Mi chiamo Denys Tasinato e sono una studentessa all’ultimo anno di Comunicazione presso l’Università di Padova.
Ho iniziato la mia esperienza con Street Is Culture due mesi fa ed oggi sono qui per raccontarvi com’è andata. Innanzitutto, come mio primo contatto con il lavoro in smart working, sono piacevolmente sorpresa: i vantaggi sono tanti, dalla comodità di lavorare dal divano alla convenienza di non dover prendere la macchina o altri mezzi per arrivare in ufficio, dalla serenità con cui si affronta il lavoro al lusso di poter accendere l’acqua per la pasta all’ora di pranzo. Inoltre, SIC permette ai suoi tirocinanti di gestire i propri orari di lavoro in modo flessibile, per permetterci di conciliare lavoro e studio. Per me questo è stato un punto fondamentale, dal momento che sono studentessa frequentante e lavoratrice part-time.
Ovviamente, l’essere da soli e non avere il costante aiuto di qualcuno richiede capacità di lavorare in autonomia, imparando a risolvere i problemi da soli quando possibile. Inoltre, è fondamentale una buona dose di autodisciplina, perché è facile ritrovarvisi spaparanzati su quel divano (io per sicurezza, spesso, mi mettevo alla scrivania).
Come tirocinante di Comunicazione il mio ruolo è stato quello di gestire i profili social di SIC (Instagram, Facebook e Linkedin), assieme agli altri tirocinanti. Ognuno di noi segue alcuni profili e li fa crescere, cerca nuovi follower e promuove i corsi. Inoltre, noi del team di comunicazione abbiamo l’incarico di scrivere articoli per il blog dell’associazione. Questo mi ha permesso di imparare ad utilizzare meglio WordPress, una hard skill molto importante nel nostro campo.
Street Is Culture è una start-up che credo e spero arrivi lontano, perché i suoi obiettivi vanno al di là dei fini economici, ma aspira ad un’Italia socialmente “pulita”, dove i bambini fin da piccoli imparano a coltivare sane passioni, che siano esse artistiche, musicali o sportive. Quale traguardo più nobile di questo?