Lanciando uno sguardo al recente passato, SIC ricorda come momento decisivo della sua storia, l’esperienza vissuta nell’autunno 2020 all’Istituto Penale per Minorenni di Bari, che ha rappresentato la prima collaborazione di SIC con il Centro per la Giustizia Minorile della Puglia e Basilicata del Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia.
Essa si è sviluppata grazie al sostegno economico dell’associazione onlus ”Amici di Stefano” su quattro corsi qualificati: parkour, breakdance, skateboarding e urban art.
Denominatore comune della riuscita delle lezioni è stato il coinvolgimento crescente dei giovani reclusi unito al recepimento di valori solidi per il recupero individuale del ruolo di cittadini responsabili.
A seguire le testimonianze del direttore della struttura e degli istruttori delle singole discipline.
Petruzzelli, direttore I.P.M. Bari: ”Ampia proposta di possibilita’ per cogliere valori indispensabili nella vita”
”Una conoscenza casuale, attraverso la brochure recapitataci per posta, ha subito sviluppato un dialogo solido, percio’ duraturo, con Street is Culture per il suo ventaglio di proposte”.
Nicola Petruzzelli, direttore dell’istituto penitenziario minorile di Bari, evidenzia la continuità del rapporto all’insegna della funzionalità migliore per i giovani ospiti del carcere del capoluogo pugliese.
”La varieta’ di esperienze vissute dai ragazzi durante le lezioni ha consentito loro di collegarsi nuovamente con il loro vissuto migliore e ha lasciato in dote valori come abnegazione, perseveranza e tenacia che li sosterranno nel processo di reinserimento, fatto di responsabilita’ e scelte significative”,
analizza il dirigente.
Petruzzelli, una carriera lunga e rilevante in questo ambito, ha garantito continuità al legame con Sic passando dal supporto garantito dalla Onlus “Amici di Stefano” a quello del DGMC Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità e CGM Centro di Giustizia Minorile, nuovo referente anche alla luce dell’investimento ottenuto per la realizzazione dei corsi.
Da quel giorno, grazie al network di insegnanti ed educatori, egli ha presentato e proposto il programma rieducativo a livello nazionale riscontrando l’interesse di molti IPM, USSM e CDP da Torino a Taranto isole comprese.
Ci auguriamo anche quest’anno di raggiungere altri minori e giovani adulti in pena detentiva, proponendo loro tanti altri laboratori sportivi ed artistici in grado di ispirarli ad una vita sana e felice.
Francesco Passaquindici, istruttore parkour: ”La cultura di strada ha fatto sentire liberi i ragazzi”
”Sono soddisfatto di aver insegnato ai giovani a sentirsi liberi e ad avere cura di se stessi. Questi concetti arrivano attraverso l’allenamento costante, che forma con equilibrio e pazienza e sviluppa l’individuo per aiutarlo nel raggiungimento dei propri obiettivi personali. Non vedo l’ora di proseguire con questa opportunita’ offertami da SIC”.
Carlos Suarez, istruttore breakdance: ”Da docente neofita ho saputo conquistare i giovani”
”Nonostante la mia dedizione per la cultura dell’ hip-hop, non avevo mai avuto l’occasione di cimentarmi nell’ insegnamento delle evoluzioni dei breaker. E’ stata un’esperienza che mi ha fornito massima soddisfazione, soprattutto nel vedere trasformarsi l’indifferenza dei ragazzi – comprensibile – in vero e proprio entusiasmo. Settimana dopo settimana, infatti, i ragazzi erano sempre più disinvolti e sicuri nei movimenti e sempre più entusiasti e disponibili ad apprendere. Quando da una situazione da cui non sai cosa aspettarti ottieni questi riscontri, hai raggiunto il miglior risultato possibile”
Vito Inverardi, istruttore skateboarding: ”Grande coesione di gruppo verso una migliore visione della vita”
”Un corso riuscito perfettamente, che ha suscitato tanta attenzione nei partecipanti.
I primi insegnamenti sono stati teorici e riguardavano la psicomotricità.
Si è poi proseguito con lezioni pratiche, durante le quali i giovani hanno realizzato rampe da skate con materiali di recupero, sulle quali hanno ampiamente dimostrato i loro progressi nell’apprendimento.
Questi sono stati momenti in cui, come desideravo, la disciplina che insegno è diventata una vera e propria “cura” per ciascun individuo: parecchi di loro infatti proseguiranno con le evoluzioni sullo skateboard anche conclusa la fase della detenzione.
L’approccio di rinnovata fiducia in se stessi, all’insegna di rispetto e della serenità, è il valore aggiunto rispetto alla conoscenza della pratica di base”
Dario Battista, istruttore urban art: ”Graffiti per assaporare la liberta’ di esprimersi”
”L’obiettivo realizzato è l’assimilazione fiduciosa del linguaggio artistico : dal disinteresse di partenza siamo arrivati a scambio e collaborazione non solo nei miei confronti ma anche tra i ragazzi stessi.
Decisivo il passaggio in cui non mi hanno più visto come un docente da compiacere ma mi hanno integrato nella loro condizione, passando dallo svolgere l’attività del disegno sui muri all’affrontare discorsi con me accettando consigli su tutti gli aspetti della vita che li attende”
Quella con i ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni di Bari è stata un’esperienza edificante ed estremamente soddisfacente per il team di Street is Culture, la prima di una serie di collaborazioni con IMP e USSM in tutta Italia.
La rigenerazione sociale e urbana è da sempre tra gli obiettivi principali di Street is Culture, che è pronta a stringere nuove collaborazioni con associazioni ed enti.
Se fai parte di un’associazione o un ente e vorresti saperne di più sull’offerta formativa e i laboratori di SIC, sempre basati sui principi di inclusione e rigenerazione urbana e sociale, contattaci su comunication@streetisculture.com oppure chiamaci al +39 351 853 1072. Saremo lieti di darti più informazioni!