Le origini della musica
La musica, come forma artistica, pone la sua origine tra i 50.000 e i 12.000 anni fa nel periodo del Paleolitico Superiore.
E’ impossibile cercare di capire attraverso quale spinta gli uomini primitivi abbiamo sentito la necessità di sviluppare questo tipo di arte, alcuni ricercatori affermano che la matrice di questa esigenza risalga alla teoria della selezione sessuale secondo cui il cantare o il suonare sarebbero stati funzionali alla performance di corteggiamento, altri ricercatori, che vedono nella musica un mezzo comunicativo al pari del linguaggio, pensano che la sua origine derivi dal desiderio di creare coesione nei gruppi umani o per creare un collegamento con l’universo e lo spazio naturale che li circondava.
Questa seconda affermazione è essenziale per capire il valore della musica nella nostra società, essa fin dagli albori fungeva da collante comunitario, era un momento di unione, di condivisione e di trasporto, lo stesso trasporto che ha portato la musica a evolversi, innovarsi, entrare nel cuore e nella mente delle persone civiltà dopo civiltà, generazione dopo generazione.
Il rap come linguaggio comunitario
Il genere rap origina dalla comunità afroamericana del South Bronx, a New York, negli anni 70, fin da subito si contraddistingue da altri generi musicali per il suo brutale ed estremo realismo nel raccontare la vita delle persone, la loro rabbia, le loro delusioni e le loro speranze.
Il rap è un flusso di coscienza, le rime mettono a nudo emotivamente, rendono vulnerabili, rabbiosi, tristi, fragili ma hanno il potere di essere un mezzo di identificazione, di coesione e di vicinanza per coloro che ascoltano.
La musica trascende le barriere culturali, linguistiche e sociali, abbatte i confini fisici per arrivare al cuore delle persone toccando gli angoli più reconditi della loro anima, gli stessi angoli che molto spesso vengono nascosti, assopiti, non mostrati apertamente ma che molto spesso sono capaci di dare “colore” alla persona, di renderla unica nel suo genere.
Il rap ha come missione quella di essere il portavoce di questa unicità.
Anche in Italia il rap ha avuto diverse e si è riuscito ad affermare grazie a diversi interpreti già dagli anni 90′.
L’importanza della musica rap nella società
Oggi, con la sperimentazione e l’innovazione nel campo musicale, il rap è diventato estremamente variegato nella sua forma artistica ed è caratterizzato dalla capacità di traslarsi in diversi generi musicali abbracciando elementi del rock, dell’elettronica, del jazz, dell’indie, della canzone d’autore e creando in questo modo nuove sfaccettature, nuove identità, nuovi modi di esprimersi.
Insomma, il rap diventa la voce di tutti, nessuno escluso.
La musica rap ha svolto un ruolo cruciale nelle rivolte antirazziste, fungendo da potente megafono per le voci emarginate e denunciando le ingiustizie sociali.
Ad esempio, canzoni come “Fight the Power” dei Public Enemy e “Alright” di Kendrick Lamar sono diventate inni di movimenti per i diritti civili e Black Lives Matter.
I testi dei rapper spesso raccontano esperienze di discriminazione e brutalità, catalizzando la solidarietà e la mobilitazione delle comunità oppresse. Inoltre, artisti come Tupac Shakur con brani come “Changes” e N.W.A con “F**k tha Police” creano uno spazio culturale in cui si celebra l’identità e la resilienza, promuovendo un messaggio di resistenza e cambiamento.
Il genere Rap, nel panorama musicale, da il via a un nuovo linguaggio comunitario capace di creare coesione tra le persone e coraggio per le minoranze.
Il rap ha la forza di comunicare con le nuove generazioni e di affrontare temi per loro rilevanti. I suoi messaggi potenti, espressi tramite delle barre, sono un grido di dolore contro una società che non ascolta, focalizzata su profitto, rendimento e prestazioni eccellenti. Risultato: una società alienante. Il rap, quindi, può essere visto come una nuova forma di linguaggio e allo stesso tempo come una nuova forma di liberazione.
Come membri della società civile, non possiamo ignorare questo disagio esistenziale che la musica rap denuncia. Se viviamo in una società frammentata nei rapporti sociali e malsana sotto vari aspetti, la causa risiede nei nostri comportamenti. Poiché nulla si causa da sé e vige la regola della causalità umana, dobbiamo esaminare criticamente noi stessi e decidere se accettare lo status quo come immutabile o se vogliamo cambiare le cose.
“Credere che nulla cambierà significa che nulla cambierà realmente” (Falcone).
“Il rap si fa strada”: Il ruolo di SIC
La nostra associazione non propone solo corsi di sport urbani nel panorama sociale ma corsi di music box e rap.
I laboratori attivi al momento si trovano a Pescara, Taranto, Rimini, Parma e Campobasso.
La nostra missione è quella di accompagnare i giovani del futuro verso un processo di presa coscienza del proprio potenziale, renderli attori attivi del cambiamento, padroni della propria realizzazione. Noi di Sic abbiamo creato dei progetti insieme a sponsor e Comuni per l’integrazione sociale!
In un’epoca in cui è facile perdere la bussola del proprio percorso, in cui i social media costituiscono una grande opportunità ma allo stesso tempo un grande limite è importante creare momenti di condivisione e aggregazione capaci di far connettere la persona con il proprio “io” e con gli altri attori sociali connessi dal fatto che ognuno di loro possiede un’unicità capace di cambiare le regole del gioco all’interno della nostra realtà sociale.
Credits
Questo articolo è stato scritto da Elisa Vairo, tirocinante presso Street is culture e studente del terzo anno di Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Genova.