instaurano dei rapporti e si creano delle relazioni da cui nascono nuove amicizie.
Infine, per lui è fondamentale anche l’immaginario, ovvero tutto quello che è legato al vestiario, all’estetica e all’urban.
“Lo skate è il mio sfogo più grande e durante gli esercizi, sia che vadano bene, sia che vadano male, torno a casa con la mente libera”
Mattia, quando ha iniziato a fare skate, si è ispirato non tanto ad artisti famosi, quanto a persone che ha conosciuto nella sua città, i suoi riferimenti erano più nel reale.
Un esempio è Rocco Ronzini, un ragazzo conosciuto a Lecce, a cui Mattia si era ispirato quando aveva cominciato a skateare. E’ stato il suo punto di riferimento da sempre.
Mentre di skater famosi, Andrew Reynolds lo ha spinto ad intraprendere questo percorso.
Mattia svolge il ruolo di coordinatore in SIC: ciò gli ha permesso di creare una sede fisica a San Donato di Lecce e grazie all’assessore, Riccardo Pellegrino, si è riusciti a creare la prima skate plaza su un ex pattinodromo abbandonato da più di 30 anni.
In SIC contribuirà ad aiutare nella realizzazione di una Street Academy a Lecce.
Come istruttore, Mattia ha svolto alcune lezioni ad un ragazzo giovane ed è stato molto gratificante poiché il ragazzo si è dimostrato, fin da subito, dinamico e invogliato ad imparare.
Mattia ci racconta una delle sue esperienze più belle da quando fa skate:
5 anni fa, uno skatepark molto famoso a Lecce chiamato Fondone è stato smantellato.
Grazie a SIC, a San Donato di Lecce, dove si sta realizzando lo Skate Park, si è ricreato la stessa atmosfera di quando vi era ancora lo skatepark Fondone, poiché si è in aperta campagna e molte persone hanno ricominciato a skateare.
Spiega come è magnifico il fatto che si siano riuniti tutte le persone, a partire dai più giovani, fino agli adulti.
L’esperienza più brutta, invece, che ha vissuto Mattia è stata vedere eliminare totalmente due spot storici a Lecce, Porta Napoli e Piccadilly. Ci racconta che proprio nell’ultimo vi è tutt’oggi un esposto comunale per il quale non è più consentito andare a skateare.
Ai ragazzi Mattia suggerisce di non fermarsi ai primi ostacoli e di non abbandonare la disciplina appena un esercizio non viene eseguito nella maniera corretta, di avere la pazienza e la forza di riprovarci e nel bisogno, di chiedere consigli agli skater con più anni di esperienza.
“Per me lo skate prima è uno sfogo e dopo uno sport”
Mattia è molto entusiasta ad intraprendere questo percorso insieme a SIC.