Oggi SIC vi presenta Davide!
Davide ha 21 anni e vive a Genova , attualmente lavora in un negozio di strumenti con i padre, ma sua grande passione è la BMX, infatti grazie a SIC Davide frequenta dei corsi inerenti proprio a questo sport.
Davide ama il freestyle e gli sport di azione “a differenza di altri sport permettono di esprimere meglio la propria personalità durante le performance”.
Davide non vede la BMX solo e unicamente come una disciplina sportiva in cui crescere, ma vede questo sport anche come una crescita a livello sociale “ho avuto la fortuna di iniziare in un gruppo grande, dove oltre a imparare i movimenti ho imparato a stare in mezzo alle persone e comprendere le dinamiche di questo tipo di sport”.
Davide ci racconta che la BMX non è uno sport molto popolare “vedevo ragazzi che abitando in piccoli paesini si facevano ore di viaggio solo per poter girare 2/3 orette in un park più bello”.
La passione di Davide è iniziata da ragazzino grazie alla visione di alcuni video “vedevo questi riders americani che facevano acrobazie pazzesche”. Davide decide di comprare la sua prima bicicletta e cercare di riprodurre le acrobazie di questi rider, solo dopo tante prove si rende conto che questo non è uno sport facile “il lavoro da fare, per fare una piccola parte di quello che avevo visto, è veramente tantissimo”.
Davide ci racconta che tutti i vecchi riders sono autodidatti, mentre lui adesso grazie a SIC può imparare cose nuove.
“Mi piacerebbe fare l’istruttore, non solo per trasmettere le mie conoscenze tecniche, ma anche per trasmettere questo senso di comunità che c’è all’interno della BMX”
Abbiamo chiesto a Davide di raccontarci una delle sua esperienze più significative “ne ho due, una bella e una brutta. Inizio dalla brutta”: Davide all’età di 16 anni fa la sua prima gara a Pavia “era la mia prima gara ero molto emozionato”, dopo aver iniziato la sua run da pochi secondi fa una brutta caduta, rimanendo fermo per un mese all’ospedale di Pavia “qua ho capito che la BMX era la mia passione, il giorno dopo essere uscito dall’ospedale ho detto ai miei genitori che sarei voluto tornare in bicicletta”.
L’esperienza positiva di Davide è stata l’anno scorso, più precisamente a Ottobre, in una competizione a Seregno, “durante la gara ho sentito unicità che è una cosa molto propedeutica al riding”
“Quando chiudi un trick che sogni da tani anni è una soddisfazione che a parole è difficile da spiegare”
Davide durante questa intervista ci insegna che le cadute fanno male, ma servono per rialzarsi e diventare migliori.