Il viaggio dinamico dell’ Urban Art
Oggi l’Urban art è ampiamente riconosciuta come una forma d’arte a tutti gli effetti, per tanto è socialmente rispettata e legittimata, ma come siamo arrivati fino a qui? Facciamo un salto nel passato e ripercorriamo insieme il viaggio dinamico dell’Urban art .
L’etimologia stessa “Urban Art” è strettamente legata al suo significato, parliamo proprio di Arte di Strada – Street Art che affonda le sue stesse radici in America, precisamente nella grande mela Newyorkese, negli anni ’60 e ’70.
L’origine della Street Art è originariamente legata ai movimenti dei graffiti i quali esponenti erano giovani ragazzi che si limitavano a dipingere e colorare i treni delle metropolitane e i muri degli edifici; ragazzi che senza saperlo hanno fatto di una città la propria tela ed hanno dato vita ad una nuova forma d’arte, abbattendo e successivamente superando ogni pregiudizio artistico e sociale.
L’Urban Art nel corso degli anni, fino a giungere negli anni ’80, non è più associata solo a New York, riesce a spingersi oltre oceano accalappiandosi un’identità globale. L’arte non appartiene più solo alle strade, ora ha un nome, una personalità, una firma ma soprattutto, una storia.
L’impatto dell’Urban art nella società
L’aspetto più originale della street art è la sua stessa chiave di apertura nel mondo, parliamo dunque della sua capacità di adattarsi ed essere lo specchio della società, la destrezza nel reinventarsi continuamente. L’Urban Art difatti, non è solo una mera e semplice espressione artistica decorativa, la sua presenza nelle città di tutto il mondo ha segnato profondi cambiamenti e ancora oggi determina implicazioni profonde nella vita urbana e nella società in ogni sua sfumatura.
Gli impatti di questa forma d’arte non sono sempre visibili, ma attenzione, molti di questi lo sono e sicuramente non passano inosservati, basti pensare alla capacità dell’Urban art di ridare vita e colori ad ambienti dimenticati e trascurati. Sono innumerevoli le opere d’arte che hanno riqualificato aree degradate e che hanno ad oggi un’essenza nuova e diversa grazie a murales colorati, graffiti creativi o installazioni autentiche. Parliamo di azioni che hanno sì migliorato l’estetica di un ambiente urbano ma che hanno dimostrato come l’arte di strada possa contribuire ad un processo di rinascita, attirando turisti e stimolando l’attività commerciale locale.
Come affermato precedentemente l’influenza dell’ Urban art non è sempre visibile ad occhio nudo ma può ugualmente attrarre la nostra attenzione.
In quanto vera e propria forma d’arte, la Street Art funge da strumento di espressione culturale che permette costantemente a comunità e identità diverse di raccontare la propria storia e soprattutto di scriverla. Murales e graffiti spesso riflettono i miti, le sfide, la natura e l’essenza di una comunità, contribuendo a preservare la memoria storica e a rafforzare il senso di appartenenza. In città come Città del Messico e San Paolo, l’Urban art è diventata una voce per le comunità marginalizzate, dando visibilità a problemi sociali e politici ignorati dai media tradizionali.
L’Urban art è coesione sociale e dialogo il quale obiettivo è anche indurre ad una partecipazione attiva e comunitaria. Le opere d’arte pubbliche spesso affrontano temi sociali rilevanti, come l’ingiustizia, la disuguaglianza, i diritti umani e la crisi ambientale, abbattendo ogni silenzio e invitando i cittadini a riflettere e discutere su questi argomenti. Questa forte presenza nella realtà sociale può portare a una maggiore consapevolezza e a un impegno civico più attivo e sentito.
Movimenti di Street Art in Italia
La cultura dei graffiti in Italia è un fenomeno affascinante e complesso che ha inizio negli anni ’80 e ha continuato a evolversi sempre più, ovviamente seguendo come guida il movimento americano. Inizialmente, i graffiti italiani erano strettamente legati alla cultura underground, con artisti che operavano spesso di notte per evitare sanzioni legali.
Gli anni ’90 segnano un tempo particolare in quanto la cultura dei graffiti in Italia ha conosciuto una crescita esponenziale. Questo periodo è stato caratterizzato da un aumento del numero di writer e da una maggiore visibilità delle loro opere. Le tecniche si sono affinate e gli stili sono diventati più diversificati. Alcuni dei pionieri italiani di questo periodo includono artisti come Blu, 108, e Phase II, che hanno contribuito a definire un’estetica unica e riconoscibile.
Ma è con l’avvento degli anni 2000 i graffiti in Italia hanno iniziato a guadagnare maggiore accettazione e rispetto come forma d’arte legittima. Questo periodo ha visto l’emergere del muralismo, con artisti che creano opere su larga scala, spesso commissionate da enti pubblici e privati.
L’originalità che contraddistingue l’Italia è il patrimonio culturale che possiede e che viene incluso ed integrato nell’arte moderna dando vita ad una fusione unica nel suo genere.
La cultura dei graffiti in Italia è un movimento vibrante e dinamico che riflette la complessità della società italiana contemporanea. In un mondo in continua trasformazione, i graffiti rimangono una potente forma di espressione e un indicatore del pulsare sociale delle città italiane.
SIC promuove la Street Art in tutta Italia come libertà di espressione, con corsi aperti a tutti i bambini e ragazzi dai 3 anni in su. Puoi scoprire il nostro corso di Urban Art e chiederci maggiori informazioni utilizzando il modulo di contatto.
Credits
Questo articolo è stato scritto da Rebecca Sapone, tirocinante presso Street is Culture e studentessa di Scienze e Tecnologie della Comunicazione dell’Università degli Studi di Ferrara.